Per un modello di inclusione sostenibile

La Classificazione ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità come base di partenza per parlare a vari livelli delle attuali prospettive dell’educazione inclusiva. Da ciò si partirà a Padova, l’11 e il 12 giugno, per affrontare una ricca due giorni di lavoro, organizzata dall’Università locale e articolata su relazioni, tavole rotonde e workshop. Da segnalare anche, nell’ambito della tavola rotonda dell’11 giugno, intitolata “Verso un modello di inclusione sostenibile”, la partecipazione di Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)

Lezione in un'aula scolasticaOrganizzato dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Padova, si terrà venerdì 11 e 12 giugno nella città veneta l’importante convegno internazionale denominato ICF e oltre: dalla Classificazione al Funzionamento. Prospettive di educazione inclusiva.

Venerdì 11, prima giornata di lavoro, prevede – dopo i saluti delle autorità accademiche e istituzionali e l’introduzione di Marina Santi, coordinatrice dell’Anno Aggiuntivo per il Sostegno agli Alunni in Situazione di Handicap dell’Ateneo padovano – l’intervento di Tevfik Bedirhan Ustün dell’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità (Good functioning and quality of life: the ICF – International Classification of Functioning – bio-psycho-social approach to wellbeing), Lorella Terzi dell’Università inglese Roehampton (Included or exluded? The capability approach to functioning, disability and education), seguiti da Andrea Canevaro dell’Università di Bologna, Mario Biggeri e Nicolò Bellanca dell’Università di Firenze.
Successivamente, alla tavola rotonda denominata Verso un modello di inclusione sostenibile, parteciperanno Renato Anoè dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, Pietro Barbieri, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Carlo Francescutti dell’Agenzia Regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia – Centro Collaboratore OMS per le Classificazioni Internazionali (del quale segnaliamo una nostra intervista in esclusiva, raggiungibile cliccando qui), Michele Maglio della Direzione Servizi Sociali della Regione Veneto, Andrea Martinuzzi dell’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia, Polo Veneto, la citata Marina Santi, Tiziano Vecchiato della Fondazione Zancan di Padova e Roberta Caldin dell’Università di Bologna, componente del Direttivo del SIPeS (Società Italiana di Pedagogia Speciale).

La seconda giornata di sabato 12, poi, sul tema Dal Piano Educativo Individualizzato al Progetto di Vita: Una prospettiva integrata di reti tra scuola e territorio, si articolerà su una serie di workshop, introdotti da Lerida Cisotto, presidente del Corso di Laurea in Formazione Primaria della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Padova, insieme a Marina Santi e Renato Anoè. Tali workshop – cui parteciperanno i docenti, i supervisori, i tutor, gli studenti del Corso Aggiuntivo per il Sostegno e i corsisti dell’Alta Formazione per “Docente Esperto di Reti Territoriali per l’Integrazione” dell’Università padovana – saranno focalizzati su ICF in prospettiva didattica, Le reti di fronteggiamento e Le didattiche integrate. (S.B.)

Il programma completo del Convegno è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: alessandra.cavallo@unipd.it.
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