«Ora Governo e Regioni non perdano altro tempo, e individuino subito le misure da adottare per recuperare i 4 miliardi di euro assegnati come obiettivo alle Regioni, mettendo in campo una vera revisione della spesa pubblica (spending review), e quindi garantendo questa volta la reale “invarianza” dell’offerta di servizi sanitari e sociali, senza nessun aumento ulteriore di ticket o tasse sui cittadini e soprattutto senza ridefinire al ribasso gli attuali LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Su questo chiediamo certezze dal Governo e dalle Regioni, e l’apertura di un tavolo di confronto anche con le Associazioni dei cittadini per l’individuazioni delle specifiche misure».
Questo il commento “a caldo” di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, a poche ore dall’approvazione definitiva della Legge di Stabilità per il 2015.
«Se Stato e Regioni non raggiungeranno l’intesa sulle modalità di recupero dei 4 miliardi entro il mese di gennaio del 2015 – aggiunge Aceti – chiediamo da subito l’impegno del Governo a non procedere con la possibilità prevista nella Legge di Stabilità, che non condividiamo, di tagliare in modo lineare il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale per il 2015 o le politiche sociali, ipotesi che vanno assolutamente scongiurate. Siamo certi, infatti, che ci sia ampio spazio per salvaguardare e rilanciare i diritti dei cittadini aggredendo sprechi, fenomeni corruttivi e inefficienze, sia all’interno del Servizio Sanitario Nazionale sia in altri capitoli di spesa pubblica, questi ultimi lontani anni luce dal livello di efficienza della nostra Sanità. Su questo misureremo l’impegno e la capacità delle Istituzioni e della classe politica di salvaguardare e rilanciare il nostro Servizio Sanitario Pubblico come strumento imprescindibile per garantire la coesione sociale del nostro Paese e volano della nostra economia».
Dichiara infine soddisfazione, il Coordinatore del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, «per i 400 milioni di euro stanziati per il 2015 per il Fondo per le Non Autosufficienza», sottolineando però che «ci si sarebbe aspettati di più per gli anni a seguire». (S.B.)
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