Una riunione di redazione, con giornalisti e vignettisti. Due incappucciati con mitragliatori kalashnikov che entrano di colpo ed è una terribile strage.
Quanto sembrano esili, di fronte a tutto ciò, i nostri argomenti sul valore della satira e dell’importanza di far riflettere, sorridendo, perfino sulla disabilità, come abbiamo raccontato anche recentemente, presentando un libro introdotto da quel Sergio Staino, amico sincero di Georges Wolinski, uno dei vignettisti assassinati a Parigi! E quanto diventa faticoso, oggi, pensare di continuare le nostre battaglie sul Fondo per le Non Autosufficienze, contro le barriere architettoniche e culturali o per un nuovo Nomenclatore degli Ausili!
Disorientare e togliere vigore a chi pensa che il libero dibattito delle idee possa cambiare in meglio la propria società, in qualunque settore esso si svolga: è quanto vorrebbero quei colpi d’arma da fuoco che hanno già ucciso a sangue freddo dodici persone.
Ma per quanto ci riguarda, succede proprio il contrario, rafforzando in noi la convinzione che si possano ottenere grandi risultati proprio impugnando una matita, una penna o battendo su una tastiera, continuando a lavorare con la stessa forza serena del nostro compianto direttore Franco Bomprezzi.
Ed è così che quell’argomentare sul valore della satira – attuata perfino su un tema serio com’è la disabilità – riprende tutta la sua forza, è solo così che le battaglie per pensioni d’invalidità più dignitose, per una scuola davvero inclusiva possono diventare le battaglie di tutti. Con la matita, con la penna, su una tastiera.