Vale ancora una volta la pena ricordare che cosa si intenda quando si parla di tecnologie assistive e disabilità. In sintesi, utilizzando la definizione che ne dà la Lega del Filo d’Oro, si tratta «dell’insieme di innovazioni tecnologiche, inizialmente concepite per altri scopi – comprese le applicazioni degli smartphone o dei tablet o ancora la domotica o la robotica – che rappresentano una risorsa fondamentale in grado di rimuovere ostacoli e produrre facilitazioni nel complesso rapporto delle persone con disabilità plurime con l’ambiente circostante. E nel caso delle condizioni di gravi disabilità, esse possono divenire uno strumento indispensabile per favorire l’indipendenza, l’autodeterminazione e una migliore qualità di vita».
Nei prossimi giorni sarà proprio questo il tema centrale della seconda Conferenza Internazionale sulle Tecnologie Assistive e la Disabilità (ATAD), che tornerà all’Università Pontificia Salesiana della Capitale, da domani, giovedì 19 a sabato 21 settembre, dopo la fortunata edizione d’esordio del 2017 di cui anche il nostro giornale si era ampiamente occupato.
A questo evento di livello internazionale, parteciperanno alcuni tra i principali esperti del settore, insieme a numerosi ricercatori italiani e stranieri, presentando gli studi più avanzati e le più recenti novità scientifiche relative all’applicazione delle tecnologie assistive nella riabilitazione delle persone con disabilità intellettive e multiple.
L’organizzazione è curata dalla già citata Lega del Filo d’Oro – la nota Associazione pioniera nell’applicazione delle tecnologie assistive per le terapie riabilitative delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali – e dalla Casa Editrice Springer, in collaborazione con l’Istituto di Psicologia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma e sotto la direzione scientifica di Giulio Lancioni, direttore del Centro di Ricerca e membro del Comitato Tecnico Scientifico della stessa Lega del Filo d’Oro e docente ordinario di Psicologia Generale del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso dell’Università di Bari.
Tra le novità di questa nuova edizione, vi anche il coinvolgimento del CNMR (Centro Nazionale Malattie Rare) e del Centro Nazionale Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica, organi dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità).
Per quanto riguarda infine i contenuti, segnaliamo in particolare il convegno di venerdì 20, sul tema Tecnologie a sostegno delle disabilità plurime e sensoriali che, grazie alla collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Lazio, è stato accreditato come evento formativo gratuito e in quanto tale permetterà di ricevere otto Crediti di Formazione Professionale.
Ricordiamo in conclusione che le ricerche presentate durante la Conferenza verranno poi raccolte nel numero monografico della rivista «Advances in Neurodevelopmental Disorders. Assistive Technology in Neurodevelopmental» edita da Springer. (S.B.)
A questo link è disponibile un video di presentazione della Conferenza ATAD 2019. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Alessandra Dinatolo (a.dinatolo@inc-comunicazione.it).