«Da centocinquanta giorni attendiamo un incontro con l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo, un incontro che vuole essere di proposta e non di protesta. Ora, dunque, lo aspettiamo agli Stati Generali della Salute del 7 giugno a Palermo. Non può più sottrarsi al confronto, visti i continui casi di malasanità. In tal senso siamo disponibili ad avviare al più presto una collaborazione per migliorare l’assistenza sanitaria ai Cittadini siciliani, che non sono Cittadini di Serie B».
Sono parole di Claudio Giustozzi, segretario dell’Associazione Culturale “G. Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti”, nell’imminenza della Giornata del Diritto Costituzionale per la Tutela della Salute. Art. 32: Stati Generali della Salute in Sicilia, evento organizzato dalla stessa Associazione Dossetti – in collaborazione con le Fondazioni siciliane SABIR e Giuseppe Alazio – per martedì 7 giugno a Palermo (Palazzo dei Normanni, Sala Gialla, Piazza Indipendenza, 1, ore 9-14).
L’iniziativa costituirà una preziosa occasione per mettere a fuoco tutte le criticità del Servizio Sanitario Regionale siciliano, con l’intervento di esperti, esponenti istituzionali e assessori regionali. Ne verrà fuori tra l’altro un libro bianco e utili indicazioni su come risanare la Sanità, monitorando a trecentosessanta gradi la salute, l’ambiente e l’alimentazione.
«L’emergenza sanitaria in Sicilia – dichiara ancora Giustozzi – è confermata da un’indagine conoscitiva della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Sotto accusa, in particolare, è il mancato collegamento tra le centrali del 118 e gli ospedali, l’assenza di una rete cardiologica, la mancanza di un protocollo standard per il dolore toracico e un prolungamento eccessivo dei tempi medi di attesa, pari a 595 minuti, negli ospedali regionali. In crisi appare anche la programmazione sanitaria, la formazione e l’aggiornamento del personale, oltreché i collegamenti diretti con gli ospedali di riferimento. Mancano infine programmi per la verifica e la promozione della qualità dell’assistenza prestata».
«Queste carenze – conclude il segretario dell’Associazione Dossetti – penalizzano i Cittadini siciliani e non consentono di affrontare tempestivamente le emergenze, soprattutto nelle patologie cardiologiche, che rappresentano la prima causa di morte per entrambi i sessi. Occorre pertanto ripensare la politica sanitaria alla luce di interventi mirati di prevenzione». (S.B.)
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