Nel commentare le parole pronunciate dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti – in fase di presentazione della nuova manovra Finanziaria e della legge Delega sulla riforma assistenziale -, anche Andrea Olivero, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, si allinea sostanzialmente a quanto espresso con durezza da Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e da noi ripreso (se ne legga cliccando qui).
«Non si può fare cassa sui deboli – dichiara infatti in una nota Olivero – e tagliare là dove i fondi sono già a zero. Da tempo chiediamo che le risorse per il welfare vengano ridistribuite, ma con i tagli di 17 miliardi all’assistenza [2 nel 2013 e ben 15 nel 2014, N.d.R.] e di 9 miliardi agli Enti Locali, questa Manovra incide pesantemente sui Cittadini più vulnerabili, andando a colpire nel comparto assistenziale, sulla sanità, sulle pensioni, sul pubblico impiego, sui servizi erogati da Enti Locali e Regioni, in direzione opposta a quello che serve al nostro Paese».
«Oggi – prosegue il portavoce del Forum, organizzazione protagonista il 23 giugno scorso, insieme alla Campagna “I diritti alzano la voce”, della mobiltazione nazionale contro i tagli al sociale – abbiamo pochissimi servizi, a costi molto elevati. Per la sanità si spende sette volte più che per l’assistenza. Bisogna piuttosto trasferire dal sanitario al socio-assistenziale, senza dimenticare i molti comparti per i quali si potrebbero ottenere degli effettivi risparmi: come nelle spese per la difesa, ad esempio, fino ai circa 50.000 enti superflui che costano tantissimo allo Stato e quindi a tutti i Cittadini».
«Non è pensabile fare una riforma senza risorse – conclude Olivero – e non possiamo chiedere un sacrificio così grande al nostro Paese, già così pesantemente provato. Ci auguriamo che si verifichino le condizioni per cambiare gli orientamenti della Manovra Finanziaria». (S.B.)
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