La vera “scuola in chiaro” che vorremmo
«Ma qualcuno crede davvero che per una famiglia sia una “furberia” etichettare come “alunno disabile” il proprio figlio, per appropriarsi di chissà quali vantaggi?»: se lo chiede tra l’altro Donatella Morra, constatando che dopo pochi mesi anche il nuovo ministro dell’Istruzione Profumo, sembra avere “spento la luce”