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Dalla guerra alla cura: un nuovo approccio narrativo all’esperienza di malattia

Medardo Rosso, "Malato all'ospedale", circa 1889

«In questi ultimi anni – scrive tra l’altro Eleonora Criscuolo, psicologa e psicoterapeuta che opera nell’Ambulatorio di Supporto Psicologico dell’AIL Milano – abbiamo assistito, complice anche la divulgazione social da parte di personaggi pubblici, ad un processo narrativo portatore di una visione genuina e capace di ri-attribuire umanità all’esperienza di malattia». In calce alla sua trattazione riferiamo di un progetto curato dalla stessa Criscuolo insieme a Marco Pontis, per il supporto psico-pedagogico a studentesse e studenti anche con disabilità che affrontano terapie onco-ematologiche

«I disabili li carichiamo, ma non quelli così»…

Anita Pallara, presidente dell'Associazione Famiglie SMA

Un’altra “perla” di questa estate arriva dal responsabile di un natante utilizzato per escursioni in mare a Santa Maria di Leuca (Lecce), che nonostante le rassicurazioni ricevute al momento di acquistare il biglietto da Anita Pallara, presidente dell’Associazione Famiglie SMA (atrofia muscolare spinale), sul fatto che quella barca sarebbe stata accessibile alla sua carrozzina elettrica, all’atto dell’imbarco il responsabile, rivolgendosi alle persone che erano insieme a Pallara e nemmeno direttamente a lei, ha appunto detto che «noi i disabili li carichiamo, ma non quelli così»…

Vogliamo che lo sport diventi veramente per tutti

Vogliamo che lo sport diventi veramente per tutti

Quattro donne, presidenti di altrettante Associazioni del Lazio, quattro mamme caregiver lanciano il progetto denominato “Sport per tutti”, «aperto – come spiegano – non solo a chi è convenzionalmente “abile”, ma anche a chi è visto o percepito come “inabile” e, per tale motivo, emarginato o discriminato». La prima tappa è in programma per il 9 settembre a Ciampino (Roma), con una giornata di sport multidisciplinare integrato

Una bella storia contro tanti pregiudizi e discriminazioni

Mary e Alex nel giorno del loro matrimonio

È bella come tutte le belle storie d’amore, ma in questo caso le sue caratteristiche la rendono unica, per i protagonisti e l’ambiente da cui provengono. Mary e Alex, infatti, sono due persone con disabilità intellettiva che si sono recentemente sposate in Kenya, un Paese dove, come avviene in altre (ancora troppe) parti del mondo, la disabilità è circondata da credenze, tabù e relativi stigmi sociali. E nemmeno da noi si è ancora affermata l’idea che persone con disabilità, ancor più quella intellettiva, possano avere una vita affettiva e costruire relazioni durature

L’autonomia delle persone con disabilità passa anche per vestiti a loro adeguati

Modelle con e senza disabilità indossano gli abiti della collezione “Adaptive 2022” di Iulia Barton

È fatto noto, e se n’è scritto spesso anche in «Superando.it», che di frequente le persone con disabilità incontrano difficoltà a trovare vestiti adeguati a corpi che talvolta non rientrano negli standard utilizzati dalle aziende di abbigliamento. Si pongono quindi questioni di accessibilità/vestibilità, di comodità, di autonomia e di estetica. Ultimamente l’attenzione a questi temi sembra però essere cresciuta. Ben sapendo, dunque, che è nella pluralità dell’offerta che inclusione e democrazia trovano il modo di incontrarsi, segnaliamo una serie di iniziative rintracciate in rete

Un percorso nelle scuole per cambiare sguardo sulla disabilità

Un percorso nelle scuole per cambiare sguardo sulla disabilità

“Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”: si chiama così il nuovo progetto dell’organizzazione CBM Italia, già attiva nelle scuole primarie e dell’infanzia, rivolto questa volta alle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia, tramite un percorso online dedicato a insegnanti e altro personale scolastico, attraverso invece una formazione in classe per alunni e alunne, studenti e studentesse, centrando l’attenzione soprattutto sul tema dei diritti delle persone con disabilità sanciti dalla relativa Convenzione ONU

Progettazione personalizzata e partecipata: un master universitario a Torino

Progettazione personalizzata e partecipata: un master universitario a Torino

Dopo l’approvazione della Legge Delega al Governo in materia di disabilità, voluta per avviare un reale cambio di passo nei confronti della conquista della cittadinanza delle persone con disabilità, rendendo finalmente esigibili i diritti fissati dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino si è attivato per promuovere un master in “Esperto/a in progettazione personalizzata e partecipata in attuazione della Convenzione ONU”, il primo del genere in Italia, che partirà nel marzo 2024

Verso un protocollo nazionale sull’editoria universitaria accessibile

Il tavolo dei relatori al convegno tenutosi in luglio a Pisa

Il convegno “AVA3 e le nuove sfide per l’inclusione didattica: il ruolo dell’editoria universitaria accessibile”, ovvero gli “Stati Generali” del settore, incontro organizzato a Pisa dalla CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità), ha portato a definire i cosiddetti “Impegni di P.I.S.A.: Percorsi Inclusivi e Servizi Accessibili”, «caratterizzandosi – è stato detto – come una tappa molto importante che apre di fatto la strada alla futura definizione di un protocollo nazionale, che vedrà le Università italiane e il Governo lavorare in sinergia con gli editori»

Per realizzare un welfare inclusivo e personalizzato

Per realizzare un welfare inclusivo e personalizzato

Dopo un anno e mezzo di lavoro, è in programma per il 6 settembre a Roma, e vi si potrà partecipare sia in presenza che online, il seminario conclusivo di “Welfare 4.0”, progetto voluto per formare gli operatori pubblici e privati dei diversi sistemi regionali, “dando carburante” a un welfare basato su una nuova cultura, immagine e rappresentazione della disabilità. Finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’iniziativa ha visto quale capofila la Federazione FISH, con i partner UILDM e LEDHA e la collaborazione di Università, Enti Locali e organizzazioni del Terzo Settore

Come combattere l’abilismo con un fumetto

Già autrici lo scorso anno di un saggio sull’abilismo, Maria Chiara e Elena Paolini (alias “Witty Wheels”), attiviste con disabilità, tornano sul tema con “Che brava che sei! 8 storie di abilismo quotidiano”, ma questa volta le storie di discriminazione cui sono esposte le persone con disabilità sono trasformate in un fumetto, grazie alle efficaci illustrazioni di Claudia Flandoli. A prima vista sembra un libro per i più piccoli e le più piccole, ma i contenuti sono quelli di chi tratta il contrasto all’abilismo come una questione politica e di giustizia sociale

“L’inclusione si fa solo insieme”: il bilancio della prima fase

«Da questi primi mesi è emerso come il cambiamento del modello di welfare sociale lombardo per la disabilità sia necessario e urgente, perché non riesce a permettere alle persone con disabilità di poter scegliere cosa fare della propria vita e di partecipare pienamente alla vita sociale»: lo dicono dalla Federazione lombarda LEDHA, tirando le somme della prima fase della campagna “L’inclusione si fa solo insieme”, voluta per presentare a più persone possibili la Legge Regionale che ha riconosciuto il diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità

Stretta dell’INPS sui limiti di reddito per le prestazioni di invalidità civile

Un recente Messaggio dell’INPS, sotto forma di comunicazione interna, ha precisato che «nella determinazione del reddito rilevante ai fini della verifica del diritto alle prestazioni di invalidità civile sono computati i redditi soggetti a IRPEF al lordo delle ritenute fiscali», rivedendo in tal modo le indicazioni di un precedente Messaggio INPS dello scorso anno, ove si era detto che, ai fini del diritto alle prestazioni di invalidità civile, erano «computati tutti i redditi di qualsiasi natura, calcolati ai fini IRPEF al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali»

L’agricoltura sociale, che fa bene alla comunità e all’ambiente

Per “agricoltura sociale” si intende segnatamente una pluralità di esperienze che integrano l’attività agricola con progetti di carattere socio-sanitario, educativo, di formazione e inserimento occupazionale. Ne beneficiano principalmente persone con disabilità, ma anche immigrati, disoccupati, ex detenuti, persone con dipendenze, rifugiati e richiedenti asilo, persone anziane, donne in difficoltà. E in questo caso vale proprio la pena dire che “si raccoglie ciò che si semina”, se è vero che i frutti buoni dell’agricoltura sociale si stanno raccogliendo ora dopo circa cinque decenni di lavoro

Sì, Oriana meritava una vita decisamente diversa!

Oriana Granatelli era una persona con disabilità, che è mancata il 29 dicembre 2020, a 56 anni, dopo essere stata obbligata dalla Giudice Tutelare a trasferirsi in una casa di riposo in piena pandemia da Covid. A raccontare di lei è la sorella minore Tamara, tratteggiando una storia dolorosa protrattasi per diversi anni. In particolare Tamara desidera denunciare pubblicamente i ricatti emotivi a cui è stata sottoposta la sua famiglia perché nessun’altra persona debba subirli in futuro. E da sorella desidera anche che Oriana, che «meritava una vita diversa», non venga dimenticata

Al Museo Omero di Ancona, dove “Le mani toccano il mondo”

«Mi sono imbattuta in una fotografia che ritrae un uomo che abbraccia una scultura e mi è venuta voglia di sapere perché la tocca così amorevolmente»: lo ha detto la regista giapponese Koko Okano, che a più riprese negli ultimi anni è venuta al Museo Tattile Statale Omero di Ancona, per raccontare l’idea che ha portato alla creazione di un museo dove sperimentare la percezione dell’arte oltre la supremazia della visione. Ne è nato il film documentario “Le mani toccano il mondo”, che verrà proiettato in anteprima nazionale il 31 agosto ad Ancona e replicato il 9 settembre a Pietrasanta (Lucca)

Dieci persone con e senza disabilità visiva sul Cammino di San Vili

Dieci persone, tra ciechi, ipovedenti e vedenti, sono i partecipanti, in questi giorni, alla nuova edizione del “Cammino San Vili Special Week”, progetto promosso dalla Cooperativa trentina AbilNova, in collaborazione con la Società Natourism e altre realtà del territorio. Partita il 26 agosto da Madonna di Campiglio, l’iniziativa si concluderà il 31 agosto a Trento, dopo sei tappe e circa cento chilometri

Un nuovo appartamento per il “Dopo di Noi” nella Piana di Lucca

Inaugurata a inizio agosto, la Casa dei Tigli è un’abitazione che permetterà a quattro persone con disabilità di realizzare i rispettivi progetti di “Dopo di Noi”. L’appartamento, messo a disposizione dall’Azienda USL Toscana Nord Ovest, si trova in località Maggiano, nella Zona Distretto Piana di Lucca e alla Cooperativa La Mano Amica è stato affidato il compito di fornire l’assistenza necessaria a supportare la vita autonoma dei nuovi inquilini. Si tratta di un progetto che, oltre ai già citati Enti, ha coinvolto anche le Amministrazioni dei Comuni della Zona e diversi Enti del Terzo Settore

L’Ordine dei Giornalisti al lavoro per una guida sul linguaggio della disabilità

Una bella novità dell’Ordine dei Giornalisti riguarda la comunicazione sulla disabilità, tema che farà parte di uno dei corsi di aggiornamento deontologico con una guida apposita, iniziativa in fase di realizzazione, che ha raccolto l’apprezzamento anche del Ministero per le Disabilità. «Perché il buon linguaggio sulla disabilità – scrive Antonio Giuseppe Malafarina – non è fatto solo di termini, ma anche di atteggiamenti, espressioni e di ogni pratica comunicativa che identifica la modalità con cui ci relazioniamo con gli altri»

Vita indipendente: cosa significa per te?

Diamo spazio alle risposte dei componenti il Gruppo di Autorappresentanza dell’ANFFAS Nord Milano, espresse durante il recente seminario “L’inclusione si fa solo insieme”, di fronte alla domanda «Che cosa significa per te la vita indipendente?». «Perché – come ha sottolineato Monica Pozzi, responsabile di L-inc – Agenzia per la vita indipendente Nord Milano – la recente Legge Regionale Lombarda sulla vita indipendente parla di loro, dei loro desideri e dei loro progetti, della possibilità di trovare una propria strada e di essere più soddisfatti della propria vita»