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Trasformare i servizi, per una reale vita indipendente, inclusa nella comunità

Trasformare i servizi, per una reale vita indipendente, inclusa nella comunità

Presentato da Gerard Quinn, Relatore Speciale dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità, il rapporto “Trasformazione dei servizi per le persone con disabilità” evidenzia tra l’altro come «i modelli tradizionali di servizio e supporto spesso perpetuino la dipendenza e la mancanza di libero arbitrio, concentrandosi sulle menomazioni e considerando le persone con disabilità come destinatari passivi di cure». Lo studio offre quindi una serie di indicazioni su come “re-immaginare” i servizi, rendendo effettivo il diritto a vivere in modo indipendente e ad essere inclusi nella comunità

Unione Europea: garantire un reddito dignitoso a tutte le persone con disabilità

Unione Europea: garantire un reddito dignitoso a tutte le persone con disabilità

Il 15 marzo il Parlamento Europeo ha approvato una Proposta di Risoluzione relativa a “Un adeguato reddito minimo che garantisca l’inclusione attiva”, con la quale si invita la Commissione Europea a proporre una legislazione che istituisca un reddito minimo dignitoso in tutta l’Unione Europea. Come sottolineato dal Forum Europeo sulla Disabilità, tale Proposta include anche alcune importanti considerazioni sulla disabilità, rafforzando l’impegno del Forum stesso «per avere una legislazione a livello dell’Unione Europea, che garantisca un reddito dignitoso a tutte le persone con disabilità»

Uno snodo ferroviario importante, ma sempre inaccessibile

Uno snodo ferroviario importante, ma sempre inaccessibile

È uno snodo ferroviario tra i più importanti del Friuli Venezia Giulia, con una novantina di treni passeggeri nei giorni feriali e 700.000 passeggeri all’anno. E tuttavia, nonostante i ripetuti appelli al Gruppo Rete Ferroviarie Italiane, da parte dell’Associazione Laluna e della locale Amministrazione Comunale, sembra che fino al 2026 continuerà a non essere accessibile alle persone con disabilità motoria. Ora il caso è arrivato sul tavolo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tramite un’Interrogazione Parlamentare

La danza è come parlare con la mia anima

Andrea e Stefano ai Giochi Nazionali Invernali di Special Olympics

«Mi chiamo Andrea, ho 27 anni e ballo da undici con Stefano. La danza è per me come parlare con la mia anima, con la mia profondità, con i sentimenti»: così si racconta Andrea Tomasoni, esibitasi con successo ai recenti XXXIV Giochi Nazionali Invernali di Special Olympics, il movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettive, in corso a Bardonecchia (Torino). «Chiediamo rispetto e fiducia nelle nostre potenzialità – aggiunge Andrea -, perché la fiducia è molto importante, come è importante circondarsi di persone che credono in te»

Percorsi e risorse verso l’autonomia e la vita indipendente

Durato un anno e conclusosi in questi giorni, il progetto “Indipendentemente: percorsi e risorse verso l’autonomia”, voluto dall’Associazione Parent Project e dalla Federazione LEDHA Milano, rivolgendosi al territorio di Milano e dintorni, ha promosso il protagonismo e la cittadinanza attiva di numerosi giovani con distrofia muscolare di Duchenne e Becker e altre disabilità, attraverso una serie di attività, contribuendo da una parte a ricostruire quei legami tra i ragazzi messi alla prova dalla pandemia, valorizzando al contempo la riscoperta e la conoscenza di “beni comuni”

Una luce accesa sulle vite dei giovani europei con disabilità

La foto di Chiara, scattata da Franca De Padova, si è aggiudicata il secondo posto nel concorso promosso dal Forum Europeo sulla Disabilità

«Attraverso questo concorso, abbiamo ricevuto splendide fotografie che illustrano come i giovani e le giovani con disabilità dell’Europa vivono la loro vita»: così dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, vengono commentati gli esiti del tradizionale concorso fotografico lanciato nel settembre dello scorso anno e dedicato in quest’ultima edizione al tema “Shining a light on young persons with disabilities” (“Accendi una luce sui giovani con disabilità”)

Le piccole grandi conquiste di tanti bambini e bambine con sordocecità

Sveva è una bimba con pluriminorazione psicosensoriale seguita dalla Lega del Filo d'Oro

Per i bambini e le bambine con sordoceità e pluriminorazione psicosensoriale, azioni semplici, come imparare a comunicare con mamma e papà, camminare senza supporti o mangiare da soli non sono scontate e rappresentano imprese che richiedono tanto impegno. Questi importanti traguardi possono essere però raggiunti grazie agli operatori della Fondazione Lega del Filo d’Oro, che per supportare tale impegno, ha lanciato in questi giorni la campagna denominata “#EroiOgniGiorno”

Uscire dalla logica che vede il welfare come mera assistenza

Il Forum del Terzo Settore si batte per un sistema che garantisca le stesse prestazioni sociali per tutti in ogni territorio

«Per realizzare un nuovo welfare che garantisca gli stessi diritti su ogni territorio, i LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali) sono necessari, ma non sufficienti: occorre infatti prevedere anche adeguati finanziamenti, per renderli esigibili in tutto il Paese»: lo ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, durante l’evento “Verso un nuovo sistema di welfare”, sottolineando la necessità «di uscire dalla logica che vede il welfare come mera assistenza e ragionare piuttosto in termini di autonomia delle persone, da garantire in ogni fase della vita»

Niente più scuse (ridicole), quando si discrimina una persona con disabilità!

Un'immagine tratta daql film con cui è stata lanciata la campagna "Ridiculous Excuses not to be Inclusive " (“Scuse ridicole per non essere inclusivi”)

«In un mondo sempre più attento all’inclusione, c’è ancora chi accampa scuse ridicole per non essere inclusivo. Con questa campagna vogliamo affermare il diritto alla piena partecipazione alla vita sociale e all’inclusione delle persone con disabilità intellettiva, libere da ogni forma di discriminazione e abilismo»: così il CoorDown presenta la nuova campagna di sensibilizzazione internazionale “Ridiculous Excuses not to be Inclusive” (“Scuse ridicole per non essere inclusivi”), lanciata in occasione della Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down di oggi, 21 marzo

Storia di un programmatore con disabilità visiva

«Come quel “Commodore 64” – racconta Giuseppe Di Grande – il mio primo computer ricevuto nel 1985 a 12 anni, scatenò la mia passione per la tecnologia e la programmazione. E a 22 anni, quando ho perso la vista, ho potuto riprendere la mia vita in mano solo quando ho ripreso a programmare attraverso una sintesi vocale, perché si trattava pur sempre del mio capitale tecnologico ed emozionale che subito dopo essere diventato cieco pensavo di avere perso per sempre. La disabilità visiva, infatti, non limiterà mai la mia creatività!»

Letteralmente “prigioniera” in un hangar chiuso dell’aeroporto!

«Letteralmente “prigioniera” per mezz’ora in un hangar chiuso dell’Aeroporto di Bologna, in attesa che un operatore dell’assistenza venisse a “liberarmi”»: a denunciarlo è Antonella Celano, presidente dell’Associazione APMARR, che si muove in carrozzina nei propri spostamenti. Riflettendo sulla vicenda, pur considerando gli indubbi progressi degli ultimi anni in àmbito di assistenza alle persone con ridotta mobilità che si spostano in aereo, vien da dire che di lavoro da fare ce n’è ancora parecchio, sia in termini di organizzazione che di formazione

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: serve il contributo del Terzo Settore

«Valorizzare il contributo del Terzo Settore in termini di competenze, visione ed esperienza è cruciale per far sì che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza centri i propri obiettivi di sviluppo sociale ed economico dei territori. Serve cultura della collaborazione, anche e soprattutto in questa fase storica del Paese in cui povertà, disuguaglianze ed emarginazione sociale sono in forte crescita»: lo ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a margine della presentazione dell’Osservatorio su Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Terzo Settore

Nuove Linee Guida Autismo: un incontro di ANGSA e ANFFAS con l’ISS

Nel corso di un incontro tra le Associazioni ANGSA e ANFFAS e l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), sono state fornite ampie rassicurazioni sul fatto che i contenuti delle Raccomandazioni presenti nelle nuove Linee Guida Autismo sinora prodotte, riguardo agli interventi farmacologici e a quelli terapeutici abilitativi/riabilitativi, non comportano rischi distorsivi, rispetto ad alcune preoccupazioni sorte di recente. Sempre l’ISS ha previsto anche un Tavolo di Raccordo con le due Associazioni, per chiarire e diffondere alla comunità i contenuti di quelle stesse Raccomandazioni

Una buona pista per una diagnosi meno invasiva di epilessia

Una diagnosi di epilessia può essere problematica per chi a volte deve indossare caschi ed elettrodi per periodi di tempo prolungati in attesa che si verifichi un episodio critico. In alternativa, la crisi può essere indotta artificialmente, causando ovviamente disagio. Una nuova ricerca svolta nel quadro del progetto europeo “Human Brain Project” ha portato a scoprire che nel cervello delle persone con epilessia è possibile rilevare cambiamenti nelle attivazioni neuronali anche quando non sono in corso delle crisi, aprendo quindi la strada a una diagnosi meno invasiva

Scrivere dell’esperienza di ricovero, per rimettere insieme la propria esistenza

«La scrittura come forma di medicina narrativa, poiché scrivere durante l’esperienza diretta o indiretta del percorso di cura significa rimettere insieme la propria esistenza»: è lo spirito del concorso letterario “Sempre io” la cui terza edizione è stata lanciata dall’Istituto Riabilitativo di Montecatone (Imola) – il noto centro di riferimento per la riabilitazione di persone mielolese o con grave cerebrolesione acquisita – insieme alla Fondazione Montecatone, rivolgendosi sempre a chi ha vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza di un ricovero nella propria struttura

“Badanti”: la relazione tra una donna con disabilità e l’assistente personale

È in programma dal 16 al 18 marzo al Teatro Sala Lysistrata di Roma lo spettacolo “Badanti”, con testo e regia di Vittorio Pavoncello, ove si affronta la relazione tra una donna con disabilità e la sua assistente personale, alla ricerca di un possibile equilibrio tra bisogno di cura e necessità economiche. Interpretato da Valentyna Hembik, nata in Ucraina e fuggita da Kiev, ed Elisabetta Magrini, esperta attrice di teatro per i diritti umani, “Badanti” fa emergere le reciproche vulnerabilità in un racconto contraddistinto dalla solitudine, proponendo una verità che disorienta

Un decalogo per co-progettare in àmbito sociale

Durante il convegno di domani, 14 marzo, a Roma, intitolato “La co-progettazione per davvero. Princìpi metodologici, esperienze di successo e istruzioni per l’uso”, l’APIS (Associazione Italiana Progettisti Sociali) lancerà un “decalogo” metodologico, che serva a rendere concretamente partecipato un percorso di co-programmazione o co-progettazione in àmbito sociale, rivolto a quanti operano sia nel Terzo Settore sia nella Pubblica Amministrazione, per ispirare pratiche serie e rigorose di confronto sui territori, rispetto alla questione fondamentale del welfare di comunità

La mobilità è un diritto universale

Dare risalto al tema dell’utenza stradale vulnerabile, rappresentata anche da persone anziane e con disabilità e comprendente il mondo dell’assistenza e del sostegno, al fine di garantire sicurezza e accessibilità anche alla luce dei sistemi di automazione dei veicolo: con questo obiettivo, PIARC Italia e il Centro Studi e Comunicazione Ambientale Antartide, hanno promosso per domani, 14 marzo, a Bologna, avvalendosi, tra l’altro, anche della collaborazione delle Federazioni FISH e FAND, l’evento “e-QUITAS Forum della Mobilità Inclusiva”, fruibile anche online

Concluso il progetto, parte il lavoro delle “Antenne Antidiscriminazione Attive”

«Questo progetto e gli importanti risultati di esso sono solo l’inizio di un percorso ancora da fare, che vedrà la collaborazione di tutti coloro che vi hanno preso parte, ma anche di quanti decideranno di attivarsi in prima persona per andare a contribuire alla concreta realizzazione dell’Agenzia Nazionale Antidiscriminazione, diventando “Attivisti” e contribuendo al raggiungimento di una società di pari diritti, pari opportunità e nessuna discriminazione»: lo dicono dall’Associazione ANFFAS, dopo l’evento finale del progetto nazionale “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive”