«La scuola è cominciata da poco più di un mese e già abbiamo ricevuto segnalazioni ripetute da ogni parte del Paese su lacune, violazioni, disagi che hanno impedito agli alunni e alle alunne con disabilità di iniziare l’anno al pari dei compagni. In alcuni casi, a quanto pare, gli stessi Dirigenti Scolastici inviterebbero le famiglie a trattenere a casa i figli, fino a quando la scuola non avrà attivato gli adeguati sostegni e supporti, che devono essere individuati nei PEI (Piano Educativo Individualizzato), unico strumento per l’inclusione reale»: lo dicono dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che a tal proposito, dunque, ha promosso un breve e anonimo questionario nel web (disponibile a questo link), che non ha velleità statistiche, ma viene ritenuto particolarmente utile, per le doverose rivendicazioni da avanzare nei confronti del Ministero competente, disponendo di una panoramica più precisa della situazione, specie in termini di presenza e di assegnazione delle figure professionali necessarie all’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità.
Sulle varie lacune, violazioni e disservizi, infatti, il confronto politico della FISH con il Ministero dell’Istruzione è costante, per far sì che i diritti siano concretamente esigibili.
Proprio per questo, dunque la Federazione chiede l’aiuto, la vicinanza e la testimonianza delle famiglie degli alunni e delle alunne con disabilità, tramite il citato questionario. (S.B.)
Ricordiamo ancora il link cui accedere, per partecipare al sondaggio sulla scuola promosso dalla FISH. Per ogni ulteriore informazione: ufficiostampa@fishonlus.it.
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