È con grande piacere che torniamo ad occuparci dell’As Film Festival (ASFF), il primo festival di cinema ideato e organizzato da uno staff neurodiverso, composto cioè da persone “neurotipiche” e persone “neurodivergenti”, la cui dodicesima edizione bussa alle porte, se è vero che si terrà il 16 e 17 novembre sempre presso la Casa del Cinema di Roma.
Come informano gli organizzatori, sono stati ben 803 i cortometraggi visionati per questa nuova edizione della manifestazione e tra essi ne sono stati scelti 41 che saranno appunto proiettati il 16 e 17 novembre, divisi in tre sezioni competitive (Punti di Vista-cortometraggi italiani, Points of View-cortometraggi internazionali e Animation Now!-corti d’animazione), con la vetrina tematica Ragionevolmente Differenti che racconta la neurodiversità attraverso il cinema e l’audiovisivo. E ci sarà anche la settima edizione di 42HRS il concorso per troupe di videomaker ampiamente presentato a suo tempo anche sulle nostre pagine.
A questo link ci sono tutte le notizie e il programma completo, qui diamo invece spazio allo staff del Festival che con la giusta dose d’ironia, come sempre abbinata a un’estrema chiarezza, presenta la due giorni romana, a partire dal poster davvero bello e qui a fianco riprodotto, realizzato da Sonia Crispo.
Il meraviglioso poster realizzato dalla nostra amica Sonia Crispo, con tutti i personaggini sorridenti, tenerosi e puccettosi che affollano le poltrone della Casa del Cinema non deve trarre in inganno: il nostro non è un festival teneroso e puccettoso. Non lo è mai stato. In dodici edizioni abbiamo sempre cercato di raccontare la realtà da più punti di vista, proponendo sì, il cortometraggio “mainstream” un po’ ruffiano e per famiglie, ma anche, anzi soprattutto, film indipendenti capaci di prendere a schiaffi lo spettatore.
Qualche giorno fa ricordavamo che, in una delle prime edizioni, non avevamo specificato nel programma che i cortometraggi della sezione Animation Now! non erano adatta ai bambini. Risultato: genitori arrabbiati e bambini terrorizzati per un cortometraggio particolarmente spaventoso. Errore nostro, per carità, ma è possibile che se si parla di cinema d’animazione in Italia si pensa sempre e solo ai bambini?
In tanti pensano ancora che ASFF sia un festival dedicato esclusivamente alla disabilità: ci sono distributori che continuano a mandarci solo ed esclusivamente film su carrozzati, malattie rare, Alzheimer, demenza senile, sindrome di Down, e sono in tanti a pensare che proiettiamo solo opere (qui vale la pena citare testualmente) «fatte da BAMBINI autistici». L’associazione è sempre quella: dove c’è autismo c’è necessariamente un bambino, o un adulto-bambino, o un non-bimbo, per citare il titolo di uno dei 41 corti selezionati per questa edizione.
Quando lo staff del festival nel lontano 2010 organizzò la sua prima rassegna cinematografica in quel luogo bellissimo che era il Cineclub Detour, in molti si aspettavano una rassegna di cartoni animati. E invece fu una retrospettiva sul cinema noir americano Anni Cinquanta e Sessanta. Dopo quasi quindici anni, l’idea che un festival fatto da persone autistiche debba essere necessariamente un contesto per famiglie e bambini, con film divertenti e tenerosi è frutto di un atteggiamento abilista. Che sia o non sia consapevole, poco importa, è comunque un atteggiamento profondamente sbagliato e discriminatorio. Pensare che il nostro sia un festival “puccettoso” è esattamente come cambiare espressione e tono della voce parlando ad una persona in sedia a rotelle. Che è un po’ come dire che, se è carrozzata, probabilmente è anche scema. Questo è abilismo.
Allora perché mettere sul manifesto un’orda di pupazzetti sorridenti e puccettosi? Perché sì, perché ci piacciono, perché ci divertono, perché noi sappiamo godere della diversità, e quei pupazzetti puccettosi sono tanti, diversi e bellissimi nella loro diversità. Ma state attenti perché, parafrasando Marcello Marchesi quando parlava delle formiche: «Anche i pupazzetti puccettosi nel loro piccolo si incazzano!».
Ringraziamo Giuseppe Cacace per la collaborazione.
A questo link è disponibile un ampio approfondimento sulla 12^ edizione dell’As Film Festival, contenente anche il programma completo. Per ogni altra informazione: info@asfilmfestival.org.
Articoli Correlati
- Un festival che parla di autismo, ma soprattutto di cinema Due giornate fitte di proiezioni - con opere provenienti da tutto il mondo - di incontri, performance teatrali e letture: scopriamo che cosa prevede la terza edizione dell’ASFF (AS Film…
- Neurodiversità, cinema e soprattutto supereroi (senza superpoteri) «Neurodiversità, tanto cinema, ma soprattutto supereroi: l’idea è nata guardando i bozzetti realizzati dagli studenti del Liceo Orioli di Viterbo, ispirati ai fumetti Marvel e DC Comics, proprio quando Greta…
- Arriva a Roma "La neurodiversità in viaggio" Si può infatti definire anche così l’“ASFilmFestival OnTheRoad”, versione itinerante di quello che è il primo festival cinematografico al mondo realizzato con la partecipazione attiva di persone che si riconoscono…