Opinioni

Normale prassi? No, quelli sono maltrattamenti!

Riferendosi ad alcuni articoli di giornale e ad altri testi apparsi nei social network, che interpretano come “normale prassi” il comportamento degli operatori della Casa di Alice di Grottammare (Ascoli Piceno), arrestati con l’accusa di violenze nei confronti di persone con autismo, l’ANGSA Marche – Associazione costituitasi parte civile nella vicenda – respinge quelli che ritiene come «squallidi tentativi di minimizzare i fatti accaduti»

L’accessibilità deve sempre riguardare tutte le disabilità

L’accessibilità deve sempre riguardare tutte le disabilità

«Se in un percorso tematico presentato come “privo di barriere architettoniche” mancano i segnali tattili sulla pavimentazione e le mappe a rilievo per l’orientamento e la sicurezza delle persone non vedenti e ipovedenti, quello stesso percorso non può essere definito senza barriere»: riceviamo e ben volentieri pubblichiamo, dal Presidente dell’ADV (Associazione Disabili Visivi), a proposito di un’iniziativa promossa a Benevento

Il ragazzo e il bus, chi è disabile?

Il ragazzo con disabilità che ha bloccato un autobus di Parma, perché non funzionava la pedana elevatrice

«Io da qui non mi muovo»: moderno “Davide contro Golia”, un sedicenne con disabilità di Parma si è posto in carrozzina davanti a un autobus nel quale non aveva potuto salire, perché la pedana elevatrice era bloccata. Un gesto, il suo, e un’immagine-simbolo, che inducono varie riflessioni, da quella – tra le altre – sull’arretratezza culturale di un’intera comunità, a quella riguardante il lodevole comportamento di alcuni giovani

Un “diversamente comunicante” laureato in comunicazione!

Luca Razzauti, giovane adulto con sindrome X Fragile, che ha portato la propria testimonianza al convegno di Firenze, qui fotografato mentre discute la sua tesi di laurea all'Università di Pisa

Non è un ossimoro, ma la realtà, il titolo di questa riflessione, dedicata a Luca Razzauti, giovane affetto da sindrome dell’X fragile e privo di un’efficace “parola parlata”, laureatosi a pieni voti all’Università di Pisa, in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione, tramite l’utilizzo della CFA (Comunicazione Facilitata Alfabetica). «L’Università di Pisa – scrive Fabio Sesti – ha capito che l’inclusione si fa anche così»

4 milioni di italiani che meritano ben altro rispetto

4 milioni di italiani che meritano ben altro rispetto

«Invitiamo volentieri Ernesto Galli Della Loggia a un confronto diretto con noi – scrive Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, replicando duramente a un editoriale apparso sul “Corriere della Sera” – per fargli conoscere veramente il Servizio Civile e il mondo del non profit italiano. Chissà che forse prossimamente decida di rivolgersi con maggiore rispetto a oltre 300.000 organizzazioni e a 4 milioni di italiani»

Esistono strutture senza violenza?

Come una sorta di tragica “epidemia estiva”, uno dopo l’altro si susseguono episodi di violenza scoperti dalle Forze dell’Ordine all’interno di strutture di “ospitalità” e riabilitazione, in varie parti del Paese. L’ennesimo, tristissimo episodio, documentato anche da immagini video, si è avuto questa volta a Grottammare (Ascoli Piceno), nei confronti di alcuni giovani con autismo e ha già portato all’arresto di cinque educatori

Sono proprio i visitatori ad arricchire quella Casa Museo

«Nella Casa Museo dello sguardo sulla disabilità, recentemente inaugurata a Roma, sono proprio i visitatori – scrive Sandro Paramatti – ad arricchirne la dotazione, con le esperienze, le storie, le narrazioni e i ricordi che ciascuno di loro apporta, in modo tale che lo “sguardo sulla disabilità” diventa sempre più ampio, crescono le testimonianze, le visite sono sempre più ricche e l’inclusione sociale sempre più efficace»

Proviamo a regalarci un futuro nuovo

Ci è fortunatamente capitato, anche in questi giorni, di raccontare storie di inclusione scolastica perfettamente riuscita, grazie alla collaborazione di tutto il gruppo-classe, con i dirigenti, i docenti e i compagni tutti a fianco di un alunno con disabilità. Questa volta, invece, dobbiamo purtroppo raccontare storie di discriminazione da parte dei coetanei, avallate, quel che è peggio, proprio da chi avrebbe il compito di educare

Una pagina nera della comunicazione

«Dare risalto con una pagina intera a chi ha compiuto un’azione che ha provocato tanto dolore, cominciando a creare un personaggio, partendo dalla sua disperazione, non è una pagina di cronaca nera, ma una pagina nera della nostra comunicazione». Lo scrive Fulvio De Nigris, riferendosi all’intervista apparsa in uno dei principali quotidiani nazionali, con chi sparò nel 2013 davanti a Palazzo Chigi, riducendo un Carabiniere in fin di vita

La prima battaglia (vinta) di Kayden

«Kayden – scrive Simone Fanti, commentando il video di un bimbo di 2 anni che non avrebbe dovuto sopravvivere e che invece muove i primi passi, grazie a delle protesi artificiali – è un bambino con disabilità, ed è già, a suo modo, un vincente. Ha vinto solo una tappa di quella corsa a ostacoli che sarà la vita. Ostacoli che ogni giorno anche noi contribuiamo a creare»

I tanti volti dell’inclusione scolastica

Sono volti assai ostili, come dobbiamo frequentemente denunciare, quando l’inclusione è carente o manca del tutto, ma sono anche volti sorridenti, quando cioè il percorso scolastico di un ragazzo con disabilità rappresenta una buona pratica didattica per tutte le scuole, com’è accaduto a Niccolò, in provincia di Foggia, dove tutti – preside, insegnante di sostegno, docenti curricolari e compagni di classe – hanno fatto la loro parte al meglio

Caro “Chicco”, sei proprio sulla buona strada!

«Caro Enrico “Chicco” Battisti – scrive Franco Bomprezzi a un giovane padovano con sindrome di Down, che ha ottenuto il massimo dei voti alla maturità – da quello che ho letto di te, capisco che hai molti amici che ti vogliono bene, così come sei, e non si sognano lontanamente di considerarti “diversamente abile”. Non tutto ti andrà per il verso giusto, l’ignoranza e il pregiudizio sono malattie dura da sradicare, ma tu sei sulla buona strada»

Riabilitazione e confusione

«Se un quarto di secolo fa – scrive Antonio Giuseppe Malafarina – la disciplina sanitaria riteneva che fosse corretto mantenere il mio corpo in movimento almeno tre volte alla settimana, perché adesso questo non è più valido? D’accordo i tagli, ma è possibile che la salute sia tenuta in così scarsa considerazione?». Una storia di fisioterapia sempre più complicata e di “confusione (o malevolenza?) all’italiana”

La “discriminazione in pregiudizio”

È un tema di grande attualità, oggetto di dibattito dentro e fuori il Parlamento, quello dell’“assistenza sessuale” alle persone con disabilità, sul quale si esprime oggi Giorgio Genta che senza mai lesinare la sua abituale ironia, insiste su un concetto quanto mai importante, ovvero che difendendo i diritti delle persone con disabilità si difendono i diritti di tutti. Anche in àmbito di diritto alla sessualità…

Forse non è un caso che sia una donna a condurre quel taxi

«Sono convinto – scrive Franco Bomprezzi, dopo l’inaugurazione a Milano del primo taxi completamente accessibile ed ecologico – che la strada del cambiamento debba passare attraverso tanti piccoli gesti concreti come questo, realizzazioni che creano entusiasmo e muovono nuove energie positive. E che sia una donna a condurre quel taxi, forse non è un caso»

Questo è sarcasmo sessista!

«Quello che ci fa riflettere – scrive il Coordinamento del Gruppo Donne UILDM, a proposito dei commenti visibili in un social network, a un’“Opinione” di Simona Lancioni da noi pubblicata – è il tono sessista e offensivo di quel messaggio. Per l’ennesima volta, infatti, viene utilizzato il vetusto stereotipo della donna che se viene soddisfatta sessualmente sta zitta e da parte di una persona che pensavamo capace di confronto e dialettica»

La parola (e la responsabilità) al ministro Giannini

A distanza di circa una settimana dalla nostra denuncia su queste stesse pagine, riguardante l’incredibile formazione di una classe della scuola primaria di una cittadina della provincia di Napoli formata da 22 alunni, 4 dei quali con disabilità, va registrata una significativa presa di posizione da parte di Davide Faraone, responsabile nazionale per il Welfare […]

Vorrei prendere il treno, ma non posso

«Complimenti a Iacopo Melio – scrive Franco Bomprezzi – giovane con disabilità protagonista di un vero e proprio tormentone in Twitter e Facebook, ripreso da giornali e televisioni, e persino da Al Jazeera, perché ha saputo legare una battaglia per un diritto fondamentale e sacrosanto, quello cioè di poter usufruire come tutti dei mezzi pubblici di trasporto, a un aspetto emotivo simpatico e coinvolgente»

Aperti a repliche motivate e non offensive

Ben volentieri cediamo la parola a Simona Lancioni, che ha recentemente firmato sul nostro giornale due testi dedicati al tema della sessualità delle persone con disabilità, dopo le segnalazioni giunte a lei stessa e alla nostra redazione, di un commento a dir poco discutibile alle sue argomentazioni, pubblicato in altra sede. Da parte nostra, ribadiamo di essere sempre aperti a chiunque voglia ribattere alle “Opinioni” da noi pubblicate, a patto, naturalmente, che ciò avvenga in base ad argomentazioni motivate e non certo attaccando a livello personale chi quelle “Opinioni” ha firmato

Da SuperMario al “Superman dei poveri”

«Grazie a quel tizio fintosi disabile – scrive Antonio Giuseppe Malafarina -, che ha invaso il campo durante una partita dei Mondiali di Calcio, abbiamo perso la faccia un po’ tutti noi italiani, riuscendo a farci passare per “furbastri”, nemmeno troppo bravi, di fronte agli occhi del mondo». E aggiunge: «Proprio da supereroe, da Superman, doveva travestirsi per la sua esibizione? Da Super Mario a “Superman dei poveri”. Più ridicoli di così…»