Opinioni

Una tragedia (l’ennesima) dell’abbandono

Antonio Fontanesi, "Solitudine", 1875, Reggio Emilia, Musei Civici

«Niente assistenza domiciliare – scrive Antonio Nocchetti – per quel giovane con disabilità di Afragola, ucciso dalla madre, che ha poi tentato di togliersi la vita; niente supporto psicologico a una donna abbandonata da tutti noi, che lo Stato ha lasciato nella terribile solitudine di un dolore senza soluzione». E conclude: «Siamo tutti coinvolti, siamo tutti responsabili, nessuno escluso»

La sessualità e le parole che danzano “in punta di piedi”

René Magritte, "Les amants" ("Gli amanti"), 1928

Sta facendo molto discutere il Disegno di Legge recentemente presentato, dal titolo “Disposizioni in materia di sessualità assistita per persone con disabilità”. «Seguire in rete e sulla stampa tutto quello che viene detto sul tema della sessualità delle persone disabili – scrive Andrea Pancaldi – dà l’impressione che si stia dicendo di tutto e, attraverso brevi scarti successivi tra una parola e l’altra, anche il contrario di tutto»

Pistorius: la “normalità” sta nel mezzo

Oscar Pistorius durante il processo che si sta svolgendo a Pretoria, in Sudafrica, e che lo vede imputato di omicidio

«Adesso – scrive Stefania Delendati -, forse per la prima volta, Oscar Pistorius è “normale”, uguale ad altri campioni finiti dalle stelle alle stalle nella maniera più tragica. Mi auguro che venga giudicato e condannato senza preconcetti, che la sua disabilità e i meriti sportivi non offuschino la verità. Questa è normalità»

La bandiera della non discriminazione

Il Castello di Monte Ursino a Noli (Savona)

«È quella che non vedo l’ora di issare – scrive Franco Bomprezzi – sul Castello di Monte Ursino a Noli, in Liguria, superando la reazione, già vista tante volte, di coloro che ritengono i monumenti del passato non modificabili in funzione del diritto di tutti all’accessibilità, ignorando così le regole che le Nazioni Unite, l’Europa e l’Italia stessa si sono date, in materia di restauri e di valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale»

La carrozzina non è un bagaglio qualsiasi!

L'interno dell'Aeroporto di Dubai

Sembra superfluo doverlo ricordare e invece, quando accadono “disavventure aeroportuali” come quella raccontata da Andrea Santicoli, è bene riaffermarlo con forza. «In quei sei giorni senza la mia carrozzina – scrive infatti – letteralmente “dispersa” in Pakistan, “grazie” alla Compagnia Emirates Airlines, mi sono sentito come uno costretto a indossare degli scarponi da sci per svolgere tutte le azioni di una giornata!»

Pesa pagare il canone, con un’audiodescrizione del genere!

Grossolani problemi tecnici, interruzioni senza motivo del servizio, commento solo per le prime puntate di uno sceneggiato e altri disguidi ancora: «Da quando l’audiodescrizione per le persone con disabilità visiva – afferma Marco Gerometta – è stata internalizzata, ovvero gestita direttamente dai fonici della RAI, si è avuta una completa decadenza della qualità di tale servizio, nonostante l’evoluzione delle tecnologie oggi disponibili»

Mi chiamo Lone e scrivo dal mio mondo libero

«Sono uno scooter elettrico, e sono anche le “gambe della mia compagna”. Riflettendo su una delle tante avventure vissute tra le dissestate strade romane, provo pena per quelle due signore che alla mia compagna di avventura, bloccata da un gradino insieme a un’amica, hanno detto tra l’altro che “se l’è voluta lei, di finire nella ghiaia”»…

Siamo i Malati Rari che semplicemente “non esistono”

In un momento in cui sembra davvero che il settore delle Malattie Rare stia finalmente per vivere una svolta – come riferiamo da qualche settimana – c’è però chi rivendica attenzione per tutte le Malattie Rare, anche per quelle di cui chi ne soffre «semplicemente non esiste». Come già in passato, dunque, riceviamo e ben volentieri diamo spazio a una lettera-appello del Gruppo I Malati Invisibili e del Comitato Diritti Non Regali per i Malati Rari

Fermati e pensa…

«…che nella nostra società – scrive Salvatore Cimmino – è arrivato il momento di cambiare e di abbattere tutti gli ostacoli e i luoghi comuni di tipo sociale e culturale, adoperandoci per formare persone consapevoli che la diversità è un valore. Fermati e pensa che questa è la strada per iniziare un lungo cammino, che sicuramente gioverà all’uguaglianza fra gli individui»

Censimento Istat e non profit: qualche precisazione

Rispetto al non profit, i dati del Censimento che l’Istat sta diffondendo, oltre a richiedere una riflessione sulla loro natura e su come vadano utilizzati, ripropongono, secondo Andrea Pancaldi, due questioni discusse da tempo: «Se il dibattito debba essere marcatamente economicistico – come avviene sostanzialmente in Italia – o se anche gli aspetti legati alla rappresentanza e alla partecipazione debbano essere curati e guardati con attenzione»

Cara RAI, quando vuoi sai fare le cose per bene, ma…

Una decina di giorni fa, quasi in contemporanea la RAI trasmette due programmi dedicati alla disabilità, in uno dei quali si esprimono concetti utili alla collettiva, mentre nell’altro, a dir poco, “si pecca di conoscenza”. «Cara RAI – scrive Antonio Giuseppe Malafarina -, quando vuoi sai fare le cose bene. Falle sempre. Questo è servizio pubblico!»

Ciascuno comunica ciò che è

Ancora a proposito delle parole recentemente usate da Vittorio Sgarbi («nani, zoppi e handicappati»), per apostrofare quegli amministratori pubblici che a suo dire «vorrebbero distruggere pietre secolari per sostituirle con ascensori e scale mobili», «mi colpisce – scrive Enzo A. Becchetti – che Sgarbi non trovi attributi migliori. Eppure non è certo l’eloquio che gli manca. Ma si sa, ciascuno comunica ciò che è»

La vergogna di Vada Sabatia

«Tutti i fatti sin qui riportati – scrive Giorgio Genta, commentando la vicenda di Vada Sabatia, in Liguria, l’ennesima “residenza sanitaria lager” – possono essere riassunti in un unico sentimento: la vergogna. Vergogna che dovrebbero provare tutti, e non solo chi è inquisito o sfiorato dai terribili fatti in corso di accertamento. Vergogna di noi cittadini che viviamo in un Paese ove si permette il periodico ripetersi di simili tragedie umane»

Una festa deve piacere ai festeggiati

L’ordinaria giornata della madre di un ragazzo con autismo, con quest’ultimo che ha voluto festeggiare a modo suo la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo. «Il 2 aprile di ogni anno – scrive Rosa Mauro – mi ripropongo di ascoltare qualche dibattito, magari in TV, o di andare a una delle manifestazioni organizzate allo scopo, però nemmeno questa volta ci sono riuscita. Ma una festa deve piacere ai festeggiati, e quindi…»

I nodi irrisolti del lavoro

«La Legge 68/99 che regola l’inserimento al lavoro delle persone con disabilità è attuata solo in maniera parziale e insoddisfacente. Per le persone con disabilità psichica, poi, la situazione è decisamente peggiore, in quanto la percentuale di assunti sia nelle imprese private che nelle amministrazioni pubbliche risulta veramente irrisoria». Lo scrive Virginio Massimo, elencando i nodi irrisolti da sciogliere al più presto

Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere

«La Magistratura faccia tutto il suo dovere con la massima severità per coloro che delinquono – scrive Giulio Nardone, commentando le trasmissioni televisive di Massimo Giletti sui “falsi ciechi” -, ma non facciamo cattiva informazione o diffamazione di un’intera categoria di persone che hanno già abbastanza guai per i fatti loro, senza dover essere esposti alla pubblica riprovazione o al sospetto, per colpa di chi non vuole capire»

A quando “l’istruzione solo a chi ne ha bisogno”?

È quanto meno amara l’ironia con cui Maurizio Gaido condisce le sue riflessioni sulla politica, la salute e la disabilità, scrivendo tra l’altro che «la malattia e la disabilità dovrebbero essere tutelate dalla società in quanto tali, a prescindere da qualunque considerazione, e per tutela intendo tutti gli interventi volti al miglior recupero possibile di quella persona e della sua famiglia nel senso della riabilitazione e della vita autonoma»

L’auspicio di veder rifiorire il Servizio Civile Nazionale

Ad esprimerlo è Licio Palazzini, presidente della CNESC, la Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, cui aderiscono tutte le principali organizzazioni italiane impegnate in questo àmbito. Dopo avere infatti parlato di «alcune incognite da verificare prossimamente», Palazzini auspica che il ministro Poletti, fresco di delega per il Servizio Civile Nazionale, «possa velocemente dare gli indirizzi politici, per sgombrare il campo da ogni ostacolo»

Serve una barriera contro l’espropriazione dei diritti

Potrà sembrare curioso invocare una barriera, per un giornale come il nostro che ad ogni istante lavora per farle cadere. E invece è proprio quello che serve, secondo Daniela Francese, ovvero «una barriera contro l’espropriazione dei diritti, in corso con il placet dei governi, affinché opportunità non si coniughi con speculazione, tutela con protezionismo, libertà con assenza di regole e profitto a ogni costo». Cerchiamo di capire il perché

Quel vecchio decalogo della buona informazione

«A tanti anni di distanza da quando, nel ’98, avevo elaborato quel “Decalogo della buona informazione sulla disabilità” – scrive Franco Bomprezzi – devo constatare che i dieci punti da me elencati potrebbero – o almeno mi pare – essere stati scritti adesso, tanto la loro corretta applicazione appare ancora lontana da un esito condiviso e diffuso tra i colleghi giornalisti e nei programmi televisivi»