Opinioni

Un problema non lo si concentra, lo si diluisce

«La società - scrive Chiara Bonanno - è come un reticolato di scambi relazionali ed emotivi, un tessuto grezzo composto da una moltitudine di variopinti fili che s'intersecano tra di loro»

Prende spunto, Chiara Bonanno, da un recente intervento di Giorgio Genta sui cosiddetti “ospizi-lager”, per sottolineare che «le telecamere e le ronde di vigilanza non avrebbero senso, in un contesto dove le energie dell’intera collettività venissero investite nell’integrazione e non nella “gestione controllante” del problema, ovvero in un’idea di istituzionalizzazione che qualche decennio fa si voleva a tutti i costi superare»

I “conti” senza il corpo della donna

I “conti” senza il corpo della donna

Simona Lancioni aveva discusso, su queste stesse pagine, la parte dedicata all’aborto, nel documento “L’approccio bioetico alle persone con disabilità”, prodotto dal Comitato Nazionale di Bioetica della Repubblica di San Marino. Le aveva replicato Giampiero Griffo, consulente del gruppo di lavoro che quel documento aveva prodotto, e oggi Lancioni risponde a propria volta, riportando anche le riflessioni di alcune donne con disabilità

Non siate complici degli abusi di quelle “strutture-lager”

Marina Cometto insieme alla figlia Claudia

Marina Cometto, madre di una persona con gravissima disabilità, si rivolge direttamente a Beatrice Lorenzin, ministro della Salute – ma in generale a tutti coloro che hanno potere politico e decisionale – chiedendo di prendere duramente posizione contro quegli Enti Locali che sostengono generosamente le troppe “strutture-lager” di cui frequentemente emergono i gravi abusi e maltrattamenti nei confronti delle persone in esse ricoverate

Scienza seria, “made in Italy”

Luigi Naldini, direttore del TIGET di Milano

La bella notizia dell’utilizzazione del retrovirus dell’HIV “depurato”, quale veicolo terapeutico per il trattamento di alcune patologie genetiche a tutt’oggi considerate inarrestabili, proveniente dal TIGET (Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica) di Milano, «contrappone – scrive Giorgio Genta – la seria ricerca scientifica, eseguita con procedure corrette e verificabili, alla nebulosa “magìa” di terapie senza riscontri»

I diritti non sono mai contro i diritti

I diritti non sono mai contro i diritti

«Non vi sono diritti che si contrappongono ad altri diritti»: conclude così, Giampiero Griffo, che ha collaborato, come esperto esterno, al Gruppo di Lavoro del Comitato Nazionale di Bioetica della Repubblica di San Marino, che ha prodotto il documento “L’approccio bioetico alle persone con disabilità”, replicando alle critiche mosse nei giorni scorsi da Simona Lancioni, su queste pagine, a quello stesso documento

Si chiama famiglia, la ricetta contro gli “ospizi-lager”

L’assoluta inefficacia del sistema di accreditamento, il fatto che si continuino a privilegiare le strutture di ricovero sulla permanenza in famiglia e anche il mancato controllo e ascolto da parte delle associazioni: sono queste, secondo Giorgio Genta, le «direttrici di perversione» che portano a scoprire periodicamente nuovi “ospizi-lager”, come quello di Meta di Sorrento (Napoli), di cui si parla in questi giorni

Il 12 luglio di 71 anni fa, proprio in queste ore…

Nelle stesse ore, cioè, in cui sta per incominciare a Bologna la quarta Conferenza Nazionale sulle Politiche per la Disabilità, Ivan Braznic – ideale simbolo dei milioni di vittime e di persone rese disabili dalle guerre e dai crimini legati ad esse, che hanno visto per protagonisti anche gli italiani – venne colpito da una pallottola e trascorse il resto dei suoi giorni in carrozzina…

Lavoro e disabilità: vietato sognare!

«Finché la società non rimuoverà la barriera che fa della persona con disabilità un “lavoratore di serie B” – scrive Rosa Mauro -, uno la cui competenza viene scelta dalle associazioni e non da lui stesso, non ci si potrà aspettare che il mondo del lavoro ci ritenga utili, competitivi o delle risorse reali. A parte infatti poche eccezioni, alle persone con disabilità non viene consentito di avere una propria identità lavorativa»

E se per assurdo, la Corte dei Conti…

«Quello “italiano” è un mondo così assurdo e illogico – scrive Giorgio Genta – da fare sperare a una famiglia con disabilità che un giorno sia possibile inquisire, da parte della Corte dei Conti, e condannare, per danno erariale, quei pubblici funzionari di ogni livello e grado che tale danno causano… non sostenendo le famiglie con disabilità»

La differenza tra bufalo e locomotiva

«Nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – secondo Simona Lancioni -, non trova fondamento la distinzione tra aborto e aborto terapeutico, né l’esecrazione di quest’ultimo operata dal Comitato di Bioetica della Repubblica di San Marino, nel suo recente documento su bioetica e disabilità». È una differenza che salta agli occhi – scrive Lancioni – come quella tra bufalo e locomotiva, nella nota canzone di De Gregori»

Più che un Paese povero, diventiamo un “povero Paese”

«Perché – scrive Daniela Francese – che cos’è il diritto alla salute senza l’inclusione sociale?». E aggiunge: «I problemi da affrontare, e la sanità non fa eccezione, non sono tanto i tagli – pur gravi e spesso insopportabili – quanto la mancanza di prospettive, di programmazione, di proposte valide, di quella passione che trasforma la rabbia in progetti, e soprattutto di una idea di futuro»

La tecnica del “poliziotto cattivo” e di quello “buono”

Quel metodo – presente in tanti telefilm – sembra essere stato perfettamente assimilato, secondo Chiara Bonanno, dal mondo della politica italiana, specie nei confronti delle categorie di cittadini maggiormente “esposte”. «Ma la verità – scrive – è solo questoìa: che le famiglie italiane si trovano a coprire quasi 7.000 ore annue di assistenza permanente, continuativa e globale»

Il Lavoro, esigenza vitale

«Dati, statistiche e numeri sulla disoccupazione delle persone con disabilità – scrive Simone Fanti, che attinge poi anche al proprio vissuto personale, raccontando di come la sua vita sia stata salvata proprio dal lavoro – fanno ombra alle persone, ai sogni d’indipendenza, di vita autonoma, di autorealizzazione. E adesso che è arrivata anche la condanna dell’Europa, è veramente ora di dire basta!»

Metti una sera al cinema (ma anche un pomeriggio)

Necessità di un accompagnatore, mezzi pubblici e semafori non vocalizzati, audiodescrizione mancante: arrivare sani e salvi al cinema prescelto e poi godere in piena libertà della proiezione è ancora una chimera per una persona gravemente ipovedente o non vedente assoluta. Rosa Mauro ci spiega perché, oggi, la fruizione del cinema non è per nulla universale

Bioetica e sensi unici

«In tema di gravidanza – scrive Simona Lancioni, discutendo le posizioni espresse dal Comitato di Bioetica della Repubblica di San Marino, nel recente documento dedicato all’“Approccio bioetico alle persone con disabilità” -, chi difende i diritti umani, non può fare altro che rispettare il diritto della donna a disporre di sé come meglio crede»

La Cultura della disabilità “stella” e “cometa” di Civiltà

E se fosse proprio la Cultura della disabilità a poter indicare nuove vie di Senso alla nostra Civiltà, come «una metafora che evidenzia e nasconde la diversità nell’uguaglianza universale»? Ci sono gli “Ultimi”, la Scuola, il Governo, il collasso culturale del nostro Paese e molto altro ancora, in questa riflessione di Francesco Fusca

Quelle della Sardegna sono risorse aggiuntive

Fa ancora discutere l’opinione espressa nei giorni scorsi da Simona Bellini nei confronti del Decreto relativo al riparto del Fondo 2013 per la Non Autosufficienza e dopo la replica del Comitato 16 Novembre ONLUS, arriva anche quella di Marco Espa, consigliere regionale della Sardegna, che si sofferma in particolare su quanto scritto da Bellini rispetto alle risorse erogate nell’Isola alle famiglie di persone con disabilità

Appassionarsi a tutte le violazioni dei diritti

Lo chiede il Consiglio Direttivo dell’Associazione ANFFAS, in una lettera aperta all’onorevole Biancofiore, che recentemente ha dichiarato di voler ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, per la violazione dei diritti delle libertà individuali dell’onorevole Berlusconi. Quotidianamente, però, e sistematicamente, vengono violati anche i diritti umani di migliaia e migliaia di persone con disabilità…

Il “gioco dell’oca” dell’INPS

«I cittadini che devono intraprendere l’iter per la certificazione di invalidità – scrive Franco Bomprezzi – si trovano a percorrere una strada tortuosa, spesso un vero “gioco dell’oca”, tra ritardi, convocazioni doppie, sospensioni delle prestazioni, sorprese e imprevisti. Lo Stato, invece, dovrebbe pagare il giusto, e farlo nei tempi corretti, senza ritardi, senza piccole o grandi vessazioni nei confronti di nessuno»

Saremmo felici, se qualcuno sapesse fare meglio e di più

Risponde così Laura Flamini, presidente del Comitato 16 Novembre, a Simona Bellini, che aveva preso posizione, su queste stesse pagine, nei confronti del Decreto relativo al riparto del Fondo 2013 per la Non Autosufficienza. «Pur senza fare nomi – scrive Flamini – ritengo che quel testo sia animato da cattiveria e malignità verso il Comitato 16 Novembre»