Opinioni

Dichiarazioni incaute e obblighi degli psicologi

«Non possiamo accettare – scrive Lelio Bizzarri, a nome degli psicologi – che un’illustre rappresentante della nostra categoria dichiari pubblicamente che l’epilessia possa indurre una persona a commettere dei delitti». Doveroso, quindi, rettificare quelle parole in quante più sedi possibili, anche perché pronunciate in un programma televisivo, di fronte a milioni di spettatori

Amici docenti per il sostegno, relax!

Amici docenti per il sostegno, relax!

«Ci sarà sempre bisogno dei docenti specializzati per il sostegno – scrive Salvatore Nocera – come emerge anche dall’attuale normativa e da quella in gestazione». Una serie di riflessioni che prendono spunto dall’intervento del docente specializzato Giovanni Maffullo, da noi pubblicato nei giorni scorsi, per dare ulteriore sostanza al dibattito sui temi dell’inclusione scolastica, avviato su queste pagine da qualche settimana

Semplicente mamme (disabili e non)

Una vetrina allestita a Salviano, quartiere di Livorno, per la Festa della Mamma 2013 (foto di Simona Lancioni)

Il 12 maggio sarà la Festa della Mamma, ma quali sono oggi i modelli di maternità prevalenti in Italia? E rispetto a questi modelli, come si collocano le donne con disabilità e come viene raccontata la loro maternità? Temi, questi, che certamente meritano alcune riflessioni e che suggeriscono una serie di domande, in attesa di altrettante risposte

Per non buttare a mare una lunga storia di inclusione

Per non buttare a mare una lunga storia di inclusione

Lo sconforto e la preoccupazione da un insegnante specializzato di sostegno, per il futuro dell’inclusione scolastica, espressi con una serie di riflessioni che arricchiscono ulteriormente il dibattito a più voci, da noi lanciato in queste settimane, su tali fondamentali questioni. «Per non buttare a mare – scrive Giovanni Maffullo – quanto di buono è stato fatto, pur tra mille difficoltà»

Quante strade deve percorrere un uomo…

"Quante strade deve percorrere un uomo, prima che lo si possa chiamare uomo?”: inizia così la celebre ballata di Bob Dylan "Blowing' in the Wind"

…prima che lo si possa chiamare uomo?”, ovvero le parole di “Blowing’ in the Wind”, celebre ballata di Bob Dylan, con le quali Franco Bomprezzi chiude il suo commento alla triste vicenda che ha visto una giovane costretta a rinunciare a un concerto a Milano, a causa delle barriere di un locale. Un fatto rispetto al quale la Federazione LEDHA ha agito legalmente, come avevamo riferito nei giorni scorsi

Perché approvo quella riforma dell’assistenza domiciliare

Continua a far discutere la riforma dell’assistenza domiciliare avviata all’inizio di marzo dal Comune di Roma e oggi – per contribuire all’arricchimento del delicato dibattito – dopo avere dato spazio ad alcune opinioni anche duramente critiche, come quella della FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), diamo voce invece a chi vede in quella riforma un passaggio molto positivo

Il presente e il futuro delle famiglie con disabilità

In attesa di presentare nuovi contributi, che arricchiranno la nostra rubrica intitolata “La famiglia con disabilità. Viaggi nella società inclusiva”, cediamo la parola a Giorgio Genta – ideatore insieme alla nostra redazione di questo spazio – per un’“auto-intervista a modo suo”, assai utile ad approfondire il concetto stesso che sta alla base di questa serie di articoli e interviste

“A bocca chiusa” o a mente aperta?

«Contrariamente a quanto affermato dal cantante Daniele Silvestri, durante il “Concertone del 1° maggio” a Roma – scrive Antonio Cotura, presidente della FIADDA, che invita il cantante stesso a un confronto aperto e sereno – l’Italia è un Paese molto avanti rispetto ad altri, in àmbito di diritti delle persone sorde, e queste ultime, oggi, chiedono per lo più che tali diritti vengano rispettati»

Inclusione e sostegno: per fare un po’ di chiarezza

La risposta di Salvatore Nocera alle voci dissenzienti apparse su queste stesse pagine, dopo un suo precedente intervento riguardante l’inclusione scolastica, gli insegnanti curricolari e quelli di sostegno. «Da sempre – scrive Nocera – sono contrario alla delega dell’inclusione ai soli docenti per il sostegno, ma questi ultimi non potranno e non dovranno mai essere eliminati». Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo

Inclusione: servono dei distinguo sulle diverse disabilità

Vertono per lo più sulla necessità di operare dei distinguo sui diversi tipi di disabilità, le voci dissenzienti ricevute dopo la pubblicazione, nel nostro giornale, di un’“Opinione” di Salvatore Nocera, a proposito dell’attuale realtà dell’inclusione scolastica. Ne abbiamo dunque scelte tre, con l’auspicio che il dibattito da noi avviato diventi sempre più ampio e costruttivo

Così si ledono i miei diritti di persona sorda

«Ad esempio – scrive Cristina Ottino – quando non ci si preoccupa di utilizzare le nuove tecnologie negli uffici pubblici o vedendo che la RAI prevede la sottotitolazione solo per le sue prime tre reti». Aderendo quindi a un appello per i diritti lanciato su queste pagine da Walter Berardo, alla Presidente della Camera, Ottino conclude che «nessuno può negare a un sordo di scegliere per se stesso la soluzione ritenuta più adeguata»

Prima applicare le leggi, poi pensarne una modifica

Prende spunto, Daniele Brogi, da un precedente intervento da noi pubblicato, sostenendo che «in buona parte del Paese l’applicazione legislativa in materia di integrazione scolastica non è nemmeno mai stata presa in considerazione». «Prima dunque di reputare inadeguato quanto finora è stato in buona parte sperimentato solo a livello teorico – conclude -, dovremmo tutti insieme esigerne l’applicazione»

A proposito di quelle proposte sull’inclusione

Sono certamente degne di essere discusse – secondo Salvatore Nocera – alcune proposte apparse in queste settimane nel nostro giornale, a proposito dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Ma è anche necessario puntualizzare quanto accade oggi nella realtà scolastica e in particolare la mancata applicazione di alcune norme ritenute fondamentali

“Scambio di ruoli” per un’efficace inclusione scolastica

Il dibattito sul significato dell’’inclusione scolastica oggi, sul ruolo degli insegnanti di sostegno e di quelli curricolari – avviato nei giorni scorsi dall’opinione di un genitore, che già tanto ha fatto discutere – si arricchisce oggi del contributo di un’insegnante di sostegno già presente in passato su queste stesse pagine, con la proposta di uno “scambio di ruoli” tra docenti. Vediamo come

Indurre i giovani a voltarsi dalla parte giusta

Dopo i gravi fatti che recentemente hanno visto giovani persone con autismo vittime di violenze in provincia di Vicenza e a Rimini, un messaggio decisamente confortante arriva dalla Spezia, dove il deprecabile comportamento di alcuni studenti quindicenni, nei confronti di un compagno con autismo, viene ben “bilanciato” dal senso civico di numerosi loro coetanei

Ma per chi sarebbero i vantaggi?

Tra le numerose voci dissenzienti ricevute dopo la pubblicazione nel nostro giornale dell’“Opinione” di Giuseppe Felaco, riguardante l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, il sostegno e il ruolo degli insegnanti curricolari, ne abbiamo scelte alcune, cui ben volentieri diamo spazio, provenienti sia dal mondo associativo, che da quello degli insegnanti

Le attuali condizioni della Sicilia

La situazione delle imprese e del lavoro in Sicilia, la povertà dilagante e le politiche socio-sanitarie: questi i temi oggetto della riflessione di Dino Barbarossa, già Garante per la Persona con Disabilità della Regione, che sottolinea tra l’altro come «l’attuale sistema sociale e sanitario della Sicilia lasci moltissime persone prive di servizi e incapaci di tutela»

L’integrazione, il sostegno e gli insegnanti curricolari

Solo applicando correttamente l’apparato legislativo italiano sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, ovvero con una coerente interazione tra l’insegnante curricolare e quello di sostegno, si potranno ottenere risultati in linea con norme avanzate come quelle del nostro Paese. Una riflessione che prende spunto da un’altra opinione pubblicata dal nostro stesso giornale

Tutti avrebbero dei vantaggi

Rimettendo al centro dell’integrazione scolastica gli insegnanti curricolari, ci sarebbero – secondo Giuseppe Felaco – vantaggi per gli alunni, con disabilità e non, sia per gli insegnanti stessi. «Diventa quindi indispensabile – scrive Felaco – un cambiamento di direzione che permetta di rafforzare questo fondamento»

Il “mio” 25 Aprile

Sul filo della memoria – personale e pubblica – una riflessione sul significato, oggi, del 25 Aprile, «una giornata – scrive Franco Bomprezzi – in cui vorrei che in tutti deponessero le armi, abbandonando l’aggressività delle parole, rinunciando all’ipocrisia e al disimpegno. Perché la libertà è figlia di quel 25 Aprile, di ogni 25 aprile delle coscienze»