Opinioni

Diritti certi ed esigibili, per gli “insostenibili”

Diritti certi ed esigibili, per gli “insostenibili”

Non sarebbe, questo, un bello slogan per la campagna elettorale in corso? E invece, in queste settimane, sembra proprio che i diritti e i bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie siano stati completamente dimenticati da tutti. «Non siamo più neppure ricordati – annota causticamente Giorgio Genta – come coloro ai quali vanno addebitati quasi tutti i mali finanziari della Nazione»!

Ci sono molti modi

Ci sono molti modi

«Si possono annientare le persone con disabilità in tanti modi – scrive Vincenzo Gallo – non solo con le iniezioni letali o le camere a gas, come accadde tragicamente durante il nazismo, ma anche togliendo loro ogni sussidio». «Ed è motivo di grande preoccupazione per il futuro – aggiunge – che di ciò non si parli in questa campagna elettorale»

Noi, gli insostenibili

Disegno di Giuliano in esclusiva per «DM», giornale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Per gentile concessione

«Insostenibili – scrive Giorgio Genta, riferendosi con la consueta arguzia alle persone con disabilità e alle loro famiglie – nel giudizio di chi sostiene ben altre cose, e “sostenuti”, per trovare la forza di sopravvivere, non certo dalla politica, ma semplicemente dalla forza del loro spirito (humour e spirito satirico compresi)

La potatura dei rami secchi

La potatura dei rami secchi

Tagliare i rami secchi, in genere, dovrebbe voler dire rinvigorire la pianta, ovvero, in àmbito di aiuto alle persone con disabilità, eliminare tutte le infrastrutture inutili, i fronzoli burocratici e le rendite parassitarie ben simulate, che affliggono l’erogazione del servizio di assistenza, sia in forma diretta che indiretta. E invece le cose non vanno proprio così…

Opportunità di lavoro dai vecchi mestieri?

Lavorazione manuale del legno

Perché non pensare a centri artigianali dove tanti ragazzi e ragazze con disabilità possano imparare vecchi mestieri in via di estinzione, dalla sartoria alla lavorazione del legno, dalla decorazione al restauro di ceramiche e altro ancora, sentendosi utili alla comunità e consentendo a tanti artigiani di non veder morire la propria arte? Un bel programma o solamente un sogno?

Una politica che mostra di essere disabile

Sono meno delle dita di una mano le persone con disabilità candidate alle prossime elezioni politiche, «uno scandalo culturale e politico», secondo Groppi e Toschi, anche perché, aggiungono, «quaranta o cinquanta disabili a Montecitorio e Palazzo Madama avrebbero cambiato la stessa struttura di quelle sale così solenni e impraticabili». E concludono: «La Costituzione, il suo spirito e la sua lettera, chiedevano ben altro»

La piuma del colibrì

Tanto pesano, secondo Giorgio Genta, le vite delle persone con disabilità, quando non ne vengono rispettati i diritti. «Per chi votare – scrive quindi – delegando le nostre vite?». E riflettendo sulla mancata candidatura di Pietro Barbieri, presidente della FISH, aggiunge: «Abbiamo sperato di poter votare per uno che crede al “Nulla per Noi senza di Noi e le Nostre Famiglie”. Ora, però, speriamo diventi portavoce del Forum del Terzo Settore»

Questa scuola senza pace

Da un lato le famiglie degli alunni con disabilità che lamentano sin troppi problemi, specie in riferimento ai tagli sulle ore di sostegno, dall’altro le scuole che devono far quadrare i conti, dopo la “spending review” del 2012. E mentre il Ministero produce i dati sugli alunni con disabilità e sui docenti per il sostegno, i tribunali continuano a dare ragione alle famiglie, sancendo un semplice diritto, quello allo studio

Verso una nuova stagione del Forum?

«So quanta fatica ha fatto – scrive Franco Bomprezzi del presidente della FISH Pietro Barbieri, persona con disabilità in procinto di diventare nuovo portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – per superare anche nel mondo della disabilità tante contrapposizioni artificiose e false, riuscendo a mettere al centro i diritti delle persone. Se quella è la bussola, la direzione del Forum del Terzo Settore è chiara»

Al futuro Presidente del Lazio

«Vogliamo impegnarci a creare le condizioni perché si verifichino stabili cambiamenti strutturali che permettano alla persona con disabilità di sviluppare e potenziare concretamente le sue capacità nel lavoro, utilizzandole al meglio»: è il messaggio rivolto al futuro Presidente della Regione Lazio, da parte delle tante organizzazioni aderenti al FORUM – Disabilità-Formazione-Lavoro di Roma

Quanto poco educhiamo sulle differenze!

Due recenti casi “estremi” di persone accoltellate negli Stati Uniti, perché la loro Lingua dei Segni era stata scambiata per quella di una gang, fanno però riflettere su quanto poco si educhi – e si comunichi – sulle differenze, mancando ad esempio di spiegare nelle scuole che esistono minoranze, che vanno rispettate e che vi sono dei modi precisi per farlo, dal linguaggio al comportamento

Ai partiti, alle coalizioni, ai candidati

«Troppo spesso – scrive Rodolfo Dalla Mora, presidente della SIDiMa (Società Italiana Disability Manager) – la semplice menzione di propositi nei programmi politici si è rivelata priva di concretizzazione. Per questo chiediamo una risposta chiara, univoca e pubblica a una serie di nostre domande, riguardanti i tanti problemi delle persone con disabilità, e un impegno formale ad essere poi conseguenti nei fatti»

Il “Grazioso Paese” e le “Agenzie Predone”

«In un tempo triste, tanti ma tanti anni fa, il “Grazioso Paese” si trovò in balìa di un complotto atto a sovvertirne le modeste, sudate libertà, messo in opera da parte delle “Agenzie Predone”…»: comincia così la favola a lieto fine proposta da Giorgio Genta, dallo scenario medievale, ma dai contenuti sin troppo vicini ai tempi nostri…

Prove tecniche di forzatura?

«Per ora – scrive Franco Bomprezzi, commentando la decisione dell’INPS di sospendere quella contestatissima Circolare prodotta a fine 2012 – il risultato positivo è quello che conta. Ma la mia paura è che questa sia una tecnica ben precisa, studiata nei dettagli, e basata sul sistematico tentativo di “forzare la mano” nella direzione di un progressivo smantellamento delle attuali sicurezze pensionistiche e previdenziali»

Un doppio, invalicabile problema

«Mi rendo conto – scrive Franco Bomprezzi, dopo avere partecipato al programma di Raidue “L’ultima parola” – che c’è tantissima strada da fare per arrivare a una comunicazione normale sui diritti e sulle questioni che stanno a cuore alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Nell’agenda della politica, infatti, questo tema è secondario, mentre il mondo del giornalismo politico ed economico non ha quasi alcuna competenza in materia»

Il prezzo di quella Circolare

«Non possiamo permettere – scrive Simona Lancioni – che in un futuro che è già qui si revochino i diritti delle persone senza neanche prendersi il disturbo di passare attraverso l’iter parlamentare». E spiega perché quella Circolare dell’INPS, di cui denunciamo le conseguenze ormai da molti giorni, può avere ricadute davvero devastanti, costringendo persone già in difficoltà a rivolgersi ai giudici

Sii serena, Simona

«Vivi la tua vita con serenità»: è stata appunto questa una delle ultime raccomandazioni a Simona Atzori, la nota danzatrice senza braccia, da parte della mamma Tonina, recentemente scomparsa, che insieme al padre di Simona le ha donato per tutta la vita il regalo più difficile e straordinariamente semplice che ci sia, ma anche il più bello, ovvero il sorriso

Un’attenzione insufficiente

«È un’occasione perduta – scrive Franco Bomprezzi – la mancata scelta di candidare alle elezioni politiche il Presidente della FISH Pietro Barbieri». E aggiunge: «I tempi che stiamo vivendo avrebbero consigliato maggiore attenzione, anche perché davvero ci sarà un enorme bisogno di spendere competenze, onestà, grinta e autorevolezza, per rimettere in piedi un welfare moderno e rispettoso dei diritti e delle opportunità di tutti»

Come sentirsi… disabili

«Mi sono riscoperto fragile – scrive Simone Fanti -, una sensazione che tutti abbiamo vissuto davanti a difficoltà piccole e grandi, di fronte ai propri limiti. Si lotta continuamente per migliorarsi, per superare le proprie limitazioni e poi un banale problema, come il guasto di un ascensore, ti fa riscoprire… la tua personalissima disabilità»

Finalmente, un po’ di chiarezza sulle iniquità!

«Bisognerebbe farla conoscere bene – scrive Vincenzo Gallo – la storia dei provvedimenti contro i diritti delle persone con disabilità!». In tal modo, sostiene infatti, ci si potrebbe indignare, di fronte a misure che avrebbero di fatto eliminato le indennità di accompagnamento e le pensioni di invalidità, come la riforma fiscale e assistenziale voluta nel 2011 dall’ex ministro Tremonti, che l’ha riproposta qualche giorno fa