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Autonomia differenziata: quella Sentenza della Consulta e le persone con disabilità
«Dopo la Sentenza della Corte Costituzionale – scrive Salvatore Nocera – che ha accolto alcuni motivi di illegittimità costituzionale, rispetto ai ricorsi riguardanti la Legge sull’autonomia differenziata, la Corte di Cassazione dovrà decidere se il referendum per l’abrogazione totale della Legge stessa potrà essere egualmente convocato. Vedremo gli sviluppi; comunque la Sentenza dovrebbe rassicurare noi persone con disabilità circa la salvaguardia della formulazione di chiari livelli essenziali per le prestazioni civili e sociali»
La teologia della liberazione e il cammino delle persone con disabilità
«Lo scritto del professor Justin Glyn – scrive tra l’altro Salvatore Nocera, riferendosi al saggio che in italiano è divenuto “‘Noi’, non ‘loro’. Disabilità, teologia e dottrina sociale cattolica” – , pur segnando un notevole passo avanti nella teologia della liberazione delle persone con disabilità, è ancora incompleto. Le persone con disabilità, infatti, lungi dal rassegnarsi gratificate dal loro stato, debbono impegnarsi per inserirsi attivamente, secondo le loro possibilità e anche grazie alle tecnologie assistive, nelle rispettive comunità di vita»
Quando la formazione degli insegnanti di sostegno è insufficiente
«Da tempo – scrive Salvatore Nocera -, le famiglie di alunni con disabilità e le loro Associazioni segnalano l’insufficiente formazione degli attuali insegnanti di sostegno e da più parti si invoca una maggiore specializzazione per i casi in cui tale formazione non sia appunto sufficiente a rispondere ai bisogni educativi degli stessi alunni con disabilità. Ma ora ci sarebbero delle opportunità per poter ovviare a tale problema»
Il Tribunale di Torino “sfida” il Consiglio di Stato?
Ha fatto molto parlare quella Sentenza del Consiglio di Stato che ha negato l’esistenza del diritto degli alunni/alunne con disabilità all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione, in disaccordo con la costante giurisprudenza della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale, ma anche con proprie precedenti Sentenze. A risollevare ora dal disorientamento il mondo associativo delle persone con disabilità è arrivata un’Ordinanza del Tribunale Civile di Torino che potrebbe anche far sorgere un conflitto giurisprudenziale, da risolvere necessariamente per la certezza del diritto
L’obbligo di nominare i supplenti
All’inizio di ogni anno scolastico mancano molti insegnanti di sostegno e disciplinari. Sorge quindi la necessità di nominare supplenti, e spesso c’è la prassi sostenuta dalle Circolari Ministeriali di utilizzare docenti a disposizione. Ciò significa, di fatto, perdere ore di lezione. Vi sono però un’importante Sentenza della Corte dei Conti e una successiva Nota Ministeriale che consentono, soprattutto in caso di assenza dell’insegnante per il sostegno, l’immediata nomina di un supplente, con la garanzia della realizzazione del diritto allo studio degli alunni e delle alunne con disabilità
Quella proposta di modifica della disciplina dell’amministratore di sostegno
«Ritengo opportuno – scrive Salvatore Nocera – rilanciare l’iniziativa concernente la Proposta di Legge di iniziativa popolare predisposta dall’Associazione Diritti alla Follia e finalizzata all’“Abolizione degli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione. Riforma dell’amministrazione di sostegno”, un’iniziativa che invito tutti e tutte a sottoscrivere, perché mi sembra molto importante, riguardando la tutela dei diritti umani delle persone in situazione di vulnerabilità, e in particolare di quelle con disabilità»
Dall’inclusione alla valorizzazione degli alunni con disabilità
«Sono certo – scrive Salvatore Nocera – che le Associazioni di persone con disabilità presenti ad Assisi, al prossimo “G7 Inclusione e Disabilità”, insisteranno sul passaggio dall’inclusione alla valorizzazione degli alunni e delle alunne con disabilità, consolidando e completando la normativa che sta a base dell’una e dell’altra. Per il momento, però, servirebbe almeno la realizzazione dell’inclusione, applicando compiutamente e correttamente le buone norme approvate in questi anni, perché senza questo non si potrà passare alla valorizzazione, anzi si rischia di regredire»
I primi effetti perversi di quella Sentenza del Consiglio di Stato
Nonostante le tante posizioni critiche, quella Sentenza del Consiglio di Stato sull’assistenza agli alunni/alunne con disabilità comincia a creare seri problemi: infatti, molti Enti Locali hanno cominciato a ridurre il numero di ore di assistenza, altri hanno invitato i genitori a portare a casa i figli se mancano gli assistenti. Su un altro fronte, continua la mobilitazione di comitati, famiglie, docenti e sigle sindacali su quanto fissato dal Decreto Legge 71/24 per la specializzazione sul sostegno. Salvatore Nocera propone alcune ipotesi di intervento per tentare di uscire dall’impasse
Riflessioni su quella Sentenza del Consiglio di Stato
«Presenta tre fondamentali aspetti negativi – scrive Salvatore Nocera – quella Sentenza del Consiglio di Stato che ha ritenuto legittima la riduzione del numero di ore di assistenza per l’autonomia e la comunicazione ad un alunno con disabilità. Ma gli scarsissimi fondi assegnati per il prossimo anno scolastico e per quelli successivi, non solo per l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione, ma addirittura pure per il progetto di vita, lascia pensare che, a parte quella Sentenza a dir poco discutibile, si sia in presenza di una grande illusione»
Specializzazioni per il sostegno: tanto tuonò che piovve
Salvatore Nocera espone tutte le perplessità e le preoccupazioni – compresi i rischi di incostituzionalità – su quanto stabilito rispetto alle specializzazioni per l’insegnamento di sostegno dal Decreto Legge 71/24, convertito nella Legge 106/24, «ciò che – sottolinea Nocera – abbassa di molto il livello qualitativo della specializzazione per il sostegno scolastico». E si susseguono anche le iniziative da parte dei docenti di sostegno regolarmente specializzati in questi anni, con una nuova Assemblea online in programma per il 26 agosto
Sostegno: tutti i dubbi (e i rischi di contenzioso) per quelle norme divenute legge
Dopo che il Decreto Legge 71/24, contenente alcuni articoli sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, è divenuto la Legge 106/24, senza accogliere gli emendamenti della FISH e di vari Comitati, tra cui quelli del Collettivo dei Docenti Specializzati, tendenti ad aumentare il numero dei Crediti Formativi Universitari dei supplenti triennali che avevano svolto attività di sostegno senza specializzazione e dei docenti con specializzazione conseguita all’estero, Salvatore Nocera ne analizza i vari aspetti, evidenziando i rischi di contenzioso e anche di incostituzionalità della norma
Sostegno e specializzazione: le memorie di un ottuagenario
«Chiedo scusa ad Ippolito Nievo per avere plagiato il titolo di una sua famosa opera – scrive Salvatore Nocera -, ma le recenti dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara sul tema della specializzazione richiesta ai docenti di sostegno mi hanno precipitato indietro di oltre cinquant’anni nella storia della normativa inclusiva. Io che sono un ottuagenario, infatti, ricordo benissimo l’epoca delle specializzazioni monovalenti, derivate dalle scuole speciali e valide ciascuna per ogni diversa situazione di disabilità, delle quali il Ministro propone oggi l’istituzione…»
La dispersione scolastica che riguarda anche gli studenti con disabilità
Il problema della dispersione scolastica è uno dei più gravi che affliggono le scuole di tutto il mondo, compresa purtroppo anche quella italiana. E pur essendo migliorata la situazione negli ultimi anni, permane una pericolosa disparità tra il Nord, dove la dispersione è attualmente calcolata sotto il 10%, e il Sud, dove raggiunge punte del 16% e del 21%. Il tutto senza contare i preoccupanti dati dell’“analfabetismo di ritorno”. Tali problemi riguardano in particolare anche gli studenti con disabilità, con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con ulteriori Bisogni Educativi Speciali
Stralciare quegli articoli sul sostegno del Decreto Legge 71/24!
«Domani, 23 luglio – scrive Salvatore Nocera – il Senato approverà così com’è uscito dalla Camera il Decreto Legge 71/24, comprese le norme riguardanti i supplenti di sostegno senza titolo di specializzazione e i docenti con specializzazione conseguita all’estero. A questo punto, anche per evitare un possibile contenzioso costituzionale, invito chiunque creda nella qualità dell’inclusione scolastica a chiedere con urgenza al Governo e al Senato di stralciare gli articoli 6 e 7 di quel Decreto, per riflettere con più calma entro il 31 luglio, termine ultimo per la conversione in legge»
Smartphone a scuola: niente divieto per gli alunni con disabilità
Il divieto dell’uso dello smartphone nelle scuole del primo ciclo, stabilito da una recente Nota Ministeriale, non riguarderà gli alunni con disabilità, quelli con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e quelli con altri BES (Bisogni Educativi Speciali), i quali potranno continuare ad utilizzare tutti gli strumenti elettronici necessari per l’inclusione scolastica indicati nei rispettivi PEI (Piani Educativi Individualizzate) e PDP (Progetti Didattici Personalizzati)
Perché quella norma sull’inclusione è “un prodotto geneticamente modificato”
«Il professor Dario Ianes – scrive Salvatore Nocera -, ben noto nel nostro mondo della disabilità e pure fuori, ha felicemente definito l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità come “il DNA della scuola italiana”. Ritengo pertanto che le norme sulla specializzazione dei docenti di sostegno contenute nel Decreto Legge 71/24, siano come “un prodotto geneticamente modificato” che danneggia questa grande e innovativa “specialità italiana”»
Un evento all’insegna dell’irrinunciabile dignità degli esseri umani
Oltre mille delegati dalle diocesi e dalle parrocchie e delle associazioni laicali hanno partecipato a Trieste alla 50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia, avente per tema “Al cuore della democrazia”. Numerosissimi gli interventi, a partire da quello introduttivo del presidente della Repubblica Mattarella, fino a quello conclusivo di Papa Francesco, e in generale ha colpito l’insistenza sull’irrinunciabile dignità degli esseri umani
Dove e come funzionano i servizi in ospedale rivolti alle persone con disabilità?
A chiedersi «dove e come funzionano i servizi in ospedale rivolti alle persone con disabilità» è Salvatore Nocera, dopo la denuncia di Stefania Stellino, da noi pubblicata, dell’inaccettabile risposta ricevuta per una gastroscopia urgente al figlio con autismo, da parte di un servizio specializzato nella cura personalizzata delle persone con disabilità. Un quesito più che lecito, anche alla luce della constatazione che il progetto DAMA, per l’“Assistenza medica avanzata alle persone con disabilità”, «è operativo in modo paurosamente disuguale in Italia», come sottolinea Nocera
L’inclusione scolastica alla Settimana sociale dei cattolici in Italia
«In un momento in cui in Italia abbiamo dovuto assistere a dichiarazioni ufficiali contro l’inclusione scolastica – scrive Salvatore Nocera -, oltre ad assistere impotenti all’inerzia dell’Osservatorio sull’Inclusione Scolastica del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ritengo importante che il Servizio Nazionale per la Pastorale delle Persone con Disabilità della CEI, come farà all’imminente Settimana Sociale dei cattolici in Italia in programma a Trieste, dedicata al tema “Al cuore della democrazia”, richiami l’attenzione sui rischi di “ritorno indietro” dell’inclusione scolastica»
Progetto di Vita: anatomia di un Decreto
Il recente Decreto Legislativo 62/24, applicativo della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, è stato giudicato da più parti come una vera e propria riforma radicale sul concetto stesso di disabilità, in particolare per ciò che concerne il tema del Progetto di Vita. Ne presentiamo un’ampia disamina, curata da Salvatore Nocera, che ripercorre tutti i contenuti del Decreto, articolo dopo articolo, proponendo poi le proprie valutazioni sui punti forti e anche sulle criticità – specie a livello di concreta applicazione – del Decreto stesso