Lombardia: le Associazioni diranno la loro sui trasporti
Tra i rappresentanti dei viaggiatori, infatti, presenti in Lombardia nella Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico Locale, vi sarà anche la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), componente lombarda della Federazione FISH, che potrà esprimere il proprio punto di vista sulle situazioni critiche affrontate dalle persone con disabilità, nell’usufruire appunto del trasporto pubblico locale
Mira alla luna, male che vada avrai camminato tra le stelle
Sono parole di Tony Norberto Meli, giovane che nonostante una lesione uditiva sin dalla nascita, balla sulle note vibranti del suo idolo Michael Jackson e che qui ci racconta in particolare le difficoltà, gli ostacoli, i sacrifici, ma anche le grandi soddisfazioni della sua vita universitaria, che lo ha già portato a conseguire una laurea in Economia, in attesa, ora, di conseguirne una seconda
Il Trattato di Marrakech sul libro accessibile
Viene giudicato da più parti come “storico”, il Trattato di Marrakech, approvato alla fine di giugno, che nel favorire la circolazione e la diffusione del libro accessibile, sembra aver finalmente trovato un equilibrio tra il diritto alla cultura accessibile e il diritto della proprietà intellettuale. Si dovrà ora lavorare per renderlo effettivo e per far crescere la stessa cultura dell’accessibilità
Bene per il bagno, ma in caso di incidente?
«Oggi – sottolinea Roberto Vitali – la situazione dei servizi igienici accessibili, per le persone con disabilità motoria che viaggiano in auto, è nettamente migliorata, mentre invece non è ancora per niente garantita la sicurezza, né una chiara e corretta informazione sulle eventuali modalità di evacuazione». E cita, a tal proposito, alcuni casi significativi di importanti gallerie autostradali, in Italia e non
A tu per tu con il disabile visivo
Dopo i buoni risultati ottenuti dall’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con il ciclo di incontri al Policlinico Umberto I, organizzati allo scopo di far conoscere al mondo sanitario la vera realtà delle persone con disabilità visiva, la volontà è quella di allargare l’iniziativa all’intera Regione Lazio e, se possibile, a tutto il territorio nazionale
Palio del Golfo della Spezia: una lezione umana e sociale
Due giovani con autismo e due con un’altra forma di disabilità intellettiva hanno ricoperto l’importante ruolo di “alfieri”, all’inizio di agosto, alla sfilata delle Borgate Marinare della Spezia, in occasione dell’ottantottesima edizione del Palio del Golfo. «Responsabilità, uguaglianza, condivisione, integrazione, cooperazione, solidarietà»: queste, secondo il Presidente dell’ANGSA della Spezia, le “parole chiave” dell’evento
Attendendo l’“omino dell’ascensore”
Ovvero l’unico in grado di azionare gli ascensori della metropolitana di Roma, costretto a spostarsi di stazione in stazione, ogni volta che qualcuno ha l’urgenza di usufruire del servizio. E così una parte delle poche “ore di libertà” di Mara, così come accade a tante altre persone con disabilità, trascorre in lunghe e frustranti attese
Lazio: segnali positivi anche per la Vita Indipendente
Bene, secondo la FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), i 24 milioni di euro destinati dall’Assessore Regionale alle Politiche Sociali all’adozione di interventi in favore delle persone con disabilità grave e/o non autosufficienti. Ora l’auspicio è che con tali risorse si arrivi anche a perseguire l’obiettivo della Vita Indipendente delle stesse persone con disabilità
Parcheggio a pagamento dopo tre ore? No, grazie!
Accade a Follonica (Grosseto), dove l’Amministrazione Comunale – interpretando arbitrariamente le norme e in un contesto di insufficienti parcheggi per persone con disabilità – impone a queste ultime il pagamento sulle strisce blu, dopo le prime tre ore di sosta. Eppure le leggi italiane (DPR 151 del 2012) e quelle internazionali ratificate dal nostro Paese (la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità) parlano chiaro…
A volte basta (relativamente) poco per la vera inclusione
Basta cioè un centro estivo, dove trenta, tra bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, con bisogni speciali (autismo, Asperger, deficit di attenzione e iperattività) possano interfacciarsi con coetanei neurotipici in un contesto assolutamente inclusivo, nel quale reciprocità e scambio siano le parole d’ordine. È accaduto a Roma, durante l’Aita Summer Camp, ed è stata un’esperienza davvero positiva
Ma la prossima volta a Venezia vincerò io!
«Può una festa – si chiede e chiede ai Lettori Simone Fanti – bloccare i trasporti di una città?». Il racconto di una serata di luglio a Venezia, in piena Festa del Redentore, che per una persona in carrozzina può diventare un vero incubo, «non perché manchino i mezzi di trasporto accessibili – sottolinea Fanti – ma perché viene meno un pizzico di sana organizzazione»
Antirapina, ma anche “antidisabili”!
Tale sembra infatti quella “bussola” chiamata appunto “antirapina”, di cui presentiamo l’immagine, ovvero quella cabine di sicurezza posta all’ingresso di un ufficio postale in un Comune del Veneto – ma presumibilmente anche in molti altri – che costringe ad esempio chi si muove con uno scooter o una carrozzina elettrica, a suonare e ad attendere, in barba alla Legge 67/06 sulla discriminazione delle persone con disabilità
Ristrutturazione “con sorpresa” a Pavia
Dopo anni di lavori e ristrutturazioni, infatti, un noto spazio polivalente della Provincia di Pavia risulta paradossalmente ancor più inaccessibile di prima, a molte persone con disabilità. Le associazioni locali, tramite la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), hanno deciso quindi di ricorrere alle vie giudiziarie, puntando al ricorso antidiscriminatorio e non solo alla violazione delle norme sulle barriere
Quando un Festival è veramente per tutti
Accade in questi giorni a Pergine Valsugana (Trento), dove “Homo Narrans”, trentottesima edizione di “Pergine Spettacolo Aperto”, rassegna fatta di performance, installazioni, teatro, danza e laboratori, «per raccontare e raccontarsi», costituisce l’ottimo esempio di una proposta aperta il più possibile a tutti, persone con diverse disabilità comprese
Cresce l’autonomia dei giovani con sindrome di Down
Si è recentemente concluso, con ottimi esiti, un progetto dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), che ha consentito a più di trenta giovani con sindrome di Down di provare a vivere realmente in autonomia, sensibilizzando al tempo stesso le famiglie, particolarmente in territori dove gli stereotipi e i pregiudizi risultano ancora difficili da scardinare
A Firenze si può fare decisamente (molto) meglio
A causa di alcuni lavori di ristrutturazione allo Stadio Franchi di Firenze – denuncia l’Associazione Toscana Paraplegici – le persone con disabilità in carrozzina dovranno spostarsi in un settore esposto al sole, per tutta la durata dei vari eventi. «In una città come Firenze – viene sottolineato dalla stessa Associazione -, ci saremmo aspettati decisioni non penalizzanti per le categorie più deboli»
Beni culturali per tutti: un corso nazionale
Formare professionisti capaci di rendere la visita a un luogo di cultura un evento piacevole per tutti, senza nemmeno dimenticare le potenzialità economiche legate a una progettazione accessibile per tutti i visitatori: è questo l’obiettivo che si propone l’Associazione abruzzese Diritti Diretti, con il corso nazionale sull’accessibilità universale, organizzato per i prossimi mesi a Chieti
Ambulatori accessibili, donne con disabilità e molto altro
«All’ambiente – scrive Piera Nobili, pensando nello specifico a un ambiente sanitario – non è richiesto di essere un neutro contenitore, ma un sistema (sempre più complesso) che funzioni e mostri in modo trasparente il suo funzionamento, dal punto di vista sia dell’accessibilità e dell’usabilità, che della riconoscibilità e piacevolezza». Un ampio approfondimento sull’inclusione ambientale, centrato soprattutto sulla prospettiva delle donne con disabilità
Sara e la “magia della galleggiabilità”
«Nello stesso istante in cui ho scoperto che il mare era la chiave delle emozioni di mia figlia – racconta Eusebio Busé, papà di Sara, ragazza di dieci anni con autismo – ho deciso che sarebbe stato la mia casa, la nostra casa». E così, nella barca chiamata “Adagio blu”, che fa vivere giornate di mare anche ad altri bambini con disabilità, Sara ha incominciato a interagire con il mondo