Autonomia

Persone con disabilità visiva sul Cammino di Oropa

Il Santuario di Oropa (Biella), meta finale dell'omonimo Cammino

Spirito di comunità, lo sport come opportunità di crescita personale e di inclusione e soprattutto il valore dell’incontro: sono i princìpi su cui è nata la Polisportiva UICI di Torino (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), i cui camminatori – cinque persone con disabilità visiva, insieme ad altrettante guide vedenti – percorreranno a piedi da domani, 24 luglio, a domenica 26, il Cammino di Oropa, da Santhià (Vercelli) a Oropa (Biella), lungo una via di antichi pellegrinaggi, attraversando campagne, boschi, paesaggi montani, toccando storici castelli e luoghi dello spirito

Un unico permesso nazionale per accedere alle Zone a Traffico Limitato

Un unico permesso nazionale per accedere alle Zone a Traffico Limitato

«Oggi, per poter accedere alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) in altri Comuni rispetto a quello di propria residenza, è necessario effettuare una pratica. Con questa norma le persone con disabilità potranno accedere con i loro veicoli alle ZTL di tutta Italia con un unico permesso»: è quanto si legge nel portale del Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, ove vengono presentati i vari provvedimenti contenuti nel cosiddetto “Decreto Semplificazioni”, pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale

“CampobaseOz”, per ripartire insieme all’insegna della socialità e del gioco

Partecipanti al "CampobaseOz"

Dopo mesi di sospensione delle attività diurne a causa dell’emergenza Covid-19, la struttura torinese CasaOz – nella quale i bambini e bambine malati/e o con disabilità e le loro famiglie possono instaurare rapporti amicali e solidali, con l’aiuto di educatori e volontari – ha dato inizio alle attività estive, con il programma di attività “CampobaseOz”, «nome scelto – viene spiegato – per dare l’idea di un luogo sicuro in cui sostare dopo un viaggio faticoso, come quello del lockdown, e da cui ripartire per continuare insieme un percorso fatto di relazioni, socialità, formazione e gioco»

“Terzo tempo-Be Prepared”, ovvero l’unione fa la forza è il vaccino più potente

“Terzo tempo-Be Prepared”, ovvero l’unione fa la forza è il vaccino più potente

L’acquisto di ausili informatici, l’organizzazione di laboratori per raccogliere le storie vissute in tempo di pandemia dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie, l’accompagnamento di queste ultime a una ripresa graduale delle attività: tutto questo si farà sul territorio del Milanese, in favore di circa trenta persone con disabilità e delle loro famiglie, grazie al progetto di rete “Terzo Tempo-Be Prepared”, promosso da quattro Cooperative Sociali e finanziato tramite un bando della Fondazione Comunitaria Nord Milano, bell’esempio di “unione che può fare la forza”

Un futuro di qualità anche per chi sperimenta condizioni di vulnerabilità

Un futuro di qualità anche per chi sperimenta condizioni di vulnerabilità

La costruzione del futuro nell’arco della vita, la scelta e la progettazione formativo-professionale, la ricerca del lavoro, le transizioni professionali, l’accompagnamento e l’inclusione lavorativa, a vantaggio di una vita di qualità, anche per chi sperimenta condizioni di vulnerabilità: a supportare tutto ciò si dedicheranno i professionisti formati dal corso di perfezionamento denominato “Orientamento e Career Counselling per l’inclusione, la sostenibilità e la giustizia sociale”, che prenderà il via nel novembre prossimo, a cura dell’Università di Padova

Le città più accessibili d’Europa (anche in tempo di pandemia)

Un'immagine della città olandese di Breda, vincitrice nel 2018 dell'"Access City Award"

Il 9 settembre sarà il termine ultimo per candidarsi all’ “11° Access City Award”, iniziativa lanciata nel 2010 dalla Commissione Europea, in partnership con il Forum Europeo sulla Disabilità, per premiare quelle città con più di 50.000 abitanti che abbiano preso iniziative esemplari, per migliorare l’accessibilità nell’ambiente urbano alle persone con disabilità, in un contesto di popolazione di età sempre più avanzata. E quest’anno è prevista anche una menzione speciale che premierà gli sforzi delle città in àmbito di “Accessibilità dei servizi pubblici al tempo della pandemia”

Proposte per un aggiornamento della Legge sulla dislessia e gli altri DSA

Una realizzazione grafica dedicata a un ragazzo con dislessia

«A dieci anni dalla Legge 170/10, la prima dedicata ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) in àmbito scolastico, in quale modo essa ha garantito il diritto allo studio e il successo scolastico di bambini/e e ragazzi/e con DSA? Estendendola all’àmbito del lavoro, potrebbe influire positivamente sull’inserimento lavorativo e la crescita professionale degli adulti con DSA? A questo si tenterà di rispondere domani, 16 luglio, durante la maratona “Dislessia, proposte per un aggiornamento della Legge 170/2010”, promossa dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), sulla piattaforma Posso.it

Quei monopattini “nemici” delle persone con disabilità visiva

Quei monopattini “nemici” delle persone con disabilità visiva

O meglio, non certo i monopattini in sé, ma la gestione “selvaggia” dei cosiddetti “mezzi a flusso libero” (biciclette, monopattini e scooter elettrici), che abbandonati in ogni dove, costituiscono realmente un grave pericolo per le persone cieche e ipovedenti, come denuncia già da tempo l’UICi di Torino. È dei giorni scorsi, ad esempio, l’ennesimo infortunio, fortunatamente senza gravi conseguenze, capitato a una ragazza non vedente che camminava per la strada. «Che cosa si aspetta a intervenire? – chiedono dunque dall’UICI torinese -, che qualcuno si faccia male “seriamente”?»

Un sentiero facilitato per persone con disabilità in una riserva naturale

Un momento dell'inaugurazione del sentiero "Il Fontanone", nella riserva naturale dell'"Orecchiella" (Lucca)

È stato inaugurato in Toscana alla fine di giugno, presso la riserva naturale dell’“Orecchiella”, in provincia di Lucca, “Il Fontanone”, un sentiero facilitato per persone con disabilità realizzato anni or sono, ma recentemente è sottoposto a ristrutturazione. Il tutto è avvenuto nel corso di una cerimonia partecipata e abbellita dalle suggestive fotografie della mostra “Oltre il dolore” del fotografo professionista David Bonaventuri

Giovani che vogliono vivere oltre la sclerosi multipla

Come cambia la vita di un giovane quando entra in scena una diagnosi di sclerosi multipla, malattia cronica, imprevedibile e progressivamente invalidante, che colpisce in particolare appunto i giovani e le donne? Lo racconterà l’attrice e scrittrice Antonella Ferrari, domani, 10 luglio, durante la nuova puntata del programma “Succede sempre di venerdì”, nato da una collaborazione tra l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e Telegenova, per parlare di sclerosi multipla sotto vari aspetti (trasmissione visibile in streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook dell’AISM)

Un manuale sull’allattamento accessibile anche alle mamme cieche o ipovedenti

Tradotto in versione audio grazie ad un accordo tra La Leche League Italia, un’associazione di volontariato che si dedica al sostegno delle mamme che desiderano allattare, e l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), il noto manuale “L’arte dell’allattamento materno” è ora a disposizione delle neomamme cieche o ipovedenti e delle loro famiglie. Se infatti diventare mamme non è una tappa obbligata, le donne con disabilità che scelgono questo percorso devono tuttavia poter accedere a tutti i servizi (anche quelli informativi), senza discriminazioni basate sulla disabilità

L’accessibilità non è solo un costo

Può la partecipazione di tutte le persone alla vita sociale, in un contesto di accessibilità, avere anche un valore economico? La risposta è affermativa, secondo il recente saggio nato nell’àmbito dell’Università di Brescia e firmato da Alex Almici, Alberto Arenghi e Renato Camodeca, intitolato “Il valore dell’accessibilità. Una prospettiva economico-aziendale”, monografia che punta dunque a superare la collocazione “di nicchia” del tema riguardante l’accessibilità agli spazi, ai beni e ai servizi, spesso ancora vissuta soltanto come un costo

L’autonomia funzionale e la qualità di vita delle persone con disabilità

Costante attività di ricerca per l’individuazione di soluzioni tecnologiche applicabili e approccio multidisciplinare alla riabilitazione e al reintegro sociale per le persone con mielolesione, cerebrolesione acquisita o amputazioni: è questa la base dell’accordo tra l’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), con le strutture che fanno capo alla Direzione Centrale Assistenza Protesica e Riabilitazione dell’INAIL, tra cui il Centro Protesi di Vigorso di Budrio (Bologna). Il tutto da tradurre in azioni concrete, che migliorino la qualità di vita delle persone con disabilità

L’abitare indipendente delle persone con disabilità

«Il nostro scopo è quello di garantire alle persone con disabilità una buona qualità di vita non solo attraverso un supporto assistenziale, ma lavorando anche sulle loro aspirazioni personali e la possibilità di autodeterminarsi, sviluppando un approccio metodologico più ampio»: lo dicono dall’Associazione friulana Laluna di Casarsa della Delizia (Pordenone), che sta partecipando attivamente a un ciclo di propedeutica all’abitare, rivolto a giovani persone con disabilità, insieme alla Fondazione Down Friuli Venezia Giulia, dando al tempo stesso impulso al progetto “Gravitiamo a casa nostra”

Ancora una volta ignorata l’accessibilità digitale

«Ancora una volta la disabilità visiva viene dimenticata e l’accessibilità digitale ignorata, ciò che è ancora più grave perché a farlo è la Pubblica Amministrazione, discriminando i non vedenti e gli ipovedenti anche sull’utilizzo di un’applicazione che dovrebbe consentire a tutti, in questa fase di emergenza sociale, di poter fruire di un buono vacanze»: lo dichiara il Presidente dell’UICI di Roma, affiancato dall’Associazione Cuore Digitale, denunciando l’inaccessibilità alle persone con disabilità visiva, della app necessaria a richiedere il “Bonus Vacanze” previsto dal “Decreto Rilancio”

Le persone con disabilità visiva non possono richiedere il “Bonus Vacanze”

«La app IO, necessaria per richiedere il “Bonus Vacanze” previsto dal “Decreto Rilancio” non è accessibile alle persone cieche o ipovedenti, che si trovano quindi nell’impossibilità di fruire di quell’opportunità, al pari di tutti gli altri cittadini»: a denunciarlo è l’Associazione Luca Coscioni, che per questo ha inviato una diffida all’Agenzia delle Entrate, chiedendo che vengano subito predisposti tutti gli accorgimenti ritenuti necessari, per rendere le modalità di fruizione del “Bonus Vacanze” immediatamente accessibili anche alle persone con disabilità visiva

Attività estive laboratoriali per giovani con disabilità visiva

Dal 6 luglio, dieci bambini, bambine, ragazzi e ragazze con disabilità visiva, residenti nell’Area Metropolitana di Napoli, saranno coinvolti in varie attività estive laboratoriali, dalla canoa alle escursioni presso siti culturali, dai laboratori di attività motoria fino a quelli musicali e alle esperienze a cavallo, con il filo conduttore della fotografia, il tutto grazie a un’opportunità offerta dalla Fondazione Istituto Strachan Rodinò, in collaborazione con l’UICI e con il Centro di Consulenza Tiflodidattica di Napoli, per favorire la crescita e l’autonomia dei giovani partecipanti

Sarà ugualmente un’estate di bella vacanza, per ottanta famiglie con disabilità

Messo da parte per questo 2020 il mare della Toscana, a causa delle norme post-coronavirus, gli operatori della Fondazione Paideia di Torino hanno iniziato a pensare come offrire ugualmente alle famiglie con disabilità un’occasione di vacanza e svago dopo questi mesi difficili. E tra la splendida struttura Orsolina28 nel cuore del Monferrato, la Fattoria Sociale Paideia e i soggiorni in montagna, circa ottanta famiglie di bambini e bambine con disabilità potranno ugualmente fare una bella vacanza e svolgere attività diverse a contatto con la natura

Battaglia vinta: Martina potrà lavorare e rendersi autonoma!

Sembra quasi un paradosso dover esultare per il fatto che una giovane con sindrome di Down, campionessa dello sport, nonché partecipante a un progetto per l’autonomia coabitativa, sia stata giudicata da una Commissione «in grado di lavorare e rendersi autonoma». Eppure, non molto tempo fa, quella stessa giovane era stata ritenuta, presso la medesima sede, «non autonoma, con poca capacità dell’uso di gambe e braccia e quindi non in grado di lavorare». Ma tant’è, quel che conta è che la battaglia sua e della sua famiglia sia stata finalmente vinta