Autonomia

L’assistenza personale come l’aria per vivere

L’assistenza personale come l’aria per vivere

«Ora siamo tutti sulla stessa barca – scrive Rosaria Duraccio di DPI Italia (Disabled People’s International) -, ma noi persone con disabilità non abbiamo il salvagente, non abbiamo la garanzia di un’adeguata assistenza personale. Per questo la sfida da superare è far passare il messaggio che una persona con disabilità necessita dell’assistenza personale come tutti necessitiamo dell’aria per vivere». La presente testimonianza di Duraccio è stata inviata all’IDA (International Disability Alliance), che raccoglie resoconti di persone con disabilità sull’impatto del coronavirus sulla loro vita

Il Pilates in video da casa? Anche senza vedere? Si può fare!

Una delle videolezioni di Pilates coordinate da Miriam Lando per conto dell'APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti)

Tecnologia, preparazione ed empatia: sono le tre parole chiave che anche in questo periodo di “chiusura in casa” hanno consentito all’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) di proseguire i propri corsi di Pilates, il noto sistema di allenamento, rivolti a persone con disabilità visiva. «È stata una bella sfida – racconta Miriam Lando, coordinatrice dell’iniziativa -, ma dopo alcune settimane di corsi regolari, possiamo dire di averla vinta con il contributo di tutti i partecipanti!»

Le giornate dell’accessibilità digitale

Le giornate dell’accessibilità digitale

Progettazione universale, didattica inclusiva, comunicazione e sviluppo accessibile, lavoro e inclusione digitale: la pandemia non ha fermato il lavoro di sviluppatori, designer e creatori di contenuti digitali che ogni anno si confrontano insieme a persone con disabilità, per parlare dei traguardi raggiunti in fatto di tecnologia assistiva, accessibilità e inclusività: sono gli “Accessibility Days 2020”, che il 22 e il 23 maggio proporranno un grande evento in streaming, ove tanti esperti italiani e internazionali si soffermeranno su tutto ciò che facilita e promuove l’accessibilità digitale

La FISH Calabria riparte dalla partecipazione e dall’inclusione

Il logo del progetto "libert@dipartecipare", promosso dalla FISH Calabria

Il progetto della Federazione FISH Calabria “libert@dipartecipare”, tutto basato sull’utilizzo delle nuove tecnologie, è un’iniziativa in qualche modo “visionaria”, che nella sua proposta iniziale ha anticipato di fatto una situazione nuova e difficile da prevedere, come quella causata dal coronavirus, ovvero l’abbattimento delle barriere fisiche che impediscono o rendono molto difficoltoso l’incontro tra persone con disabilità e i loro familiari per svolgere le attività associative. Formazione e condivisione di buone pratiche ne saranno le principali caratteristiche: vediamo come

Perché il Braille non è un “pezzo da museo”

Lettura con il sistema Braille

Il Club Italiano del Braille, frutto della sinergia tra l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e tutte le Istituzioni ad essa collegate, ha fatto il punto sul proprio lavoro degli ultimi cinque anni, concludendo che questo sistema di letto-scrittura gode di ottima salute e continua ad essere un fondamentale strumento per la libertà e per l’autonomia delle persone non vedenti. «Vivrà il Braille? – scrive Antonio Quatraro – Sì, se i nostri giovani, ciechi o ipovedenti gravi, lo impareranno, lo mostreranno senza pudori e lo ameranno»

Bene per il cane guida, ora sicurezza e dignità anche per chi viaggia senza

Bene per il cane guida, ora sicurezza e dignità anche per chi viaggia senza

Dopo che RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha accolto la proposta dell’Associazione Blindsight Project di rendere decisamente più agevole l’accesso e il viaggio in treno alle persone con disabilità visiva accompagnate da un cane guida, auspicando che ciò venga recepito da tutte le Sale Blu delle stazioni, la stessa Blindsight Project chiede che anche tutte le altre persone con disabilità visiva senza cane guida possano viaggiare in sicurezza e con dignità e che a questo si provveda rapidamente

Prossima la riapertura dei centri diurni in Toscana

Prossima la riapertura dei centri diurni in Toscana

Uno specifico Protocollo Operativo è stato approvato dalla Regione Toscana, per la gestione in sicurezza dell’intero percorso di riapertura dei centri diurni rivolti alle persone con disabilità, che riapriranno a partire dal 18 maggio e in ogni caso entro il 1° giugno. Nel dettaglio, il citato Protocollo definisce la frequenza dei centri da parte degli utenti, le modalità di trasporto, l’ingresso degli ospiti e la permanenza di operatori e utenti nelle strutture, gli screening sierologici, la formazione del personale, la comunicazione e l’assistenza per il coinvolgimento delle famiglie

Con gradualità e prudenza, riapriranno le attività socioassistenziali nel Lazio

Un Ccentro diurno del Lazio

È stata approvata la Delibera che disciplina il Piano territoriale della Regione Lazio per la riattivazione delle attività socio assistenziali all’interno o da parte dei centri diurni e delle strutture semiresidenziali. «Pur con la consapevolezza che si dovrà agire con gradualità e prudenza – commenta Daniele Stavolo, presidente della Federazione FISH Lazio – la ripresa delle attività rappresenta una decisione fondamentale verso un possibile ritorno alla quotidianità per molte persone con disabilità, abituate alla frequentazione fino a due mesi fa»

Strategie e buone prassi per le famiglie di persone con disabilità cognitiva

Alcuni giovani con disabilità cognitiva, coinvolti nel percorso a distanza dell'Associazione De@Esi

«Già dal 2013 – scrive Katy Guidi – come Associazione De@Esi promuoviamo la ricerca di strategie e buone prassi per il superamento degli handicap cognitivi, consapevoli dell’importanza della famiglia per potenziare nei nostri figli la possibilità di vivere occasioni utili e dare forza a un pensiero che li possa portare a diventare adulti e cittadini del mondo. Dopo un primo disorientamento, dunque, ci siamo accorti che grazie al nostro consolidato protocollo, avevamo già molti strumenti per dare risposte adeguate alle nostre famiglie anche durante questa emergenza»

Il “Progetto Calamaio” di fronte all’emergenza

È possibile continuare a fare educazione e inclusione anche a distanza? Sì, secondo la Cooperativa Accaparlante e il Centro Documentazione Handicap di Bologna, purché le persone con disabilità e le loro famiglie siano messe in condizione di non fermarsi e di non sentirsi sole. E così il “Progetto Calamaio”, gruppo di educatori e animatori con disabilità della Cooperativa Accaparlante che da oltre trent’anni propone alle scuole l’incontro e la conoscenza della diversità, con lo stesso spirito ha fronteggiato l’emergenza Covid-19, mettendo in campo tutte le risorse a disposizione

La libertà di poter vivere in modo indipendente

Non manifestazioni di protesta, incontri o conferenze, oggi, 5 maggio, 7^ Giornata Europea per la Vita Indipendente, dedicata al tema della “Libertà”, ma un forte messaggio proveniente dalla Rete Europea per la Vita Indipendente, sull’importanza di trarre la lezione giusta dalla pandemia, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della Vita Indipendente di tutte le persone con disabilità, chiedendo ai Governi e alle Istituzioni Europee di chiudere una volta per tutte ogni istituzione segregante, che impedisce alle stesse persone con disabilità di essere incluse nella collettività

Chiediamo risposte sulla mobilità delle persone con disabilità abruzzesi

«Ora più che mai – sottolineano dall’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo – verso la “fase 2” dell’emergenza coronavirus, diventa inaccettabile che le persone con disabilità debbano attendere per moltissimo tempo autobus accessibili, subire pedane non funzionanti, indisponibilità degli autisti, cinture di sicurezza rotte, campanelli non funzionanti, barriere sensoriali e percettive. E tuttavia, annunciando una “rivoluzione” dei trasporti, né TUA Abruzzo (Società Unica Abruzzese di Trasporto), né la Regione hanno speso una sola parola sulla mobilità delle persone con disabilità»

Buoni servizi e informazioni per le persone sorde, a cura del Comune di Sassari

Innanzitutto l’attivazione, presso la Centrale Operativa del 118 di Sassari, di una SIM con il telefono da destinare alle comunicazioni con gli utenti sordi o con difficoltà di comunicazione del territorio, ma anche una serie di video sulla propria pagina Facebook, contenenti tra l’altro alcuni semplici accorgimenti per comunicare con una persona sorda: sono le iniziative promosse in queste settimane dalla Commissione Disabili del Comune di Sassari

Un virus rallenta ma non arresta il cammino delle persone con X Fragile

«Disabilità non significa inabilità. Significa semplicemente adattabilità»: questa frase sintetizza al meglio la sostanza di un progetto (“Corp-Osa-Mente Abili”) promosso dall’Associazione Sindrome X Fragile Puglia, impegnata su questa condizione genetica – la sindrome X Fragile, appunto – che è la seconda causa di disabilità intellettiva su base genetica dopo la sindrome di Down. E anche in quest’epoca di emergenza, l’iniziativa procede online, perché, come scrive la psicologa Alice Montanaro, «un virus può rallentare il cammino delle persone con sindrome X Fragile, ma arrestarlo mai!»

Per aiutare le persone con disabilità visiva a sopportare meglio l’isolamento

Anche l’APRI (Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti) ha avviato varie iniziative, durante l’attuale emergenza sociosanitaria. Oltre infatti alla consegna della spesa a domicilio sul proprio territorio e agli accompagnamenti per visite mediche urgenti, l’Associazione torinese ha intensificato i colloqui psicologici telefonici e i gruppi di automutuo aiuto a distanza. Vi è poi uno strumento già attivato da tempo con successo, il canale YouTube “Apri Torino”, che è stato potenziato con contenuti didattici e ludici, per aiutare le persone con disabilità visiva in questi mesi di isolamento

Una Biennale d’Arte tutta a base di iniziative digitali accessibili

Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona ha promosso un’edizione speciale della propria tradizionale “Biennale Arteinsieme – Cultura e Culture senza barriere”, invitando tutti i musei e i luoghi della cultura ad adottare iniziative digitali accessibili alle persone con disabilità, ovvero video con sottotitoli per le persone sorde, descrizioni audio per le persone con disabilità visiva, testi chiari e ad alta leggibilità per le persone con disagio mentale. E numerose note istituzioni culturali hanno già risposto positivamente

Attenzione, non ci sento! Un tesserino per le persone sorde

Un tesserino delle dimensioni di una carta di credito, che una volta stampato e compilato con i dati ritenuti fondamentali per la propria tranquillità, può tornare molto utile ai sanitari che in condizioni di emergenza dovessero essere nella necessità di prendersi cura di persone con apparecchi acustici e/o impianti cocleari: è questa la proposta proveniente dall’APIC (Associazione Portatori Impianti Cocleari), che ha preso spunto da un progetto promosso dalla Città della Salute e della Scienza di Torino, volto ad agevolare le persone con disabilità cronica nel loro accesso al Pronto Soccorso

La Comunicazione Aumentativa Alternativa nelle Unità di Terapia Intensiva

Si deve all’Associazione Il CAAmaleonte, in collaborazione con Il LOGObaleno – Linguaggio & Comunicazione, la realizzazione di una tabella tematica di pronto utilizzo, tradotta con i simboli della CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e da utilizzare nelle Unità di Terapia Intensiva di tutta Italia alle quali verrà donata. Si tratta di uno strumento molto importante, pensato sia per i pazienti temporaneamente impossibilitati alla comunicazione verbale, sia per tutti gli operatori chiamati a relazionarsi con loro in “modalità schermata”, durante l’attuale emergenza coronavirus

Star bene con I Buffoni di Corte e l’Associazione Rubens

Dare supporto e promuovere la prossimità, la cura, il mantenimento delle relazioni, delle interazioni e della socialità tra persone con disabilità, famiglie, operatori e volontari, sostenere le persone nello studio e nelle attività didattiche, supportarle psicologicamente, insieme ai loro genitori, anche grazie ad alcuni video: consiste in questo il progetto “Buffoni per star bene!”, promosso dall’Associazione Culturale torinese I Buffoni di Corte, insieme all’Associazione Rubens – La relazione che cura