Autonomia

Continuiamo a sostenere le persone ipovedenti di tutte le età

Albert Edelfeld, "Louis Pasteur", 1885, Parigi, Museo d'Orsay. L'opera costituisce uno dei "doni" dell'ANS, nell'àmbito dell'iniziativa "DescriVedendo Extra"

«Vogliamo comunicare che la nostra presenza e operatività prosegue a distanza, per dare un segnale di vicinanza e affetto a chi ha perduto gli abituali punti di riferimento, per informazioni generali o di supporto tecnico sugli ausili per ipovedenti, o “semplicemente” per una parola amica»: lo dicono dall’ANS (Associazione Nazionale Subvedenti), che in queste settimane ha promosso anche due iniziative speciali, la prima delle quali riguardante il supporto scolastico a distanza, la seconda “donando” dipinti di medici, nell’àmbito del proprio progetto di inclusione culturale “DescriVedendo”

“Dimenticate” dall’INPS le persone con disabilità sensoriale

È sempre in corso la battaglia per far sì che il web e tutti i siti delle Pubbliche Amministrazioni siano accessibili alle persone con disabilità visiva

L’Associazione Luca Coscioni ha inviato una diffida all’INPS, poiché nella giornata di ieri, 1° aprile, il modulo per richiedere il bonus di 600 euro, rivolto a lavoratori autonomi e “Partite IVA”, come stabilito dal Decreto cosiddetto “Cura Italia”, non è risultato essere fruibile da parte delle persone con disabilità sensoriale. In particolare le persone con disabilità visiva non sono riuscite ad accedere al modulo stesso, dal momento che quest’ultimo era stato sviluppato in modo non conforme alla normativa sull’accessibilità digitale

Come comunicare con le persone sorde (anche dopo l’emergenza)

Il primo volantino realizzato dalla FIADDA

«Durante questa emergenza – scrive Lucia Brasini, vicepresidente della FIADDA (Famiglie Italiane Associate in Difesa dei Diritti degli Audiolesi) – abbiamo ancora una volta riflettuto sulla poca conoscenza tra la gente del tema della sordità, sul fatto che essa si presenti come una disabilità invisibile, specie per chi porta le protesi o l’impianto cocleare e parli, magari con una chiara voce, tanto che quando ci si riferisce alla disabilità, pochi pensano che dentro ci sia anche la sordità. Per questo abbiamo elaborato due semplici volantini per spiegare come comunicare con le persone sorde»

Tante iniziative, per stare accanto a chi non vede

Jakob Savinšek, "Head of a Blind Boy" ("Testa di un ragazzo cieco"), Zagabria, Museo Tiflologico dell'Associazione dei Ciechi

La spesa al domicilio, tante notizie al telefono e in rete, nonché le voci amiche per non sentirsi soli: è con queste iniziative che l’UICI di Torino (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) garantisce sostegno a distanza alle persone con disabilità visiva che ad essa fanno riferimento, grazie anche al contributo dei propri Enti collegati, quali l’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) e l’UNIVOC (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi)

Così le persone con disabilità possono uscire di casa

Un giovane con disabilità intellettiva insieme alla sorella

Come avevamo già anticipato, l’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità ha fornito un importante chiarimento, rivolto soprattutto alle famiglie di persone con disabilità cognitiva, intellettiva e relazionale, precisando che «se strettamente necessario e se non si può fare diversamente, la persona che per la sua disabilità necessita di svolgere saltuariamente attività all’aria aperta, può uscire, restando nei dintorni di casa, da sola o accompagnata, rispettando naturalmente le regole di distanziamento sociale, per prevenire il contagio del coronavirus»

Almeno un peso tolto alle famiglie con disabilità

Almeno un peso tolto alle famiglie con disabilità

Se strettamente necessario e se non è possibile fare diversamente, la persona che per la sua disabilità necessita di svolgere saltuariamente attività all’aria aperta (passeggiate, attività fisica), può uscire, restando nei dintorni di casa, da sola o accompagnata, rispettando le regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio del coronavirus: lo ha finalmente chiarito l’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità, come spiegheremo dettagliatamente quanto prima. Qui raccontiamo cos’era successo già qualche giorno fa nel Lazio

Autismo: la Polizia di Pontedera accoglie l’appello delle Associazioni

Un giovane con disturbo dello spettro autistico

La Polizia di Pontedera (Pisa) ha diramato alle pattuglie che operano nel proprio territorio comunale disposizioni volte ad accettare la semplice autocertificazione dei familiari che escono di casa per gestire le crisi delle persone con autismo o altre disabilità intellettive. Il provvedimento, introdotto a seguito di un recente appello in tal senso rivolto alle Istituzioni da due Associazioni toscane, come avevamo segnalato nei giorni scorsi, va accolto con favore, anche se, per evitare confusione, sarebbe necessario che tutte le Forze dell’Ordine operassero in modo coordinato

Le particolari problematiche legate ai disturbi dello spettro autistico

Le particolari problematiche legate ai disturbi dello spettro autistico

«Chiediamo se sia possibile portare in giro i nostri ragazzi/ragazze anche in un Comune limitrofo, rispettando naturalmente ogni precauzione e con l’autocertificazione che attesta l’esigenza di far svagare i nostri figli, per prevenire problematiche comportamentali derivanti dall’autismo»: in modo analogo a quanto già fatto in Lombardia dal Comitato Uniti per l’Autismo, si rivolgono così, alle Istituzioni della propria Regione, le Associazioni toscane Tarta Blu e Autismo Pisa-Valdera-Valdicecina. Dal canto suo, la Regione Campania ha già provveduto a disciplinare la questione

Sempre e comunque il protagonismo delle persone con sindrome di Down

Un'immagine di Donata dell'AIPD di Belluno, realizzata per la campagna social "#ilsolerisorgesempre"

Nonostante la grave emergenza sanitaria in corso, l’AIPD (Associazione Italiana Persone con Down) non rinuncia a celebrare la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down del 21 marzo, rilanciando il messaggio chiave “Diritto ai diritti”, centrato sul protagonismo possibile delle persone con sindrome di Down in ogni questione che riguarda la loro vita. E nel frattempo prosegue con successo la campagna social “#ilsolerisorgesempre”, promossa proprio per non lasciare nessuno solo durante l’emergenza, un’iniziativa alla quale in tanti hanno già aderito

Informazioni sull’emergenza coronavirus accessibili alle persone con afasia

Per le persone con afasia, che hanno difficoltà a leggere e a seguire le comunicazioni televisive, Cerchi di cura, rete di professionisti impegnata in àmbito di disabilità neurologica acquisita, che si occupa di persone adulte con esiti neurologici da ictus/trauma cranico o altre patologie neurodegenerative, ha prodotto un documento in formato accessibile che fornisce informazioni sul coronavirus

La cultura che tenta di reagire

Dalle proposte istituzionali a quelle della RAI, dalle offerte di alcune note istituzioni culturali ad alcune iniziative rivolte ai più piccoli, ma non solo: la cultura, già duramente colpita dalle norme che impongono la chiusura di teatri, cinema e musei, impedendo così lo svolgimento di ogni evento dal vivo, sta cercando di reagire all’attuale emergenza sanitaria legata al coronavirus, servendosi delle opportunità offerte dal web. Grazie quindi all’APIC (Associazione Portatori Impianti Cocleari), presentiamo una rapida rassegna di alcune delle possibilità cui accedere gratuitamente

Coronavirus e disabilità intellettive: informazione e gestione dello stress

Il documento intitolato “Coronavirus e disabilità intellettive: alcuni suggerimenti per una corretta informazione e per gestire lo stress” è il primo risultato concreto del lavoro svolto dall’Unità di Crisi attivata dall’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), per affrontare l’attuale emergenza sanitaria legata al coronavirus, grazie a un gruppo di tecnici della propria Rete, con l’obiettivo di garantire informazioni utili, semplici e ogni altro supporto per gestire le innumerevoli criticità che quotidianamente si presentano

L’ANGSA Umbria non si ferma nel sostegno alle famiglie di persone con autismo

Una vera e propria task-force è stata organizzata dall’ANGSA Umbria (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), per fronteggiare l’emergenza sanitaria legata al coronavirus. Gli organi dirigenziali di tale Associazione, infatti, hanno deciso di garantire la gestione degli utenti e il corretto svolgimento delle attività di presa in carico dei ragazzi con autismo, anche con la prospettiva di non interrompere il sostegno alle famiglie, obiettivo primario dell’organizzazione

Tante risorse in rete, utili alle famiglie di persone con disabilità

«Vogliamo provare a proporvi una serie di modalità alternative per far fronte a questo momento critico – scrive il formatore Marco Pontis – e per cercare di continuare a supportare tutte le famiglie di persone con disabilità. In tante situazioni, infatti, è possibile proseguire gli interventi educativi, riabilitativi e abilitativi in atto, tramite skype, videochiamata o attraverso altri sistemi, ma sempre utilizzando tutte le misure igienico-sanitarie suggerite dai Decreti del Governo di questi giorni»

Per non perdere il contatto con le persone con sindrome di Down

«La diffusione del coronavirus – si legge in una nota dell’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down) – e le indicazioni degli organi istituzionali stanno avendo forti ripercussioni nella vita quotidiana. Per la nostra Associazione l’impatto maggiore è ricaduto sulle attività di educazione all’autonomia. Per questo abbiamo fornito agli operatori dei vari percorsi alcuni suggerimenti sulle attività da svolgere, laddove possibile, per non perdere il contatto con le persone con sindrome di Down e le loro famiglie, e per alimentare il senso del futuro e la voglia di crescere e di fare»:

L’autismo e l’importanza di riconoscere e rispondere al personale in divisa

È stata firmata in questi giorni la nuova edizione di un Disciplinare di Collaborazione tra la Prefettura, il Comune, la Questura, i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Pordenone, con la Fondazione Bambini e Autismo, allo scopo di insegnare alle persone con autismo a riconoscere e rispondere al personale in divisa, mostrando un tesserino identificativo con le generalità, ove è scritto appunto che la persona ha un disturbo dello spettro autistico. Un’iniziativa certamente degna di essere replicata in altri territori del nostro Paese

Formeremo una nuova generazione di attivisti con disabilità

«Riteniamo fondamentale formare una nuova generazione di attivisti con disabilità, in grado di difendere le conquiste ottenute da attivisti e organizzazioni di persone con disabilità nei decenni scorsi e raggiungere nuovi obiettivi»: così ENIL Italia (European Network on Independent Living) presenta il training di formazione a partecipazione gratuita, sul tema “Attivismo e Disabilità. Strumenti e competenze per il diritto alla Vita Indipendente”, che si terrà dal 13 al 16 giugno a Roma, grazie a un finanziamento della Cooperativa norvegese ULOBA. Le iscrizioni sono aperte fino al 20 marzo

Gli ausili e le tecnologie che migliorano la vita delle persone sordocieche

È Giuseppe Fornaro, referente nazionale per gli Ausili e le Tecnologie dell’UICI, a presentare ai Lettori una serie di ausili e nuove tecnologie, tutti sistemi e strumenti che consentono di comunicare con le persone sordocieche – ma non solo – ognuno dei quali tiene conto del grado di difficoltà visiva e uditiva delle persone stesse, cercando di promuoverne al meglio anche la più piccola capacità residua

Un impegno per il parcheggio gratuito tra le strisce blu, a livello nazionale

Come dichiarato dal sosttosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Roberto Traversi, dopo un incontro con l’organizzazione Cittadinanzattiva e con l’Associazione UILDM, arriverà presto in Parlamento la modifica al Codice della Strada, volta a uniformare a livello nazionale il parcheggio gratuito tra le strisce blu da parte delle persone con disabilità, quando gli spazi riservati siano già occupati o non presenti. Attualmente, infatti, sono i singoli Comuni a decidere di volta in volta se far pagare o meno il parcheggio tra le strisce blu alle persone con disabilità munite di contrassegno