L’autonomia abitativa attraverso il rafforzamento delle competenze esistenti
A Pitigliano, in provincia di Grosseto, un gruppo di venti persone con diverse disabilità è stato coinvolto in un progetto di co-housing, ossia un’esperienza temporanea di coabitazione in un ambiente protetto, finalizzata allo sviluppo della massima autonomia personale, attraverso il rafforzamento delle competenze esistenti, con l’impegno in attività di giardinaggio, orticoltura, accudimento degli animali, cucina, fotografia, scrittura e disegno, oltreché con la partecipazione ad alcune escursioni nei siti archeologici del territorio
Risultati sorprendenti per quei percorsi di autonomia
«Avviare progetti di autonomia innesca cambiamenti anche inaspettati nelle persone con disabilità. Di fronte agli stimoli per l’indipendenza, abbiamo visto sviluppi sorprendenti e nuove possibilità si sono aperte anche per familiari e operatori»: lo dichiara la ricercatrice Angela Genova, tirando le somme di “Noi speriamo che ce la caviamo da soli…”, progetto biennale che ha costruito percorsi di graduale autonomia per persone con disabilità intellettiva o fisica, coinvolgendo tredici Associazioni di dodici diverse Regioni. Il 17 gennaio a Pesaro ne è in programma il convegno conclusivo
Un nuovo percorso per l’Officina della vita indipendente
“Officina” perché è basata su incontri dal taglio molto pratico, “vita indipendente” con esplicito riferimento a un articolo della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità: si parla del percorso adottato dal Centro Studi DiVi dell’Università di Torino, che giunto al suo ottavo anno di edizione va diffondendosi anche in altri territori, sempre promuovendo la capacitazione dei genitori nell’avviare i figli con disabilità verso una vita deistituzionalizzata. Un nuovo percorso, destinato a genitori di figli con disabilità da zero a 14 anni, verrà presentato il 24 gennaio a Torino
Tecnologie al servizio della riabilitazione e dell’autonomia
«Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione contengono al giorno d’oggi un potenziale enorme di inclusione sociale e promozione dell’autonomia non solo per persone con bisogni speciali, ma per tutti. Al contempo, tuttavia, è fondamentale offrire agli utenti una valutazione super partes in merito agli ausili più indicati in una specifica situazione»: così Enzo Dellantonio, presidente della Cooperativa Sociale independent L di Merano, ha aperto i lavori dell’interessante convegno “Tecnologie assistive, salute e autonomia”, svoltosi in dicembre a Bolzano
L’arte che risveglia l’anima e che sensibilizza sull’autismo
Composta da opere di artisti con autismo e altri disturbi del neurosviluppo, e mirata a sensibilizzare la società, modificandone l’atteggiamento nei confronti delle persone con disturbo dello spettro autistico, la mostra itinerante “L’arte risveglia l’anima” è in questi mesi a Pisa, e da domani, 9 gennaio, sarà affiancata da una serie di interessanti eventi collaterali, che punteranno anch’essi a sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’autismo, grazie all’integrazione nel tessuto culturale della città
Esistono anche “luoghi amichevoli” per l’autismo
«La notizia di quelle famiglie con autismo rifiutate da un albergo sorprende, ma purtroppo nemmeno così tanto. Ed è proprio per evitare situazioni del genere che sulla Riviera di Rimini è attivo ormai da anni il progetto “Autism Friendly Beach”, rete sociale che caratterizza il territorio come destinazione “autism friendly” (“amichevole verso l’autismo”)»: così Alessandra Urbinati, presidente dell’Associazione Rimini Autismo, commenta quanto accaduto a una serie di genitori, che si sono visti rifiutare la prenotazione per Capodanno da un albergo nel Lazio, a causa dell’autismo dei loro figli
L’importanza dell’alfabetizzazione Braille
Il 4 gennaio è stata la seconda Giornata Mondiale del Braille, come stabilito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare sull’importanza del sistema di lettura e scrittura Braille, ai fini della piena realizzazione dei diritti umani delle persone cieche e ipovedenti, e per l’occasione anche l’Unione Mondiale dei Ciechi (WBU) ha voluto mettere in risalto l’importanza del Braille per le persone con disabilità visiva, rivendicando la necessità di continuare a utilizzarlo come mezzo per rendere le informazioni accessibili, in particolare all’interno del sistema educativo
Tutti i vantaggi di pensare all’accessibilità sin dall’inizio
Se l’accessibilità è integrata sin dalle origini in un progetto espositivo, la si può riutilizzare con ottimi risultati in altre iniziative analoghe: è questo il migliore insegnamento che arriva dalle tavole multisensoriali realizzate a suo tempo a Torino dalle Associazioni +Cultura Accessibile e Tactile Vision, per la mostra “Leonardo. Disegnare il Futuro”, e che ora vengono riproposte nella nuova esposizione “Il tempo di Leonardo. 1452-1519”, aperta fino all’8 marzo del nuovo anno ai Musei Reali-Biblioteca Reale di Torino
Per i non vedenti anche i pavimenti parlano
Frutto di una collaborazione tra l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e l’ADV (Associazione Disabili Visivi), il numero speciale di novembre del «Corriere dei Ciechi» è stato interamente dedicato al superamento delle barriere architettoniche senso-percettive per i non vedenti mediante il linguaggio tattilo-vocale LVE®, che ha sostituito il vecchio e non più a norma sistema LOGES. La nuova metodica, è importante ricordare, offre all’auricolare della persona non vedente messaggi vocali informativi molto importanti per la comprensione dell’ambiente in cui si muove
Per consentire ai figli con disabilità pari opportunità di accesso
Lo studio e la verifica di strategie e buone prassi utili a migliorare la qualità della vita, l’autonomia e l’indipendenza dei figli con disabilità, dalla nascita alla vita adulta fino al “Dopo di Noi”, nei contesti di casa, scuola, tempo libero e lavoro: è la strada seguita ormai da tempo dall’Associazione AEMOCON – Emozione di conoscere, che proseguirà a pieno ritmo anche nel nuovo anno, collaborando con numerose famiglie che fanno capo ad Enti quali la Fondazione CondiVivere di Bresso (Milano) e l’Associazione di Promozione Sociale De@Esi
L’amore e il viaggio verso l’età adulta delle persone con sindrome di Down
Il viaggio verso l’età adulta di due giovani lavoratori con sindrome di Down, l’autonomia, la possibile vita indipendente: ne parlerà “Ognuno è perfetto”, la serie TV che andrà in onda da questa sera, 16 dicembre, in prima serata su Raiuno, accompagnata dall’inizio dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), coinvolta sin dalla fase della scrittura. «Sono tutti temi a noi molto cari – dichiara Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’AIPD – trattai con attenzione e senza pietismo: per questo abbiamo dato il nostro patrocinio e auguriamo a questo lavoro il miglior successo»
Formeremo progettisti di domotica assistiva
Rivolto a professionisti già attivi nel settore, a persone con disabilità che direttamente vivono la problematica, ad operatori territoriali che lavorano nei contesti di fragilità, il corso di formazione in “Progettista di domotica assistiva”, che partirà in gennaio a Milano, a cura della Cooperativa Spazio Vita Niguarda, in partnership con Informatici Senza Frontiere e con SIAM 1838, punta a formare nuove figure professionali in grado di progettare sistemi domotici che mettano al centro la persona con disabilità e la sua autonomia, utilizzando la tecnologia come potenziamento delle abilità
Storie di persone con sindrome di Down in prima serata su Raiuno
Saranno infatti loro, all’interno di un cast di tutto rispetto, i protagonisti della serie “Ognuno è perfetto”, diretta da Giacomo Campiotti, che andrà in onda il 16, 17 e 23 dicembre su Raiuno. E prima di poterne scoprire i contenuti, a lasciare positivamente sorpresi è proprio la collocazione in tre prime serate di Raiuno, ciò che fa ben sperare per la maggior diffusione possibile di un corretto messaggio all’insegna dell’inclusione e della “sfida reale al pregiudizio”
Il percorso della Valle dei Templi verso l’accessibilità
Cosa manca alla Valle dei Templi di Agrigento, sito che custodisce uno straordinario patrimonio monumentale e paesaggistico, per essere realmente accessibile? Quali sono gli ostacoli per le persone con diverse disabilità e quali le informazioni non adeguate? Per fotografare la situazione attuale, con l’obiettivo di risolvere le varie criticità e far sì che tutti possano accedere liberamente e in autonomia a questo luogo unico, è stato avviato un percorso virtuoso e partecipato, coinvolgendo le organizzazioni del territorio impegnate sul fronte dell’accessibilità e della mobilità
Bologna oltre le barriere
Il 15 dicembre è in programma a Bologna l’evento di lancio della candidatura della città all’“Access City Award del 2020”, l’iniziativa della Commissione Europea e del Forum Europeo sulla Disabilità che premia le città che abbiano migliorato l’accessibilità nell’ambiente urbano. Arricchito da una serie di importanti partecipazioni, l’incontro servirà a valutare come la cultura, l’arte, il teatro e le tecnologie riabilitative potranno aiutare a rimuovere i vari ostacoli, in modo tale da garantire l’uguaglianza sostanziale e la partecipazione effettiva delle persone con disabilità
Teatro senza barriere nel tempio milanese della comicità
Toccherà il 14 dicembre al Teatro Martinitt di Milano, vero e proprio tempio meneghino della comicità, ospitare una nuova tappa del progetto “Teatro senza Barriere®”, promosso lo scorso anno dall’Associazione AIACE, presentando lo spettacolo “Per favore non uccidete Cenerentola” in versione fruibile alle persone con disabilità visiva e uditiva, grazie all’audiodescrizione e ai sopratitoli. Il tutto preceduto da una visita tattile, durante la quale gli spettatori con disabilità sensoriale potranno toccare i costumi degli interpreti, le scenografie e gli oggetti di scena
Al centro i progetti personalizzati e la vita indipendente
«Il punto centrale è la progettazione individualizzata delle azioni a sostegno delle persone con disabilità, la cui richiesta sempre più pressante è quella di contare, di partecipare, di decidere della propria vita: la legislazione e il sistema dei sostegni si devono quindi evolvere di conseguenza, per permettere a tutti l’esercizio dei propri diritti nel modo più autonomo possibile»: lo ha detto Giancarlo D’Errico, presidente dell’ANFFAS di Torino, durante il convegno “ANFFAS Torino: 1959-2019, oggi come ieri pronti al futuro”
“Campania tra le mani”: la rete si è allargata
È stato siglato il 12 dicembre scorso a Napoli il protocollo d’intesa denominato “Campania tra le mani. Itinerari inclusivi nei luoghi d’arte”, che ha rinnovato e ampliato la rete “Napoli tra le mani”, sorta nel 2013 e frutto di una preziosa collaborazione tra il mondo accademico rappresentato dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, numerosi musei, luoghi d’arte e associazioni, con l’obiettivo di diffondere le buone pratiche di gestione e fruizione dei beni culturali, favorendo l’inclusione e la partecipazione delle persone con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive
Io sono più ingegnosa della mia disabilità
Queste parole pronunciate dalla giovane Lara sono lo slogan di “Hackability On Tour”, mostra che si è svolta qualche settimana fa a Milano, durante la quale sono stati esposti venti prototipi nati nell’àmbito di Hackability, l’iniziativa avviata nel 2016 e basata sulla realizzazione di oggetti e soluzioni per la vita quotidiana delle persone con diverse disabilità, degli anziani e, più in generale, di coloro che hanno necessità “speciali”, coprogettati insieme agli stessi diretti interessati