Autonomia

La natura e la disabilità visiva

Una persona con disabilità visiva, insieme al suo fido accompagnatore, nel Sentiero Didattico Pian dei Ciclamini in Friuli Venezia Giulia

«Consentire alle persone con disabilità visiva di vivere pienamente le meraviglie naturali del nostro pianeta e promuovere l’importanza di creare esperienze inclusive e sensoriali nei parchi nazionali e nei giardini di tutto il mondo»: sono gli obiettivi con cui Evan Barnard, giovane studioso americano, ha realizzato il sito web “Nature for the blind”, che raccoglie oltre 200 percorsi all’aperto fruibili da persone con disabilità visiva, tra itinerari dedicati, sentieri facilmente percorribili e giardini sensoriali, in trentacinque Paesi di tutto il mondo. E c’è spazio anche per l’Italia

“Officine di educazione tecnologica” per ragazzi con disabilità multiple

Giovani che afferiscono alla Nostra Famiglia, impegnati nel progetto "Multimedi@bilmente"

Vere e proprie “officine educative” all’interno delle quali i bambini e gli adolescenti con disabilità multipla saranno guidati nell’acquisizione di competenze di base sul corretto utilizzo delle nuove tecnologie e dei mezzi digitali e multimediali, la navigazione sicura in internet e l’utilizzo consapevole dei social network: consiste in questo il progetto denominato “Multimedi@bilmente”, avviato recentemente a Bosisio Parini (Lecco) dalla Nostra Famiglia

Insieme a Google, per migliorare la vita di chi ha una malattia neuromuscolare

Persone con malattie neuromuscolari al Centro Clinico NEMO di Milano (NeuroMuscular Omnicentre)

Autonomia, supporto al caregiver, intrattenimento: sono le tre aree tematiche individuate dalla competizione “Google Assistant for Good”, iniziativa che è il frutto di una preziosa collaborazione tra il Centro Clinico NEMO e un gigante del web come Google, rivolgendosi, fino al 30 settembre, agli sviluppatori di tutta Europa – e a chiunque abbia conoscenze tecniche sull’Assistente Google – per realizzare idee innovative che rendano più semplice la vita quotidiana alle persone con malattie neuromuscolari (distrofie, atrofie muscolari spinali, sclerosi laterale amiotrofica) e alle loro famiglie

Quei musei che hanno lavorato per l’accessibilità

Visione tattile all'interno di un museo archeologico, da parte di una persona con disabilità visiva

La conferenza finale che domani concluderà al Parlamento Europeo il progetto “COME-IN! Cooperazione per una piena accessibilità ai musei – Verso una maggiore inclusione” – iniziativa che ha coinvolto sei Paesi europei, allo scopo di potenziare la capacità dei musei di piccole e medie dimensioni di attrarre visitatori, rendendosi accessibili alle persone con disabilità – coinciderà con il conferimento di un vero e proprio “marchio di accessibilità” alle sei strutture museali che hanno completato al meglio il proprio lavoro in tale àmbito, tra le quali anche il Museo Archeologico di Udine

Un progetto che porta dal “con noi” al “dopo di noi”

Il logo del progetto "Noi speriamo che ce la caviamo da soli..."

Prosegue con ottimi risultati “Noi speriamo che ce la caviamo da soli…”, progetto biennale ideato allo scopo di costruire percorsi di graduale autonomia per persone con disabilità intellettiva o fisica, coinvolgendo tredici Associazioni impegnate sul fronte della disabilità in dodici Regioni del nostro Paese. Tra i vari partner vi è anche l’ANFFAS di Cagliari, che sta consentendo a sette persone con disabilità, giovani e meno giovani, di sviluppare un proprio progetto di vita indipendente

“Balletti di responsabilità” e discriminazioni

“Balletti di responsabilità” e discriminazioni

Nulla è sostanzialmente cambiato, in quella “banca di difficile accesso”, come avevamo titolato un nostro articolo all’inizio dell’anno, rispetto alla segnalazione di un nostro Lettore, che aveva appunto denunciato come in quella stessa banca «una persona “normodotata” possa accedere percorrendo tre metri, mentre chi ha problemi motori ne deve fare cento e superare una ripida salita». E le risposte pervenute, sottolineando che «eventuali interventi sulle barriere architettoniche devono poter contare su una fattiva partecipazione dell’Ente Comunale» non lasciano affatto ben sperare

Claudio e Chedli, l’uno indispensabile all’altro

Claudio e Chedli davanti alla casa in cui abitano a Firenze

«Aprire la propria casa a un’altra persona – è stato detto – significa spalancare nuove opportunità di vita»: ed è proprio questo che racconta la storia di Claudio e Chedli, 56 anni, italiano con disabilità intellettiva il primo, 55 anni, tunisino disoccupato il secondo. Grazie al progetto “Abitare Solidale” dell’Auser, Claudio ha potuto ospitare nella propria casa di Firenze Chedli, e sono diventati come fratelli, due marginalità e due solitudini che si sono incontrate, l’uno che non potrebbe essere autosufficiente senza l’altro, il quale, senza Claudio, non avrebbe una casa

Per rilevare “sul campo” l’accessibilità dei percorsi ciclopedonali

Il disability manager Rodolfo Dalla Mora - qui fotografato sul litorale di Cavallino-Treporti (Venezia) - percorrerà il 7 settembre 68 chilometri in carrozzina elettrica, per valutare l'accessibilità dei percorsi ciclopedonali dalla Laguna Veneta fino a Treviso

68 chilometri in carrozzina elettrica, lungo il corso del fiume Sile, dalla Laguna Veneta a Treviso, per valutare l’accessibilità alle persone con disabilità dei percorsi ciclopedonali e promuovere il turismo inclusivo nel contesto ambientale del territorio: consisterà in questo l’iniziativa denominata “ROD on the ROAD”, che il 7 settembre avrà per protagonista Rodolfo Dalla Mora, disability manager del Comune di Treviso e dell’ULSS 2 Marca Trevigiana, nonché dell’ORAS (Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione) di Motta di Livenza (Treviso)

Paestum continua il suo percorso “amico dell’autismo” e di tutte le disabilità

Foto di gruppo per Progetto My Life - Centro per la Vita Indipendente di Campagna (Salerno), in visita al Parco Archeologico di Paestum, nell'àmbito del percorso "Un tuffo nel blu"

Prosegue con ottimi esiti il percorso “Un tuffo nel blu”, iniziativa finalizzata a realizzare visite museali al Parco Archeologico di Paestum, rivolte a persone con disturbo dello spettro autistico e/o con disabilità cognitiva, frutto di una collaborazione con l’Associazione campana Cilento4all (Cooperativa Il Tulipano) e con il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere dell’Università Parthenope di Napoli. “Ospiti speciali” della nuova tappa sono stati i giovani adulti del Progetto My Life – Centro per la Vita Indipendente di Campagna (Salerno)

Torna ad essere pienamente operativa la Scuola Cani Guida di Messina

L’UICI Nazionale (Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti) annuncia con grande soddisfazione il ritorno all’operatività della Scuola Cani Guida – Centro Regionale Helen Keller di Messina, presieduta da qualche mese da Linda Legname, come ben testimoniato anche, nel mese di luglio, dalla consegna di quattro cani addestrati e di sei bastoni bianchi per ciechi, dopo oltre un anno e mezzo di silenzio e di paralisi

È la solidarietà senza confini che ha permesso a Luigi di godere del mare

Affetto da una grave malattia genetica rara, il piccolo Luigi non aveva ancora potuto godere delle acque cristalline vicine alla sua Messina. Poi la svolta, grazie ai contatti con alcune Associazioni e con l’invio di una carrozzina da mare da parte della UILDM di Arzano, in provincia di Napoli, organizzazione impegnata sul fronte dell’accessibilità anche nelle isole di Ischia e Procida. «Moltiplichiamo questi casi – dicono dall’Associazione campana – e ben vengano quelle Associazioni che inserendosi nel solco del nostro operato, riescono ad ottenere ulteriori risultati»

Applicazioni utili per i dispositivi delle persone con disabilità visiva

I telefoni di ultima generazione sono già dotati di strumenti per l’accessibilità in favore delle persone con disabilità visiva: ecco dunque, qui di seguito, un elenco di applicazioni (app) che non possono mancare sul dispositivo di queste persone, a cura di Giuseppe Fornaro, referente nazionale per gli Ausili e le Tecnologie dell’UICI. Lo stesso Fornaro, inoltre, si rende disponibile per ricevere ogni segnalazione riguardante applicazioni che diano problemi di accessibilità

Il Museo del Violino di Cremona è ancora più “facile da leggere e da capire”

Un accordo di collaborazione avviato dall’ANFFAS di Cremona con il Museo del Violino della città lombarda consentirà alla prestigiosa struttura di dotarsi di risorse utili a migliorare l‘accoglienza delle persone con disabilita intellettiva o relazionale, offrendo loro sia materiale informativo tradotto in un linguaggio più agevole e comprensibile, sia visite guidate appositamente strutturate. E nella realizzazione del materiale, oltreché nella presentazione dello stesso, verranno coinvolte le stesse persone con disabilità afferenti all’Associazione

Un corso di make-up per donne non vedenti

«C’è chi ritiene che truccarsi sia impossibile per una persona cieca. E invece, pur non essendo semplicissimo, si può ed è importante, anche perché il modo in cui ci presentiamo agli altri non è irrilevante»: così Nunziata “Titti” Panzarea, vicepresidente e responsabile del Comitato Pari Opportunità dell’UICI di Torino (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), presenta il corso di trucco proposto da tale Associazione e rivolto alle proprie socie non vedenti, per valorizzarne la femminilità

In Abruzzo sbloccati i fondi per le barriere abbattute negli edifici privati

Dopo anni di proteste, che hanno visto in prima fila l’Associazione Carrozzine Determinate, la Regione Abruzzo ha formalmente annunciato di avere sbloccato 1.800.000 euro per i lavori di abbattimento delle barriere eseguiti in edifici privati e che essi verranno erogati a tutte le persone con disabilità abruzzesi e alle loro famiglie, che sin dal 2008 avevano incominciato a presentare le relative domanda, ai sensi della Legge 13/89. A questo punto, dopo l’annuncio, si attende il concreto provvedimento di liquidazione

Taxi accessibili, per smettere di andare in giro con le ambulanze!

Un servizio di trasporto inclusivo, attivabile con gli stessi costi e gli stessi strumenti utilizzati da tutti gli utenti: è il nuovo servizio taxi inaugurato recentemente a Pisa, che prevede l’impiego di cinque nuove vetture accessibili anche alle persone con disabilità motoria che si spostano con carrozzine non pieghevoli. Perché, come ha osservato la Presidente di una elle Associazioni componenti il Tavolo Comunale per l’Accessibilità, «dovremmo anche smettere di andare in giro con l’ambulanza!»

Tornare al mare per un bagno: il sogno diventato realtà

Il sogno di Sandra Pratali, cinquantaseienne toscana, donna malata di SLA (sclerosi laterale amiotrofica), era quello di tornare a fare il bagno in mare e nel giorno del suo compleanno, grazie all’impegno del Team Deri SLA, piccola Associazione della provincia di Pisa, quel sogno si è realizzato, in condizioni di sicurezza, permettendo a lei e a coloro che l’hanno supportata di vivere un momento a dir poco emozionante

Da San Marino al Nepal, per l’autonomia delle persone con disabilità

Secondo le Agenzie dell’ONU, nel Nepal – piccolo Paese asiatico posto fra la Cina e l’India – non meno del 10% degli abitanti (in totale 28 milioni), sono persone con disabilità, e la tendenza è a crescere, perché dopo disastri naturali come il terremoto del 2015, le persone bisognose di cure aumentano e chi già aveva una disabilità vede peggiorare la propria condizione. Senza poi contare il peso di pregiudizi assai duri a morire. E tuttavia qualcosa pian piano sembra cambiare, grazie anche a iniziative come il progetto “Adotta una carrozzina”, partito dalla Repubblica di San Marino

Fare la spesa da soli: una piccola grande conquista di autonomia

A Fontanellato (Parma), mentre si fa la spesa in alcuni negozi, è facile incontrare clienti con disabilità cognitiva intenti a fare acquisti in modo autonomo: sono ospiti del Centro Riabilitativo Cardinal Ferrari Santo Stefano, che si occupa di gravi cerebrolesioni acquisite o congenite. «È un conforto – scrive Anna Maria Gioria – constatare che oggi anche in Italia esistono strutture capaci di affermare il rispetto delle persone con disabilità e della loro libertà. Le “campane di vetro”, infatti, non servono, se non ad alimentare sentimenti iperprotettivi e alla fine pietistici»