Autonomia

Da accessibilità a inclusione: il nuovo paradigma sulla disabilità

Da accessibilità a inclusione: il nuovo paradigma sulla disabilità

È questo il titolo di uno degli interventi previsti per l’11 luglio a Ravenna, che costituirà il filo conduttore dell’intero convegno intitolato “Pratiche urbane inclusive”, appuntamento progettato e coordinato da CERPA Italia e CRIBA Emilia Romagna, durante il quale, dopo avere dato spazio al contesto culturale di cui dovrebbe tenere conto ogni programma politico e ogni azione progettuale riguardante gli spazi urbani, si cercherà di comprendere, tramite tre esperienze concrete, come la figura del disability manager possa positivamente agire in questo àmbito

Una nuova cultura del corpo e della sessualità

Una nuova cultura del corpo e della sessualità

«Riteniamo “Sensuability” un progetto necessario e utile, soprattutto per le famiglie che non sanno come affrontare la questione della sessualità, un argomento delicato per tutti e ancor più se legato alla disabilità»: a dirlo è Armanda Salvucci, ideatrice del progetto “Sensuability”, tra le cui tappe vi è la mostra collettiva di fumetti e illustrazioni “Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”, che abbatte con tanta ironia gli stereotipi sul tema sessualità e disabilità e che domani, 5 luglio, tornerà a Roma, da dove era partita in febbraio, prima di approdare in altre città italiane

Nessuno dev’essere escluso dall’incanto della grande poesia

La prima parte dell'"Infinito" di Giacomo Leopardi, tradotta in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa)

È certamente importante che ogni contenuto sia reso disponibile in formati che rispondano alle esigenze di tutte le persone stesse, e in particolare di quelle con bisogni comunicativi complessi. Si occupa di questo il Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa (CSCA), che in occasione del duecentesimo anno dalla sua pubblicazione, ha tradotto “L’infinito”, una delle più celebri liriche di Giacomo Leopardi, nei simboli della CAA (Comunicazione Aumentativa). perché godere dell’incanto delle parole è uno dei piaceri della vita dai quali nessuno dovrebbe essere escluso

Autismi… In gioco

Autismi… In gioco

Un viaggio articolato, sotto forma di gioco, tra informazioni di diversa complessità, curiosità e indicazioni sul “cosa fare”, valido per gli operatori che si occupano di persone con disturbo dello spettro autistico, ma utile a tutti, per essere coprotagonisti di progetti inclusivi ed evitare forme di incomprensione o vera e propria discriminazione: è tutto questo “Autismi… In gioco”, intelligente strumento ludico/educativo, accessibile gratuitamente online, promosso dall’Associazione Piacenza Cultura Sport ed elaborato da autorevoli esperti del settore

Tre anni di lavoro e tanti buoni risultati per l’accessibilità di musei e mostre

Visione tattile di un'opera scultorea

Sono stati molti, e tutti importanti, i risultati ottenuti in tre anni di lavoro dal progetto “COME-IN! Cooperazione per una piena accessibilità ai musei – Verso una maggiore inclusione”, iniziativa avviata nel Friuli Venezia Giulia, insieme a numerosi partner di sei diversi Paesi europei, il cui obiettivo è stato appunto quello di potenziare la capacità dei musei di piccole e medie dimensioni di attrarre visitatori, rendendosi accessibili alle persone con disabilità. E ora l’augurio è che tutto ciò possa diventare concretamente un modello di lavoro di rete, in altre Regioni del nostro Paese

Dedicata a coloro che vanno a una “velocità diversa”

Il laboratorio di stimolazione sensoriale in cucina "Mani in pasta", organizzato dall'Associazione Tarta Blu di Peccioli (Pisa)

Nasce dal dialogo muto tra un bimbo con disturbo dello spettro autistico e una tartaruga marina, il curioso nome della Tarta Blu, Associazione recentemente nata a Peccioli, in provincia di Pisa, voluta da alcuni genitori di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, che però non intende occuparsi solo di loro, ma di tutti coloro che vanno a una “velocità diversa”, con l’obiettivo di garantire ai bambini e ai ragazzi del proprio territorio, che ne abbiano bisogno, un percorso di abilitazione/riabilitazione il più personalizzato possibile

Un appartamento per autorappresentarsi e decidere del proprio futuro

Foto di gruppo scattata in occasione dell'inaugurazione dell'appartamento per il "Dopo di Noi" di Avenza di Carrara (Massa Carrara)

«L’inaugurazione di oggi rappresenta il coronamento di un percorso iniziato dieci anni fa. Ora l’obiettivo è fare in modo che queste persone possano essere davvero in grado di andare a vivere da sole»: a dirlo è stata Fiorella Nari, presidente dell’ANFFAS di Massa Carrara, in occasione dell’inaugurazione di un appartamento nel quartiere di Avenza della città toscana, dove le persone con disabilità intellettiva potranno realizzare il loro percorso di vita autonoma, ribadendo una volta di più il loro diritto ad autorappresentarsi e a decidere del proprio futuro

In movimento verso una Banca Dati Nazionale dei contrassegni

Un facsimile del CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo)

«Accogliamo favorevolmente l’iniziativa del ministro Fontana, ben sapendo che sul tema deve assumere responsabilità politiche anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli, che sollecitiamo con forza perché attivi concretamente le risorse utili a creare la Banca Dati Nazionale, cosi come previsto dal “Programma di Azione biennale”: così Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FAIP, commenta l’iniziativa del ministro per la Famiglia e le Disabilità Fontana, volta a riavviare il percorso che dovrà portare a una Banca Dati Nazionale Unica del Contrassegno

La spesa al buio e una bilancia “che parla”

"Spesa al buio" da parte di un utente dell'Ipermercato Carrefour Monte Cucco di Torino, guidato da una persona con disabilità visiva dell'UICI torinese

Una spesa al buio, per riempire il carrello usando solo il tatto, una bilancia “che parla”, per scoprire le tecnologie e gli strumenti usati da chi non vede, e anche un’esibizione di tango con ballerini non vedenti: sono le attività multisensoriali che l’UICI di Torino proporrà domani, 28 giugno, ai visitatori di un Ipermercato Carrefour del capoluogo piemontese, per sensibilizzare i cittadini con leggerezza, e all’insegna del gioco, sulla condizione delle persone cieche e ipovedenti, mostrando una realtà fatta di limiti oggettivi, ma anche di insospettabili risorse

Sordocecità e disabilità aggiuntive: un fenomeno da affrontare in modo efficace

Favorire la conoscenza sul tema della sordocecità e promuovere il dibattito a livello pubblico e istituzionale, individuando modalità e azioni volte ad affrontare in modo efficace una vera e propria condizione sociale diffusa, che tenendo conto anche delle disabilità aggiuntive (motorie e mentali), coinvolge diverse migliaia di persone nel nostro Paese: è questo l’obiettivo del convegno ancora in corso a Roma, organizzato dalla Lega del Filo d’Oro e dall’UICI, in occasione della Seconda Giornata Nazionale delle Persone Sordocieche

Con Marzia al “Giro dei due mari”, per abbattere ogni barriera

Si è tenuto con successo, in provincia di Messina, il quarto “Giro dei 2 mari con Marzia”, pedalata cicloturistica di circa 300 chilometri, per sensibilizzare sull’abbattimento delle barriere architettoniche e mentali negli oltre quaranta Comuni attraversati dalla manifestazione. E quest’anno anche la Cooperativa ligure Bandiera Lilla – che ha introdotto l’omonimo simbolo rivolto alle località italiane accessibili – si è unita a Marzia, giovane con disabilità, nominandola “Ambasciatrice Lilla”, oltre a sostenere la folta carovana di ciclisti nella loro opera di diffusione dell’accessibilità

I contributi per la mobilità della Regione Toscana

La Regione Toscana ha istituito in via sperimentale un fondo pari a 400.000 euro per il biennio 2019-2020, finalizzato a favorire la mobilità individuale e l’autonomia personale delle persone con disabilità tramite l’erogazione di contributi finanziari per acquistare o modificare autoveicoli utilizzati dalle stesse persone con disabilità, o per il conseguimento della patente speciale

Il senso e la forma: educazione estetica tra corpo e mente

«Formare i partecipanti alla conoscenza e alla trasmissione dei valori di forma e contenuto delle immagini artistiche, per lo sviluppo del pensiero concreto, astratto e simbolico, entro la vita cognitiva, espressiva e immaginativa delle persone non vedenti e ipovedenti»: è questo l’obiettivo della nuova proposta culturale dell’Istituto dei Ciechi Cavazza di Bologna, con il proprio Museo Tattile Anteros, vale a dire il corso di formazione avanzata “Il senso e la forma: educazione estetica tra corpo e mente”, che si terrà in settembre e al quale ci si potrà iscrivere fino al 20 luglio

Tanti ausili nuovi, personalizzati e a basso costo

Oggetti da cucina, sgabelli e tavolini ad hoc, bici modificate e altro ancora: sono i primi risultati del progetto “Hackability4MOI”, voluto dall’organizzazione Hackability, nata a Torino per sviluppare soluzioni innovative a basso costo che migliorino la vita delle persone con disabilità, lavorando in coprogettazione con le stesse. Nello specifico “Hackability4MOI” è stato realizzato in collaborazione con Enti Istituzionali e altre organizzazioni, coinvolgendo in un lavoro comune ben ottanta, tra creativi, designer, artigiani, studenti del Politecnico, persone con disabilità e caregiver

Con la disabilità non si scherza, si gioca!

È questo uno dei messaggi-chiave proposti dall’Associazione milanese L’abilità, nel proprio Spazio Gioco, frequentato da tanti bambini, ognuno con il proprio percorso di vita, le proprie abilità e disabilità, la propria storia, ma tutti accomunati dallo stesso desiderio di sperimentare il piacere del gioco. Dietro ad ogni bimbo, poi, c’è una famiglia, mamme, papà e talvolta anche nonni, come Susanna, che prima della nascita della sua nipotina non sapeva nulla di disabilità, mentre ora ha imparato, tra le altre cose, a giocare con i bambini con disabilità

Al mare o in montagna, la Lega del Filo d’Oro oltre le barriere

Ha preso il via in questa settimana a Senigallia una nuova edizione dei soggiorni estivi della Lega del Filo d’Oro, rivolti alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e che prevedono tante attività di svago e visite guidate, laboratori artigianali, giochi e bagni al mare o passeggiate in montagna. Si tratta di una delle iniziative più “antiche” promosse dall’organizzazione nata a Osimo, occasione privilegiata di incontro, socializzazione e conoscenza, per le persone con disabilità coinvolte, ma anche momento di sollievo per le loro famiglie

Continua con successo il progetto “Teatro senza Barriere®”

Si chiama “Cous Cous Klan”, lo spettacolo che domani, 21 giugno, a Milano, sarà fruibile anche dalle persone con disabilità visiva e uditiva, che in precedenza potranno inoltre partecipare a una visita tattile in scena, dove toccare i costumi di alcuni interpreti, le scenografie e gli oggetti di scena. Si tratta della nuova iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Teatro senza Barriere®”, nato lo scorso anno a cura dell’AIACE di Milano (Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai), sulla scorta di un’esperienza ormai “storica”, come quella del “Cinema senza Barriere®”

Il tortuoso cammino verso la Vita Indipendente

Il costante impegno del Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità, fatto di continui incontri con i rappresentanti istituzionali della propria Regione, viene premiato da risultati certamente importanti, a partire dall’aumento del Fondo legato alla relativa Legge Regionale, ciò che nel giro di due anni dovrebbe portare ad ammettere a finanziamento tutti i progetto di Vita Indipendente in graduatoria. È un percorso, quindi, che sembra senz’altro procedere, pur non mancando gli ostacoli e i problemi ancora da risolvere

Le persone con disabilità e il diritto all’eleganza

«Aumentare l’informazione e la sensibilizzazione sul tema dell’inclusione sociale della persona con disabilità, per affermare il diritto di quest’ultima ad esprimere se stessa anche attraverso la cura di sé, lo stile e la scelta dei capi da indossare»: è nato da questi presupposti il progetto “Il diritto all’eleganza”, promosso dalla UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), la cui seconda edizione si è recentemente conclusa, dopo avere coinvolto sei scuole di moda nazionali e ottanta studenti, con la valutazione di quindici abiti indossati da altrettante modelle con disabilità