Diritti

Le Direttive dell’Unione Europea sugli standard per gli Organismi per la Parità

Il logo di "EQUINET" (European Network of Equality Bodies), la Rete Europea degli Organismi per la Parità

L’Unione Europea ha adottato ufficialmente nei giorni scorsi le Direttive sugli standard per gli Organismi per la Parità, «istituzioni pubbliche che promuovono e difendono la parità di trattamento, fornendo un’assistenza indipendente alle vittime di discriminazione, conducendo sondaggi indipendenti, pubblicando rapporti indipendenti e formulando raccomandazioni su questioni relative alla discriminazione», come spiegano dal Forum Europeo sulla Disabilità, riflettendo anche sulle ricadute concrete che questa novità potrà avere sulla vita delle persone con disabilità vittime di discriminazione

La base normativa è in Gazzetta Ufficiale, ora investire maggiori risorse

La base normativa è in Gazzetta Ufficiale, ora investire maggiori risorse

«Questa è una straordinaria opportunità per le persone con disabilità e per le loro famiglie. Ora chiediamo maggiori risorse e siamo pronti a sfidare il Governo e il Parlamento per far sì che questa norma non rimanga solo scritta in Gazzetta Ufficiale»: a dirlo è il presidente della FISH Falabella, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto su “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base e accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”

Sono adulto! Disabilità, diritto alla scelta e progetto di vita

Sono adulto! Disabilità, diritto alla scelta e progetto di vita

Si terrà il 17 e 18 maggio a Trento, ma anche online, la quarta edizione del Convegno Internazionale Erickson “Sono adulto! Disabilità, diritto alla scelta e progetto di vita”, due giornate per riflettere sulla situazione attuale e proporre soluzioni innovative per il futuro, con particolare attenzione, tra l’altro, a temi quali il diritto alla scelta, il progetto di vita e la non discriminazione, pienamente in linea con i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e alla luce del recente Decreto Attuativo della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità

La disabilità non è nella persona, ma nel suo rapporto con la società

Il punto e) contenuto nel Preambolo della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità

«Non sono le persone con epilessia ad essere “disabili”, ma la mancanza di adeguate misure inclusive a determinare il loro essere “persone con disabilità”, una condizione risolvibile solo promuovendo una Legge per dare piena cittadinanza alle 550.000 persone che vivono questa patologia»: lo dichiara in una nota Giovanni Battista Pesce, presidente dell’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), contestando quello che definisce «un approccio con dimensione esclusivamente sanitaria e non bio-psico-sociale alla disabilità», proposto dalla LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia)

Un progetto per dare visibilità alla condizione delle madri caregiver

Una caregiver familiare insieme alla sua bimba con grave disabilità

Nell’anno in cui compie ottant’anni, la storica testata «NoiDonne» promuove “Fattore H: madri e donne tra responsabilità e autodeterminazione”, un progetto sostenuto dalla Regione Lazio, che intende sollecitare una specifica riflessione in prospettiva di genere sulla condizione delle madri caregiver di figlie e figli con disabilità, dando voce alle dirette interessate e appellandosi alle donne che rivestono ruoli decisionali affinché promuovano politiche a loro tutela

Perché una persona con disabilità (se può farlo) dovrebbe andare a votare

Perché una persona con disabilità (se può farlo) dovrebbe andare a votare

«Quotidianamente – dicono dal Forum Europeo sulla Disabilità -, ci viene chiesto: “Cosa ha mai fatto l’Unione Europea per me?” e “Perché dovrei votare alle elezioni europee?”. Le risposte sono semplici: perché l’Unione Europea ha fatto più di quanto si pensi per le persone con disabilità e per poter fare sempre di più». Lo stesso Forum, quindi, propone una serie di buone ragioni per cui una persona con disabilità dovrebbe andare a votare alle prossime elezioni europee, ricordando anche che al momento ce ne sono ben 400.000 che vorrebbero votare, ma che per varie ragioni non possono farlo

La Direttiva Europea sulla violenza di genere e le donne con disabilità

Salvador Dalì, "Ragazza seduta vista di spalle", 1925

Le donne esposte a discriminazione intersezionale, tra le quali le donne con disabilità, corrono un rischio maggiore di subire violenze di genere, e gli Stati Membri dell’Unione Europea devono prestare la dovuta attenzione a questo aspetto adottando misure specifiche: è una delle tante prescrizioni a tutela delle donne con disabilità contenute nella “Direttiva Europea sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica” adottata pochi giorni fa. Vediamole tutte, analizzandone i contenuti una per una

La violenza maschile sulle donne con disabilità

La violenza maschile sulle donne con disabilità

Si terrà tra maggio e giugno il corso di formazione online per operatori ed operatrici della Rete Antiviolenza della Città Metropolitana di Catania dal titolo “La violenza maschile sulle donne con disabilità”, apprezzabile iniziativa che rientra nell’àmbito di “Venti a favore delle donne: percorsi di libertà per donne che subiscono violenza”, progetto ideato e coordinato dall’Associazione Thamaia-Centro Antiviolenza della città etnea, con il supporto di sedici tra partner istituzionali e della società civile, e il contributo della Fondazione Con il Sud

Perché si dovrebbe “prendere in carico” ogni persona con disabilità che lo richieda

Una persona adulta con disabilità intellettiva

«La povertà delle persone con disabilità – scrive Giovanni Merlo – è una questione complessa e l’ISEE non basta a descriverla. Lo conferma con chiarezza un recente rapporto sul tema prodotto da CBM Italia e dalla Fondazione Zancan, dimostrando come le compromissioni e le menomazioni influiscano sulle condizioni di vita delle persone per i loro effetti relazionali e sociali, prima ancora che per le stesse problematiche sanitarie e funzionali. Per questo il welfare sociale che si occupa di disabilità dovrebbe mettersi in ascolto di tutte le persone con disabilità che bussano alle loro porte»

Per votare informati e consapevolmente alle elezioni europee

In vista delle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno, l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) ha presentato la propria “Guida alle elezioni europee”, curata da Francesco Cadelano e Carlotta Leonori e realizzata nell’àmbito del lavoro che da anni la stessa AIPD conduce, per aumentare la consapevolezza delle persone con sindrome Down sul loro ruolo di cittadini attivi. Si tratta infatti di uno strumento scritto in “Easy to Read” (“linguaggio facile da leggere e da comprendere”), per affrontare il tema e arrivare preparati al seggio, sapendo cosa portare e come comportarsi

Sarà la Corte Costituzionale a pronunciarsi sulla firma digitale

A seguito di un ricorso di Carlo Gentili, fratello di Marco, copresidente dell’Associazione Luca Coscioni, persona con la SLA (sclerosi laterale amiotrofica) che a causa della propria condizione non può apporre una firma autografa, il Tribunale di Civitavecchia ha emesso un’Ordinanza tramite la quale è stata appunto sollevata davanti alla Corte Costituzionale la questione della preclusione per i cittadini con disabilità grave di sottoscrivere con firma digitale le liste elettorali nelle consultazioni regionali

Approvata la Direttiva Europea sulla lotta alla violenza contro le donne

Il 24 aprile è stata approvata in via definitiva la “Direttiva Europea sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica”, un risultato salutato con favore sia dai/dalle componenti del Parlamento Europeo, sia dagli organismi di rappresentanza della società civile. Infatti, pur non avendo recepito tutte le richieste avanzate dagli organismi di rappresentanza delle donne con e senza disabilità, il testo contiene importanti riferimenti e obblighi a tutela dei loro diritti

Promuoveremo sempre più consapevolezza sul disturbo dello spettro autistico

«Noi ci occupiamo in un particolare di un autismo “nascosto”, perché se non se ne conoscono le caratteristiche, non è facile riconoscerlo e farlo comprendere. La nostra azione principale è quindi quella di promuovere una maggiore consapevolezza e sensibilità della società verso la sindrome autistica perché solo così potremo costruire quella rete accudente fatta di tutti i nodi da coinvolgere»: lo ha detto Ruggero Mason, dopo essere stato nominato alla Presidenza di Gruppo Asperger, Associazione nata nel 2003 per promuovere i diritti delle persone nello spettro autistico e delle loro famiglie

Così dovranno essere i Centri per la vita indipendente

«Uno dei pilastri per implementare la Legge Regionale della Lombardia 25/22, per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale delle persone con disabilità, sono i Centri per la vita indipendente. Il percorso che porterà al loro effettivo funzionamento in oltre 30 Ambiti Territoriali locali è stato di recente avviato. Per contribuirvi e per sostenere gli operatori coinvolti, abbiamo organizzato questo incontro»: così dalla Federazione lombarda LEDHA viene presentato l’incontro online del 7 maggio “Il Centro per la vita indipendente? Secondo noi si fa così”

Non può essere bloccata la Direttiva Europea in tema di violenza contro le donne!

Il FID (Forum Italiano sulla Disabilità) segnala come diversi Parlamentari Europei abbiano sottoscritto una mozione procedurale, mettendo a rischio l’adozione della Proposta di Direttiva Europea sulla lotta alla violenza e alla violenza domestica nei confronti delle donne, contenente anche importanti riferimenti e obblighi per proteggere i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità. Per scongiurare tale eventualità lo stesso FID ha inviato una mail ai Parlamentari che hanno sottoscritto la mozione procedurale, chiedendo loro di votare a favore dell’adozione immediata della Direttiva

Diritto alla comunicazione non verbale: l’ok del Ministero della Giustizia

«La comunicazione è una sfida essenziale per chi convive con la SLA, per questo esprimiamo gratitudine al Consiglio Nazionale del Notariato e al Ministero della Giustizia, per il sostegno a ciò che rappresenta un diritto inalienabile per ogni individuo, indipendentemente dalla propria salute o dalle proprie abilità»: così Fulvia Massimelli, presidente dell’AISLA, commenta la notizia che il Ministero della Giustizia ha confermato le conclusioni del Consiglio Nazionale del Notariato, garantendo pieno supporto all’interpretazione evolutiva della legge notarile per la comunicazione non verbale

Una Proposta di Legge per riformare l’amministrazione di sostegno

Una delegazione dell’Associazione Diritti alla Follia ha depositato presso la Cancelleria della Corte di Cassazione una Proposta di Legge di iniziativa popolare per l’abolizione dell’interdizione, dell’inabilitazione, e per la riforma dell’amministrazione di sostegno, istituti che riguardano decine di migliaia di Cittadini e Cittadine italiani e i loro familiari, la cui applicazione distorta può concretizzare situazioni a dir poco inaccettabili. Con questo deposito prende ufficialmente il via anche la raccolta firme e affinché la Proposta possa approdare in Parlamento ne occorreranno 50.000

Per le vie di Torino a portare le istanze delle persone con disabilità

Dopo il grande successo dello scorso anno, si rinnoverà il 20 aprile nel capoluogo piemontese l’appuntamento con una nuova edizione del “Disability Pride Torino”, manifestazione che porterà in primo piano le istanze delle persone con disabilità e neurodivergenti, attraverso una sfilata organizzata da un coordinamento di nove realtà del territorio, tra associazioni, fondazioni e startup, per rivendicare non solo diritti, ma anche orgoglio e visibilità. E per l’occasione verrà anche presenta auna versione aggiornata del “Manifesto del Disability Pride Torino”

Ascoltate, a Ginevra, le voci delle donne e delle ragazze con disabilità

Per la prima volta in una Convenzione generalista, ovvero la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna (CEDAW), dedicata quindi a tutte le donne, le Osservazioni Conclusive hanno riportato un passaggio specificamente dedicato alle donne con disabilità, e altre citazioni di esse in 27 passaggi. Per il FID (Forum Italiano sulla Disabilità) si tratta di un risultato gratificante, per l’intenso lavoro svolto nella redazione del proprio Rapporto, presentato appunto a Ginevra al Comitato che monitora la CEDAW