Editoriali

Uniti (e federati) nella diversità

È necessaria, soprattutto in questo particolare momento pre-elettorale, un’azione unificatrice delle istanze avanzate dalle varie associazioni di persone con disabilità, per armonizzarle in un contesto più generale, alla luce di una filosofia comune. E in questo senso sembra decisamente valido il documento indirizzato in questi giorni dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) al nuovo Governo, qualunque esso sia

La rassegnata indifferenza

Fatti di triste quotidianità che non accadono in lande desolate, ma in quartieri popolosi di grandi città. Fatti che continuano crudamente a testimoniare la rassegnata indifferenza della società nei confronti del dolore delle persone con disabilità e di coloro che le assistono

Un bambino su quattro a rischio obesità: e gli onorevoli?

Gli onorevoli potrebbero ad esempio consumare un po’ meno alla buvette delle Camere, dal momento che i nove decimi di queste cifre sono a carico dei contribuenti e se si rendessero disponibili, potrebbero essere utili a finanziare un serio prepensionamento dei genitori di persone con grave disabilità…

Caro Presidente, la disabilità non è un costo da comprimere!

«Purtroppo – viene scritto in questa lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – la disabilità dei nostri figli è sempre più equiparata ad un costo superfluo e allora perché scandalizzarsi se l’investimento per ogni alunno disabile per anno è all’incirca pari a 20 euro?». Ma la disabilità non può essere considerata, al pari delle Comunità Montane o dei corazzieri del Quirinale, un “costo da comprimere”…

La politica e le scale

Una scala può certamente prestarsi a diversi livelli di lettura, ma se la si vede di fronte alla sede di un partito politico, senza ascensori o montascale, non può non far pensare a quanto ancora si debba lavorare per far rispettare concretamente i diritti delle persone con disabilità

Voterò la schiettezza e la trasparenza morale

Forse non è sufficiente che un politico sia disabile perché si impegni veramente per il bene comune di tante famiglie, ma anche secondo l’autrice di questa nota – che raccoglie l’invito al dibattito lanciato nei giorni scorsi dal nostro sito – è arrivato il momento di non accettare più che siano gli altri a decidere

Nulla su di Noi senza di Noi: e in politica?

Di fronte a una stagione politica segnata dal potere di far pendere la bilancia a favore di uno schieramento o dell’altro da parte di piccoli o piccolissimi partiti, c’è una categoria sociale come quella delle persone con grave disabilità che ben poco ha ottenuto. Forse perché mancano parlamentari con disabilità che siedano alla camera o al Senato?

Da dove pensiamo di ripartire

Il rischio principale, di fronte all’ennesimo fallimento della politica parlamentare in relazione alle persone con disabilità, è quello di rinunciare all’istanza di inclusione sociale, arroccandosi sull’idea di farsi risarcire “al solo titolo della menomazione”. E invece, ora più che mai, è necessario tentare di compiere il salto dalla segregazione alla vita indipendente, dall’integrazione all’inclusione sociale. E per farlo bisogna ripartire da una serie di azioni territoriali

Tra cultura e bassezze

Un grande evento televisivo, il programma di Roberto Benigni in prima serata, che bene ha fatto ad esaltare la cultura, la storia e la bellezza del nostro Paese. Ma non dimentichiamo mai l’Italia dei troppi abusi e “furberie”…

Cronaca, triste cronaca

Al di là del modo talora stereotipato e un po’ morboso con cui gli organi d’informazione presentano i drammi riguardanti famiglie con persone disabili, è purtroppo vero che se queste famiglie vengono lasciate sole – come spesso accade – si tratta di situazioni che possono verificarsi più facilmente

Fino al prossimo dramma

«Fano: madre uccide figlia disabile e tenta il suicidio»: non è la prima volta e purtroppo temiamo non sarà nemmeno l’ultima, che siamo costretti a leggere sulle cronache titoli come questo. Ma cosa ne pensano i genitori di persone con grave o gravissima disabilità, che da anni lottano inutilmente per vedere riconosciuti alcuni propri diritti?

Quali pari opportunità per queste famiglie?

Una lettera aperta indirizzata ai ministri della Solidarietà Sociale, della Salute e della Politica per le Famiglie, Paolo Ferrero, Livia Turco e Rosy Bindi, con tante domande, ma soprattutto con la richiesta di un intervento urgente che ponga fine alla drammatica situazione vissuta dalle famiglie in cui vi sia un bambino con una gravissima disabilità

La resilienza ovvero storia di una virtù speciale

È quella magica forza che spesso permette alla famiglia ove vi sia una persona con grave disabilità di uscire rafforzata e meglio motivata dalle mille avversità che la contrastano, attraverso un processo di resistenza attiva che trasforma l’evento negativo in una forza propulsiva e propositiva che supera gli stessi confini familiari e “si riversa” sulla società circostante

A Gardaland hanno ragione

La spiacevole vicenda di Gardaland riguardante alcune persone con sindrome di Down, alla quale Superando.it ha già dedicato due diversi contributi, ci spinge ad elaborare qualche riflessione più approfondita che va oltre la fruibilità di accattivanti spazi ludici

Un lamento leggero

Una splendida “facciata”, fatta di belle parole, ma una realtà del tutto diversa. Trenitalia, con le sue dichiarazioni di responsabilità sociale e con le sue linee guida improntate all’accessibilità, è solo uno dei tanti esempi. Per molti, infatti, è facile e comodo dichiarare di «essere per il sociale o per l’ambiente»…

Tutti i diritti umani e per tutti

È lo slogan ideale, quello scelto dalla Marcia per la Pace Perugia-Assisi di quest’anno, anche per la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e per l’intero movimento delle persone con disabilità e delle loro famiglie, sempre più coinvolti in questo insostibuile strumento democratico di pressione politica verso i Governi

Né giusto né sbagliato

Vi è una questione che non è stata quasi mai presa in considerazione negli interventi successivi alla recente vicenda accaduta all’Ospedale San Giovanni di Milano e che ha avuto come esito la soppressione di due feti: è quella della maggiore incidenza della presenza di una disabilità del figlio sugli stili di vita dei genitori e in particolar modo su quelli della madre

Meglio tenere l’ombrello aperto

La vicenda dell’Ospedale San Giovanni di Milano, ove tramite un aborto selettivo riguardante due gemelli è stato soppresso un feto senza patologia, va vissuta come un drammatico insegnamento a cercare sempre, in casi del genere, la più attenta prevenzione possibile

Serve un Centro Nazionale della Dignità

Apprezzabili le parole del ministro della Salute Livia Turco, pubblicate qualche giorno fa su queste colonne, ma solo con azioni decise e concrete può veramente cambiare la situazione delle persone con disabilità nel nostro Paese. Un’opinione particolarmente incisiva e puntuale cui diamo spazio ben volentieri