Editoriali

Storie di genitori

È un editoriale un po’ particolare, quello di oggi: niente firme di opinionisti, più o meno noti, ma le lettere inviate in redazione da Dario e Antonio, entrambi genitori di una figlia con disabilità. E ciascuno dei due, con semplicità, solleva un singolo problema, che costituisce però la spia precisa del loro disagio sociale, economico e lavorativo, nel vivere una situazione alla quale troppo spesso la politica o la legge fanno mancare il proprio supporto

Si vuole l’istituto?

Oggi il nostro editoriale è in realtà una lettera consegnata al ministro della Salute Livia Turco da una persona che da trentatré anni è madre di una donna gravemente disabile e che ha fondato un’associazione a Torino per cercare di rispondere ai problemi delle famiglie che si trovano in una situazione analoga

Non tradire i principi di giustizia e solidarietà

La presentazione ufficiale della Legge Finanziaria per il 2007, che tante discussioni sta suscitando, è ormai imminente e sgombrerà tutte le voci e le illazioni di questi giorni. Ma ci sono alcune richieste semplici, eppure fondamentali, che provengono dalle persone con gravi disabilità. Il seguente contributo, che riceviamo e ben volentieri pubblichiamo, le riassume con chiarezza

Lettera aperta al Presidente del Consiglio

Si avvicina il momento della definizione della Legge Finanziaria, una norma che rappresenta il cardine delle politiche del Governo in tutti gli ambiti della vita civile. Negli ultimi anni chi confidava nello sviluppo delle politiche sociali è rimasto piuttosto deluso. La situazione è mutata? Leggendo questa lettera aperta del Presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), i timori persistono, ma è più viva che mai la volontà di partecipare.

Non sei persona, non sei cittadino!

Anche il Consiglio Nazionale sulla Disabilità (CND), tramite le parole del suo presidente Luisella Bosisio Fazzi, annota e denuncia l'”assordante silenzio” di tutti gli organi d’informazione italiani di fronte ad un evento storico come l’approvazione all’ONU della prima Convenzione Internazionale per i Diritti delle Persone con Disabilità

Solo in Italia non se ne sono accorti…

Seicentocinquanta milioni di esseri umani che non fanno notizia sui vari organi d’informazione italiani… Questa la denuncia di Giampiero Griffo, pensando all’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, in una lettera aperta rivolta a tutti i giornalisti della carta stampata, delle agenzie giornalistiche,delle televisioni, delle radio

Musei gratis: non è carità

Alle considerazioni di Glauco Perani da noi pubblicate qualche settimana fa sull’inefficacia e l’inopportunità di fare entrate gratuitamente nei musei statali le persone con disabilità, risponde un addetto ai lavori, padre di due figlie con disabilità: non si tratta di carità, ma di una sorta di compenso alle maggiori spese che alcune persone devono sostenere per muoversi

Eppur si muove

Ombre e luci nelle attività del nuovo Governo, giunto ai suoi primi cinquanta giorni di lavoro, in riferimento ai temi della disabilità. Ma nonostante le prime, cresce la fiducia, assieme alla tensione per le aspettative di grandi riforme

E nei musei il disabile resta solo un malato!

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali stabilisce che le persone con disabilità accedano gratis ai monumenti, musei, gallerie, scavi d’antichità, parchi e giardini monumentali dello Stato. Secondo la lettera aperta di Glauco Perani, diretta al ministro, si tratta di un provvedimento poco efficace, fuorviante e anche un po’ demagogico

Le sponde del fiume

Ancora spazio ai diritti delle persone con disabilità e di chi li assiste. Alla nota di Sabatino Di Carlo da noi pubblicata qualche giorno fa (“Permessi lavorativi: non privilegi, ma diritti”), risponde ancora Giorgio Genta, che al dibattito aveva dato il via con il suo editoriale intitolato “Il costo di una vita”

Permessi lavorativi: non privilegi, ma diritti

Ha lasciato il segno l’editoriale di Giorgio Genta “Il costo di una vita”, da noi pubblicato qualche giorno fa. E dalla stragrande maggioranza dei messaggi da noi ricevuti, un fatto emerge con chiarezza: i diritti delle persone con disabilità e di chi li assiste non sono certo tutelati al meglio

Un dubbio amletico

Ma i disabili sono esseri umani oppure no? È il dubbio amletico che qualche volta può coglierci, scorrendo un’ordinaria cronaca di giornale

Il costo di una vita

Impossibile stabilire il valore di una vita. Più facile invece è determinarne il costo, che è altissimo, specie se si tratta della vita di una persona con grave disabilità e se dev’essere una “vita degna”

La FISH e il referendum

Si avvicina il referendum confermativo sulle norme di riforma costituzionale già approvate dal Parlamento nella precedente Legislatura. La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) assume una propria posizione che deriva da una forte preoccupazione per la tutela dei livelli essenziali dei diritti alle prestazioni sociali, sanitarie e scolastiche, la quale non apparirebbe così forte nel testo della nuova riforma costituzionale

Presa in carico o presa in giro?

«Siamo pronti a fare pubblica ammenda – scrive Giorgio Genta – se verrà dimostrata nei fatti l’esistenza di una persona reale capace di far dialogare le famiglie con gli specialisti e questi tra di loro!». Ma al momento la “voragine” sembra ancora incolmabile…

Dopo Cefalù un sistema del coma in Italia

«Spinto dalla disperazione, ha minacciato di staccare la spina che tiene in vita il padre, in coma da un anno e mezzo, se l’ospedale dove è ricoverato da sette mesi lo avesse dimesso».
È accaduta a Cefalù (Palermo) la storia di Mirko Vegna e del padre Aldo e ha avuto ampio spazio sulle cronache dei giorni scorsi. Oggi la burocrazia sembra sconfitta, dal momento che Aldo Vegna potrà rimanere nell’Ospedale di Cefalù, ma la vicenda suggerisce a Fulvio De Nigris una “lettera appello” ai ministri della Salute Livia Turco e a quella delle Politiche per la Famiglia Rosy Bindi

Gestire bene questo ritorno al passato

Scorporare le competenze sociali dall’attuale Ministero del Welfare, per attribuirle al dicastero della Solidarietà Sociale, sembra effettivamente un ritorno al passato che contrasta con gli obiettivi dell’integrazione. Un rischio concreto che potrà essere vanificato solo da un’azione politica unitaria del nuovo Governo

Il giardino delle opportunità per tutti

È ancora difficile dare un giudizio sul voto di questi giorni, specchio di un’Italia esattamente divisa in due. Ma ora c’è un’idea di cittadinanza da ricostruire e forse si può ripartire proprio dal “sociale”, per tentare di costruire un giardino delle opportunità per tutti

Una questione di sopravvivenza

Ultime “efferatezze” da campagna elettorale: la proposta di abolire parte dell’ICI rischierebbe di sottrarre ai Comuni ciò che mantiene in vita molte famiglie di persone con disabilità, ovvero i servizi sociali. Difficile a questo punto, secondo Giorgio Genta, restare equidistanti tra i candidati: ne va della sopravvivenza dei cittadini con disabilità