Sport e Turismo

Special Olympics mi ha fatto sentire importante per gli altri!

Filippo Pieretto, atleta Special Olympics

«Quando è arrivato Special Olympics, finalmente mi sono sentito di essere importante per gli altri e ho avuto l’opportunità di diventare un atleta che ha fatto cose incredibili»: alla presenza di autorevoli rappresentanti istituzionali e del mondo dello sport, il racconto di Filippo Pieretto, rinchiuso nei primi anni della sua vita in un istituto, ha illuminato la presentazione dei XXXIV Giochi Nazionali Estivi di Special Olympics, il movimento internazionale dello sport praticato dalle persone con disabilità intellettive, che quest’anno festeggia il proprio cinquantesimo anniversario

I Giochi Invernali Trapiantati e Dializzati

I Giochi Invernali Trapiantati e Dializzati

Un programma denso di attività sportive e di comunicazione e formazione, tra cui un incontro con gli studenti delle scuole superiori e un convegno pubblico, con l’obiettivo di sottolineare ancora una volta che le persone trapiantate e dializzate possono avvicinarsi all’attività sportiva come opportunità di socializzazione e benessere fisico e psicologico: sono tutto questo i Giochi Invernali Trapiantati e Dializzati, organizzati dall’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto), in corso di svolgimento a Chiesa in Valmalenco in Valtellina (Sondrio)

Grandi eventi per i cinquant’anni di Special Olympics

Una foto del 1980 di Eunice Kennedy Shriver (1921-2009), che nel 1968 fondò Special Olympics, il movimento internazionale dello sport praticato da persone con disabilità intellettive e/o relazionali

I XXXIV Giochi Nazionali Estivi di Special Olympics – il movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettive – coinvolgeranno in giugno ben 3.000 atleti, impegnati in Toscana su 20 diverse discipline. E domani, 1° febbraio, a Roma, la presentazione della manifestazione sarà anche la prima occasione dell’anno per ricordare il cinquantesimo anniversario di Special Olympics, nato grazie a un’intuizione di Eunice Kennedy Shriver, che capì quanto la pratica sportiva potesse mettere le persone con disabilità intellettive nelle condizioni ideali per dimostrare le loro capacità

Nel buio, dallo spazzaneve allo slalom

Uno degli sciatori ciechi che partecipa alla trentacinquesima Settimana Bianca dell'ADV, insieme alla sua guida

In questi giorni, sulle nevi di Falcade (Belluno), si possono vedere una serie di coppie fisse di sciatori, tanto fedeli al loro abbinamento, da non sciare mai separatamente. Per uno dei due, la separazione sarebbe impossibile, dato che senza poter vedere o vedendo molto poco, non potrebbe praticare questo sport. Sono i partecipanti alla trentacinquesima Settimana Bianca per sciatori ciechi, organizzata dall’ADV (Associazione Disabili Visivi), tra i quali vi sono circa ottanta non vedenti, sia fondisti che discesisti

I valori dello sport paralimpico sono ormai un patrimonio comune

Foto di gruppo per la Nazionale Paralimpica di tennis tavolo, durante lo stage all'OspedaleMontecatone di Imola (Bologna)

A dirlo è stato Alessandro Arcigli, direttore tecnico della Nazionale Paralimpica di tennis tavolo, durante lo stage della stessa a Imola (Bologna), presso l’Ospedale di Montecatone, la nota struttura specializzata nel settore delle lesioni midollari e cerebrali. L’iniziativa – primo passo del cammino degli Azzurri di questa disciplina verso le Paralimpiadi di Tokyo 2020 – ha permesso alle persone ricoverate a Montecatone di confrontarsi direttamente con gli atleti, assistendo agli allenamenti e sfidandoli sul tavolo da gioco, instaurando così un bellissimo confronto sul tema della disabilità

Go, Piera, Go, New York è tua!

Foto di gruppo per le persone con disabilità visiva e le loro guide, che a inizio novembre hanno partecipato alla Maratona di New York

Tra i tremila italiani che hanno partecipato quest’anno alla Maratona di New York, hanno fatto una gran bella figura, insieme alle rispettive guide, anche Gigi Bertanza, Piera Loda, Sandra Inverardi e Marco Zingarelli, quattro persone non vedenti di Brescia. «Si sono preparati con cura per mesi – racconta Stefania Leone -, allenandosi con costanza e professionalità. Ci aggiungiamo quindi al grido dei bambini che leggevano il nome di Piera sulla maglietta e vedendo il cordino che la legava per il polso alla sua guida, capivano e ne restavano affascinati, gridando entusiasti: “Go Piera, go”!»

Il basket unificato, che vince contro i pregiudizi

Cestisti con e senza disabilità intellettiva, impegnati in una partita di basket unificato

Sarà infatti proprio il basket unificato – che fa giocare nella stessa squadra atleti con e senza disabilità intellettiva, per vincere insieme stereotipi e pregiduizi – uno dei principali focus della “Special Olympics European Basketball Week”, grande manifestazione giunta alla sua 14^ edizione, che vede i principali organismi direttivi europei della pallacanestro a fianco di Special Olympics, la componente nazionale del movimento di sport praticato da persone con disabilità intellettiva, e che da domani, 24 novembre, fino al 3 dicembre, coinvolgerà migliaia di atleti anche nel nostro Paese

Pratichiamo sport per battere la disabilità!

Una partita di showdown,  sorta di tennis tavolo giocato da persone con disabilità visiva

Sport e disabilità è un binomio possibile? A questa domanda si cercherà di dare una risposta forte al meeting nazionale “Pratichiamo sport per battere la disabilità!”, organizzato per il 22 e 23 novembre a Roma dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), insieme alla FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi) e all’UISP (Unione Italiana Sport per Tutti), occasione per svolgere varie dimostrazioni sportive, proporre testimonianze di atleti agonisti e non, e anche favorire l’incontro tra la cittadinanza e le autorità politiche e amministrative

La vita come una palla ovale, tra diverse traiettorie e strani rimbalzi

Gli atleti Special Olympics (in maglia rossa), impegnati contro i giocatori del Colorno Rugby e delle Zebre, in una partita dimostrativa di qualche anno fa a Colorno (Parma)

Verrà sottoscritto domani, 18 novembre, a Firenze, un Protocollo di Convenzione tra la FIR (Federazione Italiana Rugby) e Special Olympics Italia, la componente nazionale del movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva, allo scopo di promuovere questa disciplina come strumento di inclusione. «Il passarsi un pallone ovale – sottolineano da Special Olympics Italia, che ha inserito il rugby tra i propri programmi di gara – con i suoi strani rimbalzi, diviene anche una metafora della vita, imprevedibile, delle diverse traiettorie che si trasformano in un’opportunità»

Da rifugiato politico a calciatore partner di Special Olympics

Partito senza certezze dal Camerun, Gerald Mballe è arrivato in Italia dopo una vera odissea, compreso l’attraversamento del Mediterraneo in un barcone. Da due anni è rifugiato politico, studia, fa il mediatore culturale e tra le sue altre attività gioca a calcio in una squadra unificata del movimento Special Olympics, dove militano insieme atleti con disabilità intellettiva e partner non disabili. «In Camerun – dice – le persone con disabilità sono messe da parte, ma sono convinto che in futuro anche il mio Paese di origine troverà attraverso lo sport un’opportunità concreta di inclusione»

Nuova grande sfida, in Croazia, per quegli splendidi canottieri

Domani, 4 novembre, a Zagabria, l’“8+ Open Mind” della Società Canottieri Armida di Torino, primo equipaggio composto da canottieri con disabilità intellettivo/relazionale che partecipa a gare internazionali, affrontando atleti “normodotati”, si misurerà sulle acque del fiume Sava, teatro della competizione “Eights on Sava”. Una partecipazione che dal punto di vista sportivo sarà un ulteriore passo in avanti verso il pieno riconoscimento internazionale delle potenzialità di questi giovani, mentre dal punto di vista umano costituirà un’ulteriore occasione di crescita dell’autonomia

Perché smantellare la passione di quegli atleti con disabilità?

L’AP (Associazione Paraplegici) di Roma e del Lazio chiede un intervento urgente da parte delle Istituzioni competenti, dopo che il Comune di Castel Gandolfo (Roma) ha deciso di far rimuovere un pontile che rappresentava l’unico punto di accesso in acqua da parte di atleti canoisti e paracanoisti con disabilità. «È stata infatti spenta in modo brutale – viene sottolineato – la passione di molte persone che hanno deciso di investire se stesse in una disciplina sportiva che, secondo ormai i più avanzati studi medico-scientifici, offre molto di più rispetto alla classica attività riabilitativa»

Il turismo accessibile che già c’è e quelli che lo sanno comunicare meglio

Un concorso rivolto all’“accessibilità che c’è già” nelle varie tipologie di turismo (culturale, enogastronomico, sportivo, congressuale, balneare, montano, termale, scolastico o religioso) e a coloro che la sanno meglio comunicare: questo è “Turismi accessibili”, meritoria iniziativa promossa dall’Associazione Diritti Diretti, alla cui terza edizione possono partecipare giornalisti, comunicatori e pubblicitari, attraverso articoli, servizi radiotelevisivi, spot, video e campagne di comunicazione, dedicati a chi abbia unito l’accessibilità all’innovazione, alla bellezza o alla sostenibilità

Gli Insuperabili: una scuola calcio e molto più

Creare una scuola calcio per ragazzi e ragazze con disabilità intellettive e relazionali, ma anche motorie, basata sul concetto che lo sport sia un potente strumento di socializzazione e integrazione, che può migliorare a ogni livello la qualità di vita: è partita vicino a Torino, l’avventura degli Insuperabili, ma oggi coinvolge centinaia di giovani in dieci città italiane

Tutta la forza dello Sport Unificato

Verrà presentato domani, 12 ottobre, presso il CONI di Roma, alla presenza anche di Tim Shriver, presidente mondiale di Special Olympics, un torneo sportivo in programma nei prossimi giorni nella Capitale, promosso da Special Olympics Italia, la componente nazionale del movimento dedicato allo sport praticato da persone con disabilità intellettiva. E sarà ancora una volta un’occasione preziosa per evidenziare tutto il valore dello Sport Unificato, strumento in grado di unire le persone, con e senza disabilità intellettive, favorendo l’inclusione sociale

L’atleta che sussurra ai cavalli

«Stefano – scrivono da Special Olympics Italia – che sembra sempre assente, perso in pensieri lontani, “parla ai cavalli”, riuscendo con loro a creare un contatto e un legame meraviglioso, quella magia dell’essere insieme che è invisibile agli occhi». Un ritratto di Stefano Capone, “l’atleta che sussurra ai cavalli”, che ha vinto due medaglie d’oro nell’equitazione ai Giochi Nazionali Estivi di Special Olympics Italia, il movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva

Prestigioso incarico per Luca Pancalli

«Questo è un riconoscimento a tutto il movimento paralimpico italiano, che in questi anni ha saputo proporre un modello organizzativo divenuto un punto di riferimento a livello internazionale»: lo ha dichiarato il presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Luca Pancalli, subito dopo essere stato eletto nel Comitato Esecutivo del Comitato Internazionale Paralimpico, primo dirigente sportivo italiano entrato a far parte della massima istituzione del movimento paralimpico

Una vacanza di qualità è possibile per tutti

Rispetto al passato, si sono quasi certamente ridotti, e tuttavia i problemi in vacanza per le persone con disabilità continuano a presentarsi. Rivolgendosi però a una delle ormai tante strutture affiliate a Village for all (V4A®), la nota rete dell’ospitalità accessibile, o consultando una delle guide prodotte da quest’ultima, le persone con disabilità, ma anche gli anziani, le famiglie con bambini piccoli o coloro che soffrono di un’allergia, possono vivere una bella vacanza, senza alcuna spiacevole sorpresa

Una serie di spiagge accessibili e inclusive

«Rendere accessibile una spiaggia, o qualsiasi altro ambiente, non è solo una questione di strutture tecniche o di barriere architettoniche, le barriere più difficili da abbattere, infatti, sono proprio quelle culturali, per far sì che una persona con disabilità si senta accolta, a proprio agio e mai “diversa”. È proprio questo tipo di sensibilità che abbiamo riscontrato negli stabilimenti da noi visitati»: lo ha dichiarato Gianfranco Conti, direttore della Fondazione Cesare Serono, presentando i primi dati della mappatura multimediale di alcune spiagge accessibili della Toscana