Studio

Didattica e disabilità: un vero “pasticcio”, sia a distanza che in presenza!

Didattica e disabilità: un vero “pasticcio”, sia a distanza che in presenza!

Nel corso di un’audizione in Senato, la Federazione FISH ha chiesto che «venga resa effettiva, nel rispetto delle norme di sicurezza, la previsione secondo la quale è possibile l’offerta della didattica in presenza per garantire il diritto di alunni e alunne con disabilità all’effettiva inclusione, per non lasciarli da soli nelle aule». «Di certo qualcuno – è stato aggiunto poi dalla Federazione – dovrà ammettere che in questi mesi di pandemia la governance della didattica si è rivelata un vero e proprio “pasticcio”, sia in presenza che a distanza!»

Dal vecchio al nuovo modello di Piano Educativo Individualizzato

Dal vecchio al nuovo modello di Piano Educativo Individualizzato

Cosa è cambiato tra il nuovo e il vecchio modello di PEI, il Piano Educativo Individualizzato degli alunni e delle alunne con disabilità? Quanto incide e inciderà la pandemia nel perseguimento degli obiettivi del PEI stesso? Come possono intervenire le famiglie degli alunni e delle alunne con sordità nella stesura del Piano? A queste domande si cercherà di rispondere durante un incontro online promosso per domani, 8 aprile, dall’Associazione FIADDA, rivolgendosi a famiglie, dirigenti scolastici, docenti, assistenti all’autonomia e alla comunicazione, educatori, studenti e rete associativa

Tutto esaurito a quel corso per docenti di sostegno non specializzati

Tutto esaurito a quel corso per docenti di sostegno non specializzati

È certamente un bel segnale il tutto esaurito fatto registrare dal ciclo formativo “I nuovi percorsi di inclusione scolastica secondo il modello dei diritti umani e della Convenzione ONU per gli alunni con disabilità”, promosso dalla Consulta Regionale delle Associazioni delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con l’ANFFAS Nazionale e con il consorzio a marchio ANFFAS La Rosa Blu, rivolto a docenti non specializzati incaricati del sostegno, per i quali il Ministero dell’Istruzione non prevede una formazione o un aggiornamento specifico

Perché continua a rimanere valido il principio che il PEI non si può modificare

È importante una recente Sentenza prodotta dal TAR del Lazio, riguardante il numero di ore di sostegno a un alunno con disabilità grave, in particolare, secondo l’Osservatorio Scolastico dell’Associazione AIPD, «perché è la prima che tiene conto della nuova normativa introdotta del Decreto Legislativo 66/17 sull’inclusione scolastica». E tuttavia, sempre secondo l’Osservatorio dell’AIPD, essa, in realtà, «non contiene grandi novità in materia di assegnazione delle ore di sostegno», come viene dettagliatamente spiegato

Non lasciate soli in classe gli alunni e le alunne con disabilità!

Andrew Wyeth, "Up in the Studio", 1965

Anche la Federazione FISH denuncia i comportamenti di quegli Uffici Scolastici Regionali e di quelle scuole che stanno disattendendo la normativa fissata dal Ministero, la quale prevede che gli alunni e le alunne con disabilità frequentino in presenza anche nelle “Zone Rosse”, ma con un gruppo di compagni senza disabilità, con i docenti e l’altro personale necessario. Nel lanciare quindi un appello «a non lasciare soli in classe gli alunni e le alunne con disabilità», la stessa FISH chiede di affrontare i problemi dell’inclusione in una riunione dell’Osservatorio Ministeriale ad essa dedicato

Alunni con disabilità: risorsa per i compagni che amano la frequenza scolastica

Alunni con disabilità: risorsa per i compagni che amano la frequenza scolastica

C’è una chiara Nota del Ministero dell’Istruzione, prodotta nei giorni scorsi, che come tanti altri provvedimenti, stabilisce inderogabilmente che gli alunni e le alunne con disabilità frequentino la scuola in presenza, ma «in situazione di reale inclusione», ovvero con un gruppetto di compagni senza disabilità, i docenti, gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione e i collaboratori scolastici. Nessun Ufficio Scolastico Regionale e nessuna scuola di ogni ordine e grado, pubblica o privata che sia, può derogare da tale prescrizione e se accade, è necessario che intervengano le Associazioni

Un dialogo a più voci sui nuovi Piani Educativi Individualizzati

Un dialogo a più voci sui nuovi Piani Educativi Individualizzati

Nel cuore dell’acceso dibattito sui nuovi modelli di PEI (Piani Educativi Individualizzati) per gli alunni e le alunne con disabilità, che ha già visto pronunciarsi varie voci, anche sulle nostre pagine, con accenti e toni spesso diversi, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) propone per il pomeriggio di oggi, 19 febbraio, l’incontro in diretta streaming denominato “Piano Educativo Individualizzato. Digital Talk di approfondimento e analisi”, presentato come «un dialogo a più voci, dove in un clima di confronto costruttivo si analizzeranno i nuovi provvedimenti»

“Con le tue parole”: le Associazioni di Malattie Rare per una scuola inclusiva

“Con le tue parole”: le Associazioni di Malattie Rare per una scuola inclusiva

Tre percorsi formativi sul tema delle Malattie Rare, a partire dal 13 febbraio, ciascuno di venti ore, destinati a insegnanti ed educatori, per contribuire alla costruzione della scuola come luogo di cultura inclusiva e dove i Malati Rari possano essere concepiti come persone, ancor prima che persone con Malattia Rara: è questa la proposta formativa denominata “Con le tue parole”, realizzata da UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare), in collaborazione con tre Università Italiane e con la partecipazione attiva di numerose Associazioni di Malati Rari

Non è risolta, in Sicilia, la questione dell’assistenza igienica e personale

Non è risolta, in Sicilia, la questione dell’assistenza igienica e personale

In una lettera formale inviata a tutte le Istituzioni competenti della propria Regione, il Coordinamento H per la tutela dei Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana esprime «la propria forte preoccupazione derivante dalle informazioni assunte attraverso numerose segnalazioni di genitori, che vedono negare ai propri figli il fondamentale diritto ad una corretta inclusione scolastica, diritto che passa attraverso la possibilità che essi possano fruire di tutti i supporti indispensabili a garantire la corretta risposta ai bisogni di assistenza e cura in ambito scolastico»

Alunni con disabilità della Lombardia prima e dopo la riapertura delle scuole

Dopo le conferme arrivate dal recente Rapporto ISTAT sull’inclusione scolastica, riguardanti il fatto che con la didattica a distanza, tra aprile e giugno 2020, sono di molto diminuiti i livelli di partecipazione dei 300.000 alunni/e e studenti/studentesse con disabilità in Italia, la Federazione lombarda LEDHA aveva chiesto risposte, alle proprie Istituzioni Scolastiche Regionali, sull’inizio del nuovo anno scolastico e prima dell’attuale parziale riapertura della didattica in presenza. Le risposte non sono arrivate, ma la situazione, a quanto sembra, si è rivelata tutt’altro che rosea

Anche in tempo di pandemia va garantito tutto il sostegno necessario

Com’è noto, in quest’epoca di di didattica a distanza, agli alunni e alle alunne con disabilità è consentita, dietro richiesta della famiglia, la didattica in presenza. Càpita tuttavia che le ore a distanza o in presenza siano garantite solo per un orario limitato, ossia per un numero inferiore a quelle assegnate nel PEI (Piano Educativo Individualizzato). Ma è un comportamento legittimo? In realtà no, come ha stabilito, ad esempio, un’Ordinanza del Tribunale di Roma, prodotta nella primavera dello scorso anno, una delle prime in materia di inclusione scolastica all’epoca del coronavirus

Nuovo Piano Educativo Individualizzato: aspetti positivi e problemi da risolvere

«Gli strumenti del nuovo PEI permetteranno di avere un linguaggio comune e univoco su tutto il territorio nazionale, e in essi ritroviamo alcune conferme rispetto alle istanze presentate dalle Associazioni dopo intensi confronti. E tuttavia manca ancora una serie di cose, sulle quali continueremo a confrontarci con il Ministero, per trovare le soluzioni più efficaci»: è questo il commento della Federazione FISH, dopo la diffusione, da parte del Ministero dell’Istruzione, del nuovo modello di Piano Educativo Individualizzato (PEI), che dovrà essere adottato per il prossimo anno scolastico

Spesso, nelle scuole, il tema della disabilità non viene veicolato correttamente

Lo si legge nel volume scaricabile gratuitamente, intitolato “La percezione dei giovani sulla disabilità. Un’indagine nelle scuole superiori di Prato” e pubblicato dal CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana). Si tratta del frutto di una ricerca realizzata dall’Associazione Amici della CUI e dalla Cooperativa CUI di Prato, che ha coinvolto oltre mille studenti e studentesse delle scuole superiori della Provincia toscana. L’indagine è stata utile per rilevare il ruolo chiave dell’istituzione scolastica nell’orientare e influenzare i giudizi degli intervistati in tema di disabilità

La proposta formativa “Dislessia Amica” si adegua alle esigenze dell’attualità

Novità, infatti, dell’ultimo turno di “Dislessia Amica Livello Avanzato”, proposta formativa di “teleapprendimento” voluta dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), in accordo con la Fondazione TIM e d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, sarà il modulo conclusivo “La didattica a distanza come occasione per ripensare le pratiche didattiche”. Gli istituti scolastici hanno ancora tempo fino al 30 novembre per iscrivere i propri docenti, che potranno così ampliare da diversi punti di vista le proprie conoscenze sugli alunni e le alunne con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)

Garantire in ogni caso la didattica inclusiva

«Auspichiamo che le Istituzioni Scolastiche possano sempre garantire una didattica inclusiva attraverso una personalizzazione dell’intervento educativo, personalizzazione che si può concretizzare nel costituire dei piccoli gruppi sia in presenza che attraverso la didattica a distanza, garantendo così, in maniera efficace, il diritto allo studio e un po’ di serenità alle famiglie nel delicato periodo che stiamo vivendo»: lo scrivono in una nota diffusa congiuntamente l’ANGSA Sassari (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), l’ANGSA Sardegna e l’Associazione sarda Diversamente

Le persone sorde a scuola, tra mascherine e tecnologie assistive

Le mascherine trasparenti in presenza di alunni e alunne sorde, i dispositivi certificati, le tecnologie assistive che possono essere di aiuto, soprattutto in caso di didattica digitale integrata, utilizzando ad esempio la sottotitolazione in tempo reale. Presentiamo una serie di link utili, ricordando tuttavia anche la premessa di Iacopo Balocco, che scrive: «Non tutte le persone sordi sono uguali e la lettura labiale può avere un peso diverso per ciascuno di loro. Più che la mascherina, quindi, credo la questione sia di costruire un ambiente di apprendimento favorevole»

Purtroppo accade ancora: a casa da scuola perché nessuno lo porta in bagno

Almeno dal punto di vista normativo, di chi fossero le responsabilità dell’assistenza igienico-personale agli alunni con disabilità sembrava averlo definitivamente chiarito anche per la Sicilia il recente Parere espresso dal Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione. Nei fatti, invece, non sembra proprio essere così, a giudicare da quanto denuncia il CSR (Consorzio Siciliano di Riabilitazione)-AIAS, riguardo alla vicenda di un ragazzo di 17 anni che non può ancora frequentare la scuola di Acireale cui è iscritto, proprio a causa della mancanza dell’assistenza igienico-personale

Garantire una didattica in presenza in modalità inclusiva

Dopo la nuova Ordinanza del Presidente della Regione Campania che ha stabilito la chiusura di tutte le scuole fino al 23 novembre, confermando, però, la didattica in presenza per gli alunni con disabilità, allargata anche agli studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali), «spetta dunque ora all’Ufficio Scolastico Regionale della Campania e a tutte le scuole – commenta Daniele Romano, Presidente della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – garantire una didattica in presenza in modalità inclusiva»

La scuola nelle Regioni di Area Gialla, Arancione e Rossa: il quadro completo

Un dato importante relativo al DPCM del 3 novembre – che ha previsto ulteriori misure restrittive, valide fino al 3 dicembre, per limitare la diffusione del Covid-19 – e a una successiva Nota del Ministero dell’Istruzione, è che essi richiamino espressamente la garanzia della didattica in presenza per gli alunni con disabilità e anche con bisogni educativi speciali, nei casi in cui è invece prevista per tutti la didattica a distanza. Meglio poi se insieme a un gruppetto di compagni (che potrebbero anche ruotare), scongiurando in tal modo ogni rischio di creare “classi speciali” in presenza