Studio

Question Time sull’inclusione, in vista del nuovo anno scolastico

Question Time sull’inclusione, in vista del nuovo anno scolastico

Nell’àmbito del progetto formativo “Inform@bility” e in vista del nuovo anno scolastico, la FISH Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) propone per l’11 settembre l’incontro online denominato “Bentornata scuola”, dedicato agli alunni/alunne con disabilità e alle loro famiglie, ma anche ai docenti interessati, vero e proprio Question Time con gli esperti del settore Salvatore Nocera e Michela Cimmino, per dare risposte chiare ad ogni dubbio e incertezza sui temi dell’inclusione

Assistenti all’autonomia e alla comunicazione: una professione molto importante

Assistenti all’autonomia e alla comunicazione: una professione molto importante

Esce in questi giorni per i tipi di Erickson il libro “L’assistenza educativa per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità” (sottotitolo “Normativa, elementi di progettazione e strumenti operativi per l’inclusione scolastica”). L’Autrice è Paola Di Michele, insegnante di sostegno e già assistente all’autonomia e alla comunicazione, “firma” ben nota e sempre gradita, in àmbito di temi dedicati alla scuola, anche sulle pagine del nostro giornale. Ben volentieri diamo spazio alla prefazione al volume, firmata da Salvatore Nocera

Un’interessante ricerca sulla continuità dell’insegnamento di sostegno

Un'insegnante di sostegno con due allievi

I conduttori del gruppo Facebook “Normativa Inclusione”, che risponde da nove anni a tante domande di genitori e insegnanti, hanno condotto un’approfondita ricerca, individuando e classificando, nell’archivio del gruppo stesso, 114 post che parlavano di continuità dell’insegnamento di sostegno. Rimandando Lettori e Lettrici all’ampio testo integrale che riporta tutti i risultati di tale ricerca, ne riprendiamo la parte introduttiva iniziale dalla quale già emerge come i genitori, per la quasi totalità, si lamentino soprattutto dei tanti docenti di sostegno precari sostituiti anno dopo anno

Perché rifiutare gli esami universitari a distanza?

Christian Durso, persona con disabilità grave, che ha chiesto, finora invano, di poter svolgere gli esami universitari da remoto

Vi è un trentenne con disabilità grave, residente in provincia di Salerno, da mesi impegnato contro il rifiuto ricevuto da due Atenei alla richiesta di accesso agli esami a distanza, ciò che lo ha costretto a rinunciare ad iscriversi a Giurisprudenza, poiché, a causa delle condizioni di salute e anche della mancanza di mezzi di trasporto pubblici adeguati, non potrebbe raggiungere in presenza le Università e sostenere gli esami in sede. La vicenda, che vede il giovane supportato dall’Associazione Coscioni, è ora arrivata anche in Parlamento, tramite un’Interrogazione del senatore Scalfarotto

Rappresentazioni tattili e alunni con disabilità visiva

Rappresentazione tattile del sole sul "Cuscinetto Romagnoli"

Tra i fattori che possono determinare il successo formativo negli alunni con difficoltà nella visione, un ruolo cardine è svolto dalle immagini tattili che richiamano alla mente porzioni della realtà già vissute o che consentono di conoscerne delle nuove. «L’importanza del “toccare per conoscere” – scrive Anna Lisa Serpi – racchiude sostanzialmente il processo di “educazione all’immagine” che accompagna il bambino cieco sin dalla scuola dell’infanzia e prosegue nella scuola primaria, percorso irrinunciabile in quanto permette alla mano di diventare strumento primario di conoscenza»

Anche la matematica parla di inclusione

«Nella notazione matematica - scrive Martina Gottardo - l’inclusione si indica con il simbolo A ⊆ B che sembra proprio un abbraccio»

«Il concetto di inclusione – scrive Martina Gottardo – è importantissimo per costruire relazioni interpersonali valide e trasparenti e diventa ancora più importante se consideriamo che è avvalorato anche da dimostrazioni matematiche. Nella teoria non è molto difficile da capire, ma metterlo in pratica sembra essere difficoltoso per molte persone. Soprattutto per gli insegnanti dovrebbe essere un fare e un sentire che non si può evitare, perché per insegnarlo ai ragazzi bisogna averlo appreso prima dentro di noi, averlo capito fino in fondo, viverlo»

Crescono gli alunni e le alunne con disabilità, ma non le risorse

Crescono gli alunni e le alunne con disabilità, ma non le risorse

Cresce il numero degli alunni e delle alunne con disabilità della Provincia di Pisa, con un incremento del 22% negli ultimi quattro anni e in particolare nelle scuole superiori. Un dato certamente positivo, che comporta una maggiore richiesta di servizi per l’inclusione scolastica, e dunque un aumento di spesa, al quale tuttavia non è corrisposto un adeguamento dei trasferimenti dai fondi nazionali e regionali. Un problema, riteniamo, che con tutta probabilità riguarda anche altre Province del nostro Paese

I “tavoli di lavoro”, per affrontare tutti i problemi dell’inclusione scolastica

I “tavoli di lavoro”, per affrontare tutti i problemi dell’inclusione scolastica

È stata convocata qualche giorno fa la prima riunione, dall’inizio della nuova Legislatura, dell’Osservatorio Scolastico sull’Inclusione del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Per l’occasione, il ministro Valditara ha comunicato che verranno avviati dei tavoli di lavoro per affrontare i numerosi problemi normativi fin qui irrisolti. «Mi permetto di prospettare – scrive Salvatore Nocera nel presente approfondimento – una proposta personale di alcuni possibili tavoli con i temi da trattare, tutti allo stesso modo urgenti»

Assistenti all’autonomia e alla comunicazione: subito il profilo nazionale!

Un'assistente all'autonomia e alla comunicazione insieme a un bimbo con disabilità

Una recente Sentenza prodotta dalla Corte Costituzionale ha totalmente annullato una Legge della Regione Molise che aveva creato l’Albo Regionale degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, ma tale pronunciamento avrà importanti ripercussioni anche a livello nazionale, obbligando il Governo – ciò che non è stato fatto dai vari Esecutivi succedutisi in questi anni – a produrre un’ipotesi di profilo nazionale degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, con l’auspicio che sia arrivato anche il momento di tante altre norme sull’inclusione scolastica, attese da sin troppo tempo

La redazione dei Piani Educativi Individualizzati: una Nota del Ministero

Tramite una Nota prodotta il 1° giugno scorso, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato le indicazioni per la redazione dei PEI (Piani Educativi Individualizzato) per il prossimo anno scolastico 2023-24, rivolti ad alunni e alunne con disabilità. Proponiamo un approfondimento che analizza le varie parti di tale Nota, comprese le possibili interpretazioni dubbie, il tutto a cura dell’Associazione AIPD, in collaborazione con il Centro Studi Giuridici HandyLex

Il contestato trasferimento di una scuola modello di inclusione

C’è una scuola media inferiore a Milano, la Scuola Vivaio, che costituisce un vero e proprio modello di inclusione. Pensata alla metà degli Anni Settanta per gli alunni e le alunne non vedenti, essa offre attualmente un percorso particolare a studenti vedenti, non vedenti e con altre disabilità e alle loro famiglie. Il Comune di Milano ne ha deciso il trasferimento in un’altra struttura, che i familiari ritengono però inadeguata e che comprometterebbe l’accessibilità e la sicurezza soprattutto di alunni e alunne con ipovisione, disabilità motoria o disturbi dello spettro autistico

Privacy e scuola: il nuovo vademecum del Garante e gli alunni con disabilità

Il trattamento dei dati personali nel servizio nazionale di istruzione e formazione, in conformità della normativa europea e italiana: se ne occupa il nuovo vademecum “La scuola a prova di privacy”, pubblicato dal Garante per la Tutela dei Dati Personali, che in molte parte riguarda anche gli alunni/alunne e gli studenti/studentesse con disabilità o DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), come ben si apprende in un ampio approfondimento ad esso dedicato, presente nel sito del Centro Studi Giuridici HandyLex, del quale suggeriamo senz’altro la consultazione

Soluzioni per una scuola che sia realmente più inclusiva

Basato sulla relazione, per una società e una scuola inclusiva dove le diversità siano risorse, il metodo della maestra Barbara Riccardi, nato dall’esperienza della saga “Barbara Maestra in Azione”, iniziata con il volume “Scarabocchi in fuga” (illustrazioni di Francesco Nardi), è stato al centro di un incontro a Roma al quale è intervenuto anche Salvatore Nocera, soffermatosi, per l’occasione, anche sulla posizione della Federazione FISH, riguardante la necessità di un’apposita classe di concorso per il sostegno

L’assistenza scolastica per l’inclusione nella nuova complessità sociale

«C’è un sistema di servizi caratteristici dell’integrazione scolastica per l’inclusione delle disabilità, che mostra delle difficoltà strutturali e chiede di essere rinnovato e riorganizzato. Ci si riferisce ai servizi di assistenza scolastica per l’inclusione, nati in tempi remoti per le disabilità sensoriali, ma nel tempo estesi a vari profili di disabilità»: se ne parlerà durante il convegno “L’assistenza scolastica per l’inclusione nella nuova complessità sociale”, promosso per il 31 maggio a Verona (ma fruibile anche online), dalla Cooperativa Socioculturale SCS

Barbara, Maestra in azione: soluzioni per essere inclusivi

È un metodo basato sulla relazione, per una società e una scuola inclusiva dove le diversità sono risorse: è “GiochImparando”, ideato da Barbara Riccardi e nato dall’esperienza della saga “Barbara Maestra in Azione”, pubblicata da Anicia e iniziata con il volume “Scarabocchi in fuga”. Non solo un’opportunità formativa per insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria, ma un modo alternativo di fare formazione. Illustrato da Francesco Nardi, ex alunno di Riccardi, il 24 maggio “Scarabocchi in fuga” sarà al centro di un incontro alla Biblioteca Casatanense di Roma

DSA e scuola: passi indietro nell’applicazione della Legge

Nelle scuole italiane gli alunni e le alunne con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento: dislessia, disgrafia, discalculia, disortografia) sono il 5,4%, ma a dodici anni e mezzo dal varo della Legge 170 /10 (“Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in àmbito scolastico”), quanto essa è stata realmente applicata nelle scuole stesse? I risultati di un’indagine dell’AID (Associazione Italiana Dislessia) fanno pensare che negli ultimi anni vi sia stato un significativo passo indietro nell’applicazione della legge, anche forse a causa degli infelici effetti della pandemia

Cosa sappiamo dell’inclusione scolastica in Italia?

Un ampio saggio, contenente un’estesa rassegna della letteratura di settore, per valorizzare l’esperienza pluridecennale del nostro Paese in àmbito di inclusione scolastica e sostenerne i valori e i princìpi anche dal punto di vista empirico, in un panorama internazionale che sempre più si orienta sulla segregazione: è principalmente questo “Cosa sappiamo dell’inclusione scolastica in Italia? I contributi della ricerca empirica”, volume pubblicato da Erickson, a firma di Silvia Dell’Anna e Dario Ianes della Libera Università di Bolzano e di Rosa Bellacicco dell’Università di Torino

Cosa sta facendo l’Europa per l’educazione inclusiva?

Si è intitolata “Cosa sta facendo l’Europa per l’educazione inclusiva?” una delle sessioni del recente congresso del COFACE, la Confederazione Europea delle Associazioni di Familiari Assistenti, evento tenutosi a Monza, con la partecipazione di delegati provenienti da numerosi Paesi europei, per valutare le varie strade da percorrere, che consentano di arrivare a sistemi educativi più inclusivi in tutto il Vecchio Continente

Tempo di Gruppi Operativi per l’Inclusione: ma gli operatori socio-sanitari?

«Per quanto tempo ancora – si chiede l’Osservatorio Scolastico dell’Associazione AIPD – le famiglie e le scuole dovranno rinunciare ad avere il prezioso contributo degli specialisti del Servizio Sanitario Nazionale in sede di programmazione del percorso scolastico dei propri figli? Così il lavoro per l’inclusione è incompleto. Chiediamo dunque al Governo di investire per aumentare il personale delle ASL, in modo da realizzare una presa in carico reale e non solo formale dei cittadini con disabilità nei propri territori»