In Sicilia disabili due volte

«Dirigenti, funzionari e tutti coloro che sono impegnati nella gestione delle politiche e dei servizi di welfare in Sicilia sono invitati non solo a partecipare, ma anche e soprattutto a raccogliere la sfida per realizzare un sistema che non risponda più a se stesso, ma alle necessità e alle istanze dei cittadini con disabilità e dei loro familiari»: e a “lanciare la sfida” è l’ANFFAS Sicilia, con un importante convegno promosso per il 27 novembre a Palermo

Realizzazione grafica di puzzle, con un omino che attacca il pezzo dell'"integrazione"«Denunciare per l’ennesima volta le gravi condizioni in cui versa il sistema di welfare siciliano e le pesanti ricadute che ciò ha sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie, doppiamente discriminate, oltre che a causa della disabilità, anche per via del luogo in cui vivono. Ciò anche al fine di favorire la riflessione e il dibattito per la realizzazione di una vera integrazione tra servizi socio-assistenziali e servizi sanitari dedicati alle persone con disabilità, esaminando i sistemi di welfare di alcune Regioni del Meridione e confrontando le diverse esperienze, condividendo buone prassi e analizzando gli aspetti più critici».
Vengono espressi così, dall’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), gli obiettivi dell’importante convegno intitolato I servizi per le persone con disabilità: integrazione socio-sanitaria, promosso per giovedì 27 novembre a Palermo (Grand Hotel Wagner).

«Le persone con disabilità siciliane – sottolinea Giuseppe Giardina, presidente dell’ANFFAS Sicilia – sono gravemente discriminate, ancor di più rispetto a quelle che vivono in altre Regioni d’Italia. Mancano infatti i servizi, i sostegni, le opportunità e le poche risorse vengono spesso sprecate o male utilizzate. Il risultato è che diventa quasi impossibile garantire loro e alle loro famiglie un’esistenza dignitosa, l’inclusione nella società, un’accettabile qualità di vita. In poche parole, il rispetto dei diritti umani. E tutto questo nella più totale indifferenza generale e in particolare da parte delle Istituzioni».
«Come Associazione di Famiglie – aggiunge Giardina – che tutti i giorni cerca di contrastare tale drammatica situazione, spesso costruendo opportunità dal niente, con creatività e impegno, non possiamo e non vogliamo restare in silenzio, ma desideriamo, a partire dalla giornata del 27 novembre, intensificare al massimo la nostra azione e mobilitazione, per garantire diritti e opportunità a tutti i cittadini».

Il convegno di Palermo sarà quindi l’occasione propizia per riflettere su come far sì che la qualità di vita delle persone con disabilità diventi comune denominatore per la programmazione, le politiche e la gestione dei servizi, individuando reali prospettive e strategie di cambiamento, soprattutto in relazione all’attuale configurazione delle norme in materia di integrazione sanitaria e sociale, che non hanno mai risposto e tuttora non rispondono a tale obiettivo.
Durante l’incontro, inoltre, verrà presentato anche il Progetto ANFFAS Sud, alla presenza del responsabile Salvatore Parisi (consigliere nazionale dell’ANFFAS), che coinvolgendo le strutture associative ANFFAS del Sud Italia, aspira a promuovere, come ricorda lo stesso Parisi, «un “riscatto” delle Regioni meridionali, incidendo attivamente sulle politiche e sulla progettazione e gestione dei servizi, ponendo al centro il ben-essere delle persone con disabilità e delle loro famiglie quale “stella polare”, a prescindere dal luogo di nascita o di residenza».

Insieme a Parisi, a discutere di questi e molti altri aspetti, saranno presenti tra gli altri a Palermo Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS; il già citato Giuseppe Giardina; Agnese Ciulla, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Palermo e delegata dell’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale Comuni Italiani); Salvatore Brugaletta, direttore Generale dell’ASP 8 (Azienda Provinciale Sanitaria) di Siracusa; Damiana Pepe, referente dell’Assessorato Regionale Siciliano alla Salute; Francesco Marcellino e Angelo Cerracchio, rispettivamente consulente legale e componente del Comitato Tecnico-Scientifico dell’ANFFAS; Alessandra Turrisi, collaboratrice delle testate «Avvenire», «Giornale di Sicilia» e di altri periodici regionali e nazionali.
«Dirigenti, funzionari e tutti coloro che a vario titolo sono impegnati nella gestione delle politiche e dei servizi di welfare – dichiarano dall’ANFFAS Sicilia – sono vivamente invitati non solo a partecipare, ma anche e soprattutto a raccogliere la sfida per la realizzazione di un vero cambiamento, volto a costruire un sistema che non risponda più a se stesso, ma alle necessità e alle istanze dei cittadini». (S.B.)

Nel sito dell’ANFFAS Sicilia è disponibile il programma completo del convegno del 27 novembre a Palermo. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@anffasicilia.net.

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