«Nessuno degli emendamenti presentati al Disegno di Legge di Stabilità per il 2015, rispetto all’adozione di misure di contrasto alla povertà risulta essere stato segnalato»: lo denuncia in una nota il Forum Nazionale del Terzo Settore, ricordando come «gli ultimi dati presentati dall’ISTAT qualche mese fa ci avessero restituito una fotografia drammatica della situazione nel nostro Paese, con la crescita del numero di persone che vivono in povertà relativa e addirittura con il raddoppio, in soli quattro anni, del numero di chi vive in povertà assoluta, fino a toccare i 6 milioni di persone».
«Una situazione quanto meno allarmante – sottolinea Pietro Barbieri, portavoce del Forum – nella quale vediamo il perpetuarsi di scelte che sembrano non prendere nemmeno in considerazione la possibilità di dotare il nostro Paese (unico insieme alla Grecia nell’Europa a 27) di una misura di reddito minimo e di un piano organico di contrasto alla povertà».
«Quello che ci preoccupa di più – aggiunge Barbieri – è l’assenza di una prospettiva di lungo termine, così come l’assenza di investimento in politiche sociali (Fondo per l’Infanzia, Fondo per le Non Autosufficienze, Fondo per la Famiglia), che promuovendo inclusione e sostenendo occupazione, garantirebbero una vera, seppur lenta, ripresa dell’economia e della coesione sociale. Non vedere questo rapido aumento della povertà, delle situazioni di disagio e discriminazione, non vedere le conseguenze legate a questi fenomeni e non accorgersi che il Paese è sempre più vicino al collasso, è una grave forma di miopia». Senza mai dimenticare, ricordiamo a nostra volta, che la stessa disabilità, com’è stato oramai dimostrato palesemente, è al tempo stesso causa ed effetto di povertà.
«Aspettiamo ancora che ci arrivino risposte – conclude il Portavoce del Forum – almeno sul tema del taglio previsto ai contributi per i patronati, sul quale sembrerebbe profilarsi un’auspicabile e significativa riduzione, e rispetto all’aumento delle tassazioni per le Fondazioni di origine bancaria, che riguarderebbero alcuni milioni di persone. In tal senso, consideriamo un segnale positivo la decisione del relatore di accantonare, per il momento, gli emendamenti relativi e auspichiamo che non vengano bocciati». (S.B.)
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