Campioni in gara, “fuoriclasse nella quotidianità”

Sono i 3.500 atleti con disabilità intellettiva del movimento Special Olympics – così come li ha definiti nei giorni scorsi il presidente del CONI Giovanni Malagò – impegnati in queste settimane in tante città d’Italia nel contenitore nazionale “Play the Games”. E dopo l’esordio con la ginnastica ritmica di Prato, molti di loro si misureranno dal 17 al 19 aprile a Torino, nelle gare di bocce e nuoto

Nuotatrice di Special Olympics

Una nuotatrice appartenente al movimento Special Olympics, durante una gara

Dopo le gare di ginnastica ritmica svoltesi a Prato nello scorso fine settimana, stanno per approdare a Torino, rientrando tra gli eventi di Torino Città dello Sport 2015, le gare di bocce e nuoto dei Play the Games 2015, i Giochi Interregionali di Special Olympics, il movimento internazionale dello sport praticato dalle persone con disabilità intellettiva.
500 atleti, 300 familiari, 50 tecnici e 100 volontari, provenienti da Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, oltreché dalla Repubblica di San Marino, saranno coinvolti nella tre giorni del capoluogo piemontese, dal 17 al 19 aprile. Si tratta di cifre certamente importanti, così come quelle dell’intero contenitore nazionale – i Play the Games, appunto – che riguarderanno in totale ben 3.500 atleti con disabilità intellettiva, impegnatio in ventisette grandi manifestazioni, in un 2015 che vivrà il proprio culmine in luglio, con i Campionati Mondiali Estivi Special Olympics di Los Angeles.
Dopo Prato e Torino, quindi, le altre numerose manifestazioni che interesseranno l’Italia da Nord a Sud, in piccole e grandi città, saranno esattamente a Preganziol (Treviso), Formigine (Modena), Viterbo, Lodi, Arsago Seprio (Varese), Busto Arsizio (Varese), Santeramo in Colle (Bari), Rieti, San Giovanni Lupatoto (Verona), Acquaviva delle Fonti (Bari), Genova, Gela (Caltanissetta), Melfi (Potenza), Roma, Sabaudia (Latina), Busseto (Parma), Olbia e la Spezia.

Particolarmente significative, la scorsa settimana, sono state le parole di Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale (CONI), che ha voluto salutare così gli atleti partecipanti a questa grande carrellata di eventi: «Siete atleti unici, inimitabili, un esempio per tutti di abnegazione, volontà, determinazione ed entusiasmo. Trasmettete la forza di non mollare, di crederci, perché niente è precluso quando si affronta la vita con lo spirito giusto, quando le difficoltà e i problemi diventano un motivo per andare più forte, per far capire cosa sia la forza di volontà. Fare sport diventa una scommessa vinta per affermare la piena consapevolezza nei propri mezzi, per tagliare il traguardo della vita. Ma per essere campioni in pista e sui campi, bisogna essere fuoriclasse nella quotidianità, superare i limiti, andare oltre, saper accettare le delusioni come punto di partenza per costruire nuove vittorie. A nome personale, e del CONI, rivolgo quindi il mio più sincero incoraggiamento a tutti gli atleti in gara. Partecipate con il sorriso, divertitevi. In fondo, partecipando, avete già vinto».
Più in generale sul movimento di Special Olympics, Malagò ha voluto sottolineare che esso «è una finestra sul mondo che ci aiuta a scorgere un orizzonte speciale, dove non esistono barriere, e che va al di sopra di ogni pregiudizio. Combattere la discriminazione e valorizzare la diversità è una mission da onorare con convinzione, continuando a vivere queste giornate di festa con l’obiettivo di aiutare la collettività ad accogliere con gioia un modello che vive di luce propria, che veicola attraverso lo sport la voglia di esserci. E di contare, davvero». (S.B.)

Ringraziamo Chiara Gorzegno per la segnalazione degli eventi di Torino.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: redazione@specialolympics.it.

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