«Chi ha la sorte di trovarsi al fianco di una persona che si ammala, può essere la boa che permette di stare a galla nel maremoto senza perdersi in se stessi o lasciarsi andare a fondo. Un’opportunità non da poco»: viene presentato così, attingendo alle parole di Lorenzo Cuffini, tratte dal suo libro Il viaggio indesiderato. Quando la malattia entra in casa (Cantalupa, Torino, Effetà Editrice, 2014), il convegno intitolato anch’esso Quando la malattia entra in casa, promosso per venerdì 25 settembre a Torino (Sala Viglione di Palazzo Lascaris, Via Alfieri, 15, ore 9.30) dalla Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte, che proprio sullo stesso Cuffini potrà contare tra i propri ospiti.
Interverranno inoltre Gianandrea Mossetto, counselor, facilitatore di gruppi di auto-mutuo-aiuto dell’Associazione di Volontariato GILO CARE; Antonio Bertolotto, direttore del Centro Regionale di Riferimento per la Sclerosi Multipla all’Ospedale San Luigi di Orbassano (Torino); Gabriella Brero, vicepresidente dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) di Torino; Simone Veronese della Fondazione Faro.
Le conclusioni saranno affidate ad Antonio Saitta, assessore alla Sanità, ai Livelli Essenziali di Assistenza e all’Edilizia Sanitaria della Regione Piemonte.
«Questo libro – dichiara Lorenzo Cuffini a proposito del suo Il viaggio indesiderato, opera nata dalla situazione di sclerosi multipla vissuta dalla moglie Margherita – non è un trattato sulla malattia né un testo di pastorale della salute. È semplicemente il frutto di un’esperienza di vita personale, che mi ha portato a trovarmi faccia a faccia con la difficoltà e la malattia di chi mi sta vicino. E mi ha obbligato ad aprire gli occhi, che magari avrei continuato a tenere chiusi, e a capire cosa davvero io volessi – prima ancora che dovessi o potessi – fare».
«In fin dei conti – aggiunge – si era deciso e progettato di viaggiare insieme una vita intera. Ora, il viaggio in programma sembra andarsene a gambe all’aria: che fare? Tenere bene al centro che il viaggio è l’importante: non i progetti saltati e le prospettive crollate. Un’altra cosa certamente, rispetto ai piani originari, ma che vale sempre la pena di essere viaggiato, e insieme. Un viaggio nuovo, indesiderato, senza guide né tracciati, ma comunque accettato in sé, nelle sue rotte sconosciute. Da vivere al meglio e, come tutti i viaggi, da godere in pieno e fino in fondo». (Stefano Borgato)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
° Sul convegno di Torino del 25 settembre: rel.esterne@cr.piemonte.it
° Sul libro Il viaggio indesiderato di Lorenzo Cuffini: omcuffini@libero.it