In queste settimane è in corso in Piemonte il passaggio a un nuovo sistema regionale di libera circolazione sui trasporti pubblici, non più basato sulle precedenti tessere gialle, ma sui nuovi contrassegni BIP (Biglietto Integrato Piemonte) e questo ha dato lo spunto per effettuare alcune verifiche e appianare qualche disuguaglianza.
D’ora in poi, dunque – come è stato deciso tramite una Delibera del 15 febbraio scorso – oltre ai ciechi assoluti e ai ciechi parziali, anche gli ipovedenti gravi della Regione, i cosiddetti “decimisti”, potranno usufruire della tessera regionale di libera circolazione. A differenza dei ciechi assoluti e parziali, non avranno diritto ad un accompagnatore, ma secondo l’UICI Piemonte (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), battutasi ai diversi livelli per ottenere questo risultato, «la nuova normativa rappresenta comunque un decisivo passo verso l’equità».
La Delibera adottata dalla Regione Piemonte, tra l’altro, risolve un’anomalia tecnica. Infatti, in base alla legge, hanno diritto alla tessera di libera circolazione i disabili con invalidità superiore al 67%: non si capiva, quindi, per quale motivo i “decimisti” dovessero restare esclusi.
Sempre dalla Regione, infine, si fa sapere che l’inclusione delle persone ipovedenti gravi non comporterà oneri aggiuntivi per l’Amministrazione: i valori di rimborso, infatti, sono forfetari e i nuovi richiedenti saranno ampiamente compensati dalla riduzione di richieste dovute a decessi, cambi di residenza o mancanza dei requisiti necessari. (L.M.)
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