È già dal mese di gennaio che hanno preso il via le attività del Progetto TraSportAbile: lo sport tra abilità e integrazione, promosso da Parent Project – l’Associazione di genitori di bambini e ragazzi con le forme più gravi di distrofie muscolari (Duchenne e Becker) – con il contributo della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), nell’àmbito del bando Vivo Meglio 2015.
Con tale iniziativa – che si protrarrà fino a settembre – si intende promuovere lo sport come veicolo di integrazione e benessere, in una dimensione ludica e di socialità, proponendo a bambini e ragazzi affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker un ventaglio di appuntamenti accessibili legati al mondo sportivo presso vari siti di Torino e dintorni. Nello specifico, uno dei principali scopi è quello di permettere a bimbi e adolescenti di scoprire discipline che incontrino i loro gusti e la loro curiosità e che possano accompagnarli nel percorso di crescita.
È stata in particolare la pratica dello sci a raccogliere l’entusiasmo di Edoardo G. e Matteo C., torinesi, e di Matteo T. della provincia di Asti, che tra gennaio e marzo hanno svolto alcune lezioni di sci alpino sulle piste di Sestriere. In tal senso, l’Associazione torinese Sportdipiù, specializzata in discipline sportive aperte a persone con diversi tipi di disabilità, ha messo a disposizione i propri istruttori volontari, molto competenti e motivati, e i “gusci” appositamente ideati per chi scia da seduto. La struttura della pista di Sestriere permette inoltre ai ragazzi di passare una giornata sulla neve insieme ad altri membri della famiglia, che utilizzano gli sci tradizionali.
I giovani sportivi, quindi, hanno potuto sperimentare le “levatacce” per andare in montagna, il freddo e la curiosità per il nuovo mezzo con il quale presto hanno iniziato a sfrecciare nella neve.
«Sciare – racconta Edoardo, 8 anni – mi è piaciuto molto. Ho potuto scendere veloce un sacco di volte e andare sulla seggiovia con mio fratello e mia mamma. Mi piacerebbe provare ancora questo sport e anche altri nuovi, così diventerò più bravo».
«Lo sci alpino – afferma poi Matteo T., 13 anni – è lo sport che mi è piaciuto di più; è stata una bella esperienza, molto divertente. Spero di tornare a sciare il prossimo inverno!».
Infine, Matteo C., 12 anni, che ha aderito all’iniziativa verso la fine della stagione sciistica, ma con un entusiasmo tale da replicare subito l’esperienza con una lezione extra: «Mi sono divertito con Roberto, il mio istruttore – racconta – e ho imparato subito il meccanismo per condurre il “guscio”. Mi è piaciuto tutto e ho deciso di continuare con questo sport, mi sono già tesserato e aspetto la prossima stagione!». Matteo, quindi, aspetta la prossima neve per ricominciare alla grande l’esperienza in montagna. Nel frattempo, tutti i ragazzi stanno cimentandosi in altre discipline.
Va detto che tutte le attività vedono la partecipazione di istruttori qualificati, preparati ad accogliere bambini o ragazzi con difficoltà motorie. Questi ultimi vengono invitati a sperimentarsi nelle discipline che più li incuriosiscono, usufruendo di mini-percorsi di “assaggio” ad hoc presso strutture di Torino e del Piemonte, grazie alla collaborazione con una serie di realtà territoriali. In questi mesi, ad esempio, oltre alle attività di sci accessibile, con l’Associazione Sportdipiù, sono partite quelle di yoga per bimbi con l’Associazione Ipsy Hamsa, di giocomotricità con l’Associazione Dravelli, e di canottaggio con l’Associazione Un Po per tutti. Altre ancora stanno per prendere il via, dagli incontri di atletica con il CUS Torino alle escursioni con il CAI (Club Alpino Italiano), tramite la speciale Joelette, fino alla giornata in quad – il noto quadriciclo fuoristrada di derivazione motociclistica – con l’Associazione Dreaming Quad.
Tutte iniziative, in ogni caso, ritagliate su misura per venire incontro alle esigenze di bambini e ragazzi di diverse fasce di età, oppure scelte tra le discipline più compatibili con le abilità dei giovani partecipanti. (E.P. e S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elena Poletti (e.poletti@parwntproject.it).