Sull’incantevole sfondo di un Teatro Massimo [a Palermo, N.d.R.] reso ancora più affascinante dalla moltitudine di turisti pronti a immortalarlo in un caldo e ventoso pomeriggio siciliano, una bellissima e divertente iniziativa, in occasione della Giornata Nazionale della Donazione e del Trapianto di Organi e Tessuti del 29 Maggio, ha visto diverse squadre rappresentative di medici, infermieri, pazienti, magistrati e volontari delle varie associazioni, aziende sanitarie e istituzioni comunali, sfidarsi in nome di un unico trofeo: la sensibilizzazione alla cultura della donazione.
Uno splendido pomeriggio di sport e promozione che si è proposto di coinvolgere con attività ludiche la cittadinanza, senza convegni e grandi discorsi: solo due banchetti con materiale informativo, la disponibilità da parte di quanti lavorano nel settore a dare delucidazioni e due calci a un pallone, per segnare insieme un altro punto a favore della vita.
Hanno partecipato al primo torneo di calcio Donare è Vita squadre delle diverse Circoscrizioni di Palermo, insieme a quelle dell’IRCCS ISMETT, dell’AsTraFe (Associazione Siciliana per il Trapianto del Fegato), dell’ARIS (Associazione Retinopatici ed Ipovedenti Siciliani) e dell’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto), realtà del Terzo Settore, queste ultime, a vario titolo sempre impegnate nella diffusione della cultura della donazione di organi e tessuti.
E si respirava aria di festa, tra i sorrisi di quanti ritrovandosi per caso a passare, si sono poi fermati a godersi lo spettacolo e gli applausi accennati per un buon tiro in porta piuttosto che per un tentativo buffo di fermare l’avversario.
Se non fosse che, per uno strano paradosso, a quanto pare le varie Circoscrizioni Comunali organizzatrici dell’evento non avevano ricevuto il consenso dello stesso Comune per cui lavorano, a utilizzare quello spazio di Piazza Verdi.
Ma forse assume quasi una sfumatura ancora più paradossale il fatto che a dare “l’allarme” sembra siano stati i commercianti della zona i quali non sono proprio riusciti a digerire il fatto che il “pallone della solidarietà” fosse motivo di cambiamenti di posizione delle sedie dei loro clienti… Una motivazione così “effimera” come la promozione della donazione di organi e tessuti e del trapianto non poteva essere di certo d’intralcio ai loro affari (forse non hanno tenuto nemmeno conto che l’evento attirava altre persone, e quindi possibili clienti, e gli stessi giocatori avrebbero poi potuto trovare ristoro tra i loro preziosi tavolini!)…
Con la delusione, quindi, di quanti si sono impegnati quel pomeriggio per esserci, ed esserci con responsabilità e convinzione, l’evento è stato interrotto.
A quel punto non è rimasto che chiedersi: chi ha vinto? Ha vinto la donazione!