«Nel ringraziare tutti per la fiducia concessami ancora una volta, come primo segnale del nostro immutato impegno, intendiamo favorire ancora di più la creazione di nuovi gruppi di lavoro specializzati in particolari criticità, in modo tale da affrontare in maniera più costruttiva le problematiche e coinvolgendo attivamente tutti i componenti della Consulta».
Lo ha dichiarato Roberto Zazzetti, presidente dell’APM (Associazione Paraplegici delle Marche) e dell’Associazione ascolana La Meridiana, oltreché referente regionale per la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dopo essere stato riconfermato alla Presidenza della Consulta Regionale per la Disabilità della Regione Marche, così come continuerà ad essere responsabile della Segreteria Patrizia Ceccarini della Lega del Filo d’Oro. Alla Vicepresidenza, invece, è stata eletta Maria Mencarini dell’UICI di Pesaro (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
Non sono tuttavia state improntate solo alla soddisfazione, le dichiarazioni di Zazzetti, che ha anzi colto l’occasione per reclamare con forza maggiore attenzione e rispetto da parte delle Istituzioni Regionali.
«Negli anni passati – ha ricordato infatti – con la precedente Amministrazione Regionale ho cercato a nome della Consulta di riportare le nostre osservazioni sugli argomenti che ci riguardano. Ci siamo però trovati di fronte al silenzio assoluto». «E nemmeno in questo caso – ha aggiunto – abbiamo iniziato bene, perché nonostante fossero stati invitati all’insediamento della nuova Consulta sia il Presidente della Regione, sia quello della Commissione Consiliare su Sanità e Politiche Sociali, nonché tutti i componenti della stessa, sia di maggioranza che di opposizione, nessuno si è presentato, senza nemmeno giustificare la mancata presenza. Personalmente ritengo questo comportamento fortemente lesivo nei confronti delle diciotto maggiori Associazioni marchigiane che rappresentano migliaia di persone con disabilità, e lo giudico un segno di mancato riconoscimento del ruolo fondamentale ricoperto dalla Consulta. Ma naturalmente intendiamo continuare la nostra battaglia contro questa sorta di “muro di gomma” delle Istituzioni». (S.B.)
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