Andando a cavallo si può imparare a crescere: basandosi su tale concetto, da tempo l’UICI di Torino (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) ha raccolto la sfida dell’ippoterapia, forma di riabilitazione che, attraverso il contatto con gli animali, e nella fattispecie i cavalli, riesce a potenziare in chi la pratica il senso dell’equilibrio, la percezione di sé nello spazio, ma anche il coraggio e la fiducia nelle proprie capacità.
Dall’inizio di quest’anno, dunque, grazie a una collaborazione con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Hidalgo, che ha messo a disposizione i propri istruttori specializzati, hanno potuto avvicinarsi a questa esperienza sette bambini e ragazzi tra i 5 e i 16 anni, affetti da disabilità visive e in qualche caso anche da altre minorazioni. Le lezioni si sono svolte presso il Centro Ippico “Enzo B”, in Via Onorato Vigliani a Torino.
«Come abbiamo verificato tante altre volte – spiega Silvia Lova, coordinatrice educativa dell’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), attiva nell’UICI di Torino – quando si crea un contesto inclusivo e accogliente, i limiti oggettivi non rappresentano un ostacolo». L’attività, infatti, è stata seguita da tutti con entusiasmo e passione e i giovani protagonisti si sono messi in gioco. «Hanno imparato a orientarsi in un ambiente fatto di suoni, gesti e odori caratteristici – sottolinea ancora Lova – e gradualmente, fidandosi di se stessi e degli istruttori, hanno superato la paura che istintivamente si prova quando ci si trova su un animale in movimento e non si hanno riferimenti visivi. Ma non solo: sebbene in modo inconsapevole, nel ripetere gesti e comandi da dare ai cavalli, i bambini hanno svolto un interessante lavoro di sviluppo psicofisico».
Non a caso questi percorsi di ippoterapia sono inseriti nel progetto dell’UICI denominato Tempo per una vita migliore: Ri-abilit-azione, finanziato dalla Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino) e il cui obiettivo è proprio quello di intervenire sul quotidiano delle persone con disabilità, con particolare attenzione ai bambini, attraverso momenti ludico-riabilitativi e occasioni di inserimento sociale.
Rientrano in questo àmbito altre proposte, tra cui la musicoterapia e gli incontri per sviluppare una corretta postura. «Spesso infatti – spiega ancora Silvia Lova – la disabilità visiva porta con sé atteggiamenti fisici disarmonici, che vanno compensati per tempo. Una buona percezione del proprio corpo aiuta a vivere meglio ed è condizione necessaria per poter poi frequentare, in età adulta, i corsi di autonomia e orientamento che l’UICI organizza».
«Con l’autunno e l’inizio di un nuovo anno scolastico – osserva Franco Lepore, presidente dell’UICI di Torino – siamo felici di riproporre queste attività, consapevoli di quanto possano essere preziose per i nostri giovani e per le loro famiglie. Da sempre, infatti, il sostegno ai bambini e agli adolescenti è una nostra priorità: cerchiamo di dar loro degli strumenti che li aiutino, anche in futuro, ad avere una vita soddisfacente e un ruolo attivo nella società». (L.M.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficio.stampa@uictorino.it (Lorenzo Montanaro).