Investire sulla Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Un pubblico appello è stato lanciato nei giorni scorsi dal Congresso Nazionale della SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), per «denunciare lo stato di sempre maggiore criticità delle risposte per gli utenti con disturbi neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza e per le loro famiglie». In tal senso, si chiede «una ridistribuzione della spesa sanitaria che colmi i vuoti enormi esistenti in questo àmbito, garantendo finalmente risposte appropriate, eque e tempestive per i bambini e gli adolescenti e al tempo stesso il benessere di tutta la società»

Bimbo fotografato di spalle davanti a un vetro«Infanzia e adolescenza sono momenti cruciali per la costruzione di una buona salute del corpo e della mente, che caratterizzerà poi tutta la vita dell’individuo, oggi sempre più lunga. Molte sono le patologie neuropsichiche che, in un bambino/ragazzo su 5, possono compromettere questo processo: disabilità intellettive, paralisi cerebrali, disturbi della coordinazione motoria, disturbi specifici del linguaggio e dell’apprendimento, disturbi dello spettro autistico, epilessie, sindromi genetiche rare, malattie neuromuscolari e neurodegenerative, encefalopatie acquisite, tumori cerebrali, disabilità complesse, disturbo da deficit di attenzione con iperattività, disturbi della condotta, disturbi del comportamento alimentare, psicosi, disturbi bipolari, depressione e molti altri. Le patologie psichiatriche, neurologiche e l’abuso di sostanze rappresentano una percentuale maggiore persino rispetto alle malattie cardiovascolari, e più del 50% dei disturbi neuropsichici dell’adulto ha un esordio in età evolutiva o è comunque dovuto a eventi morbosi insorti anche molti anni prima della manifestazione del disturbo conclamato. Interventi tempestivi e appropriati possono cambiare la storia naturale della malattia, prevenire le sequele, evitare la cronicizzazione e diminuire in modo rilevante i costi emotivi, sociali ed economici».
Si apre così l’appello lanciato nei giorni scorsi ad Alghero (Sassari) dal XXVII Congresso Nazionale della SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), per «denunciare lo stato di sempre maggiore criticità delle risposte per gli utenti con disturbi neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza e per le loro famiglie».

Di fronte infatti alla constatazione dell’importanza di tale àmbito, la SINPIA segnala «l’ormai storica assenza di investimenti in un settore fondamentale per la salute della popolazione; l’aumento delle disuguaglianze intra e inter-regionali e la conseguente non equità di risposte per i bambini e i ragazzi e per le loro famiglie, legati alle politiche di spending review che permeano tutti gli atti normativi e l’attuale riassetto istituzionale operato da molte Regioni; l’insufficiente stanziamento di risorse da parte delle Regioni, che determina in molti servizi rilevanti difficoltà ad intercettare i reali bisogni e a garantire le risposte previste dai LEA [Livelli Essenziali di Assistenza, N.d.R.] appena ridefiniti; la perdurante mancanza di indicazioni su come poter tradurre nella pratica gli interventi che dovrebbero essere inclusi nei LEA stessi; la necessità di indirizzare le risorse in senso organizzativo con precisi atti normativi regionali, che affrontino il tema dell’organizzazione dei servizi pubblici di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e di come derogare ai vincoli di spesa per assumere il personale mancante e garantire la formazione permanente necessaria a erogare interventi basati sulle evidenze».

Per tutto questo, quindi, la SINPIA chiede «una ridistribuzione della spesa sanitaria che, evitando gli sprechi che esistono in altri settori, riesca a colmare i vuoti enormi che esistono in questo àmbito e garantisca finalmente risposte appropriate, eque e tempestive per i bambini e gli adolescenti con disturbi neuropsichici, per garantire non solo la loro salute e quella delle loro famiglie, oggi e soprattutto in proiezione per il loro futuro, ma il benessere di tutta la società».
Più nello specifico, ci si rivolge «Al Ministero della Salute e alle Regioni», affinché garantiscano, «attraverso adeguati investimenti di risorse e la condivisione di modelli organizzativi, la presenza omogenea in tutto il territorio nazionale di un sistema integrato di servizi di Neuropsichiatria Infantile, sia in termini di professionalità che di strutture, territoriali ed ospedaliere, in grado di operare in coerente sinergia con pediatri, pedagogisti clinici, psicologi consultoriali e altre figure professionali riconosciute, così da garantire i necessari interventi non farmacologici e/o farmacologici ed un approccio il più possibile multidisciplinare ai disturbi neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza, riferendo annualmente l’esito dell’azione alla Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, alla Commissione Igiene e Sanità del Senato e alla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni». «Al Ministero della Salute, alla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, all’Istituto Superiore di Sanità e ai Servizi di Neuropsichiatria», per far sì che strutturino «un adeguato sistema di monitoraggio della salute neuropsichica dei bambini e degli adolescenti, dello stato dei servizi ad essa dedicati e dei percorsi diagnostici e assistenziali dei disturbi neuropsichici nell’età evolutiva, riferendo annualmente l’esito dell’azione alla Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, alla Commissione Igiene e Sanità del Senato e alla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni».

All’appello/denuncia lanciato dalla SINPIA possono aderire, accedendo al sito della stessa, operatori, associazioni e chiunque altro ne condivida i contenuti. (S.B.)

Ringraziamo Giovanni Merlo per la collaborazione.

Nel sito della SINPIA è disponibile il testo integrale dell’appello emerso ad Alghero, durante il XXVII Congresso Nazionale della Società. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@sinpia.eu.

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