Verrà inaugurato domenica 30 ottobre a Roma (Via dei Prati Fiscali, 201) e si aprirà al pubblico nel corso di due distinti momenti di presentazione, il Laboratorio Educativo CuoreMenteLab, struttura pensata e progettata da Davide Moscone, psicologo e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e David Vagni, dottore in Fisica e Psicologia, dottorando in Scienze dell’Apprendimento e ricercatore nel settore delle Neuroscienze Cognitive, già fondatori dell’Associazione Spazio Asperger.
«CuoreMenteLab – come spiegano i promotori – sarà innanzitutto uno spazio di aggregazione, crescita e formazione, oltreché un centro clinico caratterizzato dalla presenza di professionisti specializzati in vari settori educativi e psicologici (psicoterapeuti, psicologi, logopedisti, neuropsicomotricisti, educatori, terapisti occupazionali e terapisti della riabilitazione psichiatrica, oltre ad esperti in discipline creative e, quando necessario, nutrizionisti, psichiatri e neuropsichiatri infantili). Il progetto costituisce un fondamentale momento di ampliamento, innovazione e concretizzazione pratica delle più aggiornate teorie in materia di neurodiversità, definizione che raccoglie persone con eterogenee differenze di sviluppo neurologico – dai DSA (disturbi specifici di apprendimento, quale la dislessia), all’ADHD (disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività), passando attraverso lo spettro autistico – che in molti casi si manifestano non isolatamente, ma in concomitanza l’una con l’altra. Con questo Laboratorio, quindi, intendiamo offrire un supporto professionale complesso e mirato a persone neurodiverse di tutte le età, grazie a un approccio dimensionale che metta al centro dell’intervento psicologico ed educativo le specificità complesse del singolo individuo, come in un puzzle unico e irripetibile da ricomporre, rispettando l’insieme eterogeneo di forme, linee e colori che lo costituiscono».
«Il Centro – viene ancora spiegato – si occuperà pertanto di diagnosi, per bambini, adolescenti e adulti, e di progettazione, con conseguente messa in opera di interventi mirati per persone di tutte le età, attraverso un adeguato approccio multidimensionale alle specificità di ogni singolo individuo. A seconda delle esigenze dettate dalle diversità presenti in ciascuno, saranno messe a diposizione le competenze specifiche dei diversi professionisti del campo psicoeducativo che collaboreranno con il Centro. Infine, prevediamo l’organizzazione continuativa di corsi di formazione, necessari alla conoscenza e alla diffusione delle più avanzate teorie scientifiche e metodologie di intervento pratico legate alla neuro diversità».
«L’idea di neurodiversità – sottolinea Davide Moscone – fonda le proprie radici nella psicologia positiva ed esprime un approccio dimensionale alla persona. Il profilo del singolo è quindi delineato non solo a partire da categorie scientifiche che ne descrivano le difficoltà, ma anche da tratti che ne rappresentino i punti di forza. Entrambe le polarità sono necessarie per una piena comprensione dell’individuo e per lo sviluppo di un piano d’intervento, conseguentemente incentrato sulla crescita personale, in vista di un generale miglioramento della qualità della vita, oltre che sul superamento delle più evidenti difficoltà».
«L’impostazione clinica di questo nuovo Centro – prosegue Moscone – nasce dunque dalla necessità di fornire risposte alle persone che cercano di comprendere se stessi e i propri cari. Per questo motivo, iniziando da uno screening gratuito accessibile a tutti online, seguirà un primo colloquio clinico, per stabilire la necessità o meno di eventuali test diagnostici, al fine di emettere una diagnosi secondo i manuali diagnostici internazionali. Le diagnosi saranno rilasciate al fine di favorire l’inclusione scolastica e lavorativa e la tutela dei propri diritti. Tuttavia, le etichette diagnostiche non sono sempre sufficienti a comprendere il funzionamento della persona nella sua interezza e a elaborare un adeguato piano di intervento. Pertanto è necessario indagare le dimensione della persona a prescindere dall’etichetta diagnostica ufficiale».
Dal canto suo David Vagni intende sottolineare l’innovatività, per un centro privato, «non solo di protocolli “basati sull’evidenza” (evidence based), ma anche di interventi che saranno sottoposti a scrutinio dalla comunità scientifica, con una presa di dati continua, in modo da dare sicurezza e serenità alle famiglie».
Alla giornata del 30 ottobre, voluta per esporre a chiunque sia interessato alle basi teoriche e pratiche di CuoreMenteLab, oltreché per fare scoprire gli spazi creati per dare forma e sostanza al progetto, parteciperanno i due ideatori, insieme a numerosi specialisti e professionisti che opereranno all’interno del Centro. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@cuorementelab.it.