Alcune iniziative particolarmente interessanti sono state promosse per i prossimi giorni dalla Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili), nell’àmbito di BookCity Milano, la manifestazione promossa dall’omonima Associazione e dal Comune di Milano, con l’AIE (Associazione Italiana Editori) e in collaborazione con l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e l’ALI (Associazione Librai Italiani).
Si tratta innanzitutto del Reading al buio intitolato Leggere con mani e voce, in programma domani, sabato 19 novembre, presso l’Istituto dei Ciechi di Milano (Via Vivaio, 7, ore 10.30) e in collaborazione con lo stesso, durante il quale, dopo l’introduzione di Riccardo Cavallero, consigliere d’amministrazione della Fondazione LIA, tre popolari scrittori, come Gianni Biondillo, Antonio Manzini e Michela Murgia, si alterneranno con i lettori non vedenti Elisabetta Corradin e Manuele Bravi alla lettura di alcuni brani del loro ultimo libro (rispettivamente Come sugli alberi le foglie, Guanda; Orfani bianchi, Chiarelettere; Chirù, Einaudi), rendendo le parole le vere protagoniste dell’incontro.
Resi accessibili dalla Fondazione LIA grazie alla collaborazione con le case editrici associate, quegli stessi brani, va detto, verranno letti tramite diverse modalità: su carta, tablet e smartphone, usando il Braille cartaceo o digitale, la sintesi vocale o l’ingrandimento dei caratteri. Per il pubblico, quindi, sarà l’occasione per leggere non solo con gli occhi e sperimentare un nuovo approccio alle storie.
«Il Reading al buio – dichiara Cristina Mussinelli, segretario generale della Fondazione LIA – è il nostro biglietto da visita, perché ci permette di raccontare al pubblico storie che appassionano per come sono lette oltre che per ciò che narrano, creando emozioni oltre ogni barriera: è questa è la nostra idea di accessibilità e inclusione».
«Mentre sono particolarmente onorato che l’Istituto ospiti ancora una volta questa iniziativa – aggiunge dal canto suo Rodolfo Masto, commissario straordinario dell’Istituto dei Ciechi di Milano – voglio sottolineare che il Braille, oltre a veicolare un rapporto intimo con la lettura e al di là delle innovazioni tecnologiche, rimane lo strumento principe che permette ai ciechi una completa crescita culturale».
In contemporanea al Reading con gli scrittori, i bambini e i ragazzi dai 6 anni in su, divisi in gruppi da dodici, potranno essere protagonisti di uno dei tre percorsi laboratoriali di mezz’ora, intitolati Il codice Braille: un viaggio alla scoperta dell’alfabeto tattile, durante i quali potranno entrare nel vivo del linguaggio Braille e, sotto forma di gioco, scoprire che anche dei puntini organizzati in uno spazio definito hanno un significato comprensibile e condivisibile con i loro coetanei non vedenti.
In chiusura (ore 12) è prevista una dimostrazione di come le tecnologie aiutino le persone con disabilità visive a leggere i testi digitali accessibili e una visita guidata al museo storico di Louis Braille.
I successivi appuntamenti sono in programma per martedì 22 e giovedì 24 e saranno altri due Reading al buio, rivolti ai ragazzi delle scuole superiori, presso il Laboratorio Formentini per l’Editoria (Via Formentini, 10, ore 10.30).
Il primo avrà per protagonista Cecilia Randall, creatrice della saga di Hyperversum, che si alternerà con Antonino Cotroneo, ipovedente, alla lettura di alcuni brani del suo Hyperversum Next (Giunti).
Il secondo incontro, invece, sarà con il musicista, cantante e scrittore Giuseppe Festa e a farla da protagonista sarà il suo recente La luna è dei lupi (Salani). Anche in questo caso a fianco dell’Autore vi sarà Antonino Cotroneo. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@fondazionelia.org.