Fare il genitore è un “mestiere” insieme bellissimo e difficile: ogni bambino è unico e diverso da tutti gli altri e ogni madre, ogni padre, devono inventare, giorno per giorno, il proprio rapporto con lui e affrontare dubbi e problemi sempre nuovi, con modi e tempi calibrati sulle particolarità del figlio, sulla sua età e fase di crescita.
La presenza di un deficit visivo può rendere più difficile e delicato il compito di “spiegare il mondo” ai figli e di trovare un modo per parlare con loro, anche della disabilità; può portare inoltre il genitore a doversi districare tra le istanze di autonomia o dipendenza dei suoi figli.
Trovare la propria posizione di genitore – e non di esperto o di terapista – può rappresentare a volte uno dei passi più complessi che si possano affrontare. Tale tensione, infatti, unita alle continue richieste di efficienza ed efficacia, può far sentire il genitore non ascoltato nelle proprie necessità e richieste che, seppure sopite per bisogni superiori, non sono mai assenti.
Per sostenere i genitori nel loro difficile compito, l’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – durante le sedute di ottobre e novembre del proprio Consiglio d’Amministrazione Nazionale – ha approvato decine di progetti su tutto il territorio nazionale, con i quali intende offrire cicli di incontri di approfondimento e confronto delle esperienze tra genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva.
Tali incontri, fortemente voluti da Mario Barbuto e Massimo Vita, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’IRIFOR, saranno condotti da uno psicologo dell’età evolutiva, coadiuvato dalla figura del consulente tiflologo o da operatori che rappresentino un riferimento per i genitori e possano farli sentire accolti e a loro agio. Si ricorrerà pure all’intervento di relatori esperti (oculista e genetista) che faranno il punto sulle conoscenze e sulla ricerca in campo medico, genetico e riabilitativo per alcune patologie visive più significative o rappresentative, rendendosi disponibili a discutere insieme le domande dei genitori e i dubbi concernenti aspetti comuni e condivisibili nel gruppo.
A seguito poi degli incontri di gruppo, su richiesta dei partecipanti, ma soprattutto sulla base dell’individuazione del bisogno da parte degli esperti, potranno essere svolti cicli di quattro incontri di assessment (“valutazione”) e supporto con il singolo genitore o con la coppia genitoriale.
Avvalendosi di questi strumenti, l’IRIFOR ritiene di poter offrire ai genitori un’adeguata ed efficace occasione per accrescere in modo consapevole la propria competenza genitoriale e accompagnarli nell’affrontare le difficoltà della relazione educativa attraverso la riflessione, l’ascolto, il confronto e il coinvolgimento personale.
Gli incontri si svolgeranno con cadenza quindicinale o mensile secondo cicli di tre-quattro appuntamenti in presenza, della durata di tre ore ciascuno. Si potrà prevedere un solo ciclo o repliche fino a un massimo di tre cicli in un anno. Gli incontri stessi verranno attivati per un minimo di dieci genitori fino a un massimo di trenta partecipanti. Potranno inoltre essere offerti da due a quattro incontri di assessment e supporto al singolo genitore o coppia genitoriale, della durata di un’ora ciascuno, per un monte ore massimo disponibile di sessanta ore.
I cicli si svolgeranno presso le sedi provinciali e regionali dell’UICI destinatarie dei finanziamenti e prenderanno avvio nelle prossime settimane. La conclusione dovrà avvenire entro i tre mesi successivi dall’inizio dei progetti.
Va detto, in conclusione, che l’obiettivo non sarà ovviamente quello di fornire risposte esaustive, né tanto meno soluzioni “preconfezionate”, ma quello di valorizzare le risorse e le potenzialità di ogni genitore nel rapporto con i propri figli con disabilità visiva, per consentire di migliorare in modo attivo e graduale la capacità di comunicare e di affrontare le difficoltà quotidiane.