Il 5 luglio dello scorso anno avevo inviato una mail all’Ufficio Tecnico della X Municipalità del Comune di Napoli, per chiedere l’installazione dei dissuasori ai lati dello scivolo del marciapiede fuori casa. Dopo alcuni mesi, però, non avendo ricevuto alcuna risposta, chiesi al Presidente della Municipalità che fine avesse fatto la richiesta. Mi rispose – molto semplicemente – che l’Ufficio preposto aveva stabilito che sarebbe stato inutile installare i dissuasori perché comunque non avrebbero impedito la “sosta selvaggia”.
La risposta mi colpì molto e ribadii: «Sarebbe come eliminare i semafori solo perché alcuni cittadini non li rispettano!».
Oggi, che sono stato multato dai vigili per avere fermato per qualche minuto l’auto sulle strisce pedonali (con contrassegno e frecce di stazionamento per far scendere mia figlia disabile al 100%), non potendo contestare la giustezza della contravvenzione – anche se applicata con rigore svizzero in una realtà normalmente anarchica e in un quartiere dove le regole stradali sono del tutto ignote – vorrei fare una semplicissima considerazione: ma se i vigili a Bagnoli esistono e possono essere più che operativi, perché non possono fare le contravvenzioni anche alle auto che impediscono la libera circolazione delle persone con disabilità sostando davanti agli scivoli?
È con particolare soddisfazione che riportiamo ai Lettori quanto inviatoci dallo stesso Mario Caldora, dopo la pubblicazione da parte nostra di questo suo testo: «Ho il piacere di comunicare – ci ha scritto – che grazie a questo articolo, il Presidente della X Municipalità del Comune di Napoli ha chiesto l’installazione in quella zona di posti riservati alle persone con disabilità».