«Riteniamo sia giusto dare un supporto costruttivo, proattivo e di valore a chi è deputato a garantire la sicurezza e a gestire situazioni di pericolo. In numerosi territori degli Stati Uniti, ad esempio, la legge prevede che i funzionari di nuova assunzione vengano istruiti ad identificare e interagire con le persone autistiche. Alcuni Stati (Florida, Indiana, Maine, North Carolina, Pennsylvania) addestrano le Forze dell’Ordine e danno loro formazione su questo tema, mentre nel New Jersey, tutti gli addetti pubblici che lavorano in situazioni di emergenza devono essere formati. Va infatti ricordato che un bambino autistico ha un 50% di probabilità in più rispetto a un coetaneo a sviluppo normotipico, di allontanarsi dalla propria casa e perdersi»: lo dichiara Mario Paganessi, presidente della Fondazione Oltre il Labirinto-Per l’Autismo di Treviso, a proposito del corso di formazione promosso dalla stessa nei giorni scorsi, all’interno della caserma provinciale dei Vigili del Fuoco di Treviso, con l’obiettivo di fornire strumenti e informazioni utili appunto all’interazione con le persone con autismo.
«Spesso – aggiunge Paganessi – la mancanza di accortezze o di atteggiamenti adeguati in un momento di emergenza o durante un intervento, può creare situazioni di tensione o di pericolo. Questo nostro corso si inserisce in un percorso formativo avviato da diversi anni dalle Forze dell’Ordine e di vari Enti Istituzionali, per delineare protocolli condivisi e integrati, che si uniformino ai principi e alle più recenti linee guida nazionali e internazionali sull’autismo. Nello specifico, abbiamo voluto coinvolgere i Vigili del Fuoco, mettendo a disposizione i nostri professionisti, per fornire un contributo di prevenzione utile a gestire situazioni di pericolo, in particolare alla presenza di persone con autismo».
«Infatti – ha concluso il Presidente di Oltre il Labirinto – è fondamentale per i soccorritori arrivare sul luogo di un’emergenza e mettere al sicuro le persone. Ebbene, in queste situazioni di rischio, è di vitale importanza che i Vigili del Fuoco siano in grado di identificare e poter gestire una persona con autismo. In tal senso, una formazione adeguata e la conoscenza dei disturbi dello spettro autistico può aiutarli a fronteggiare l’emergenza nel modo più efficace possibile, dal momento che le persone con autismo vengono identificate dal comportamento, non avendo particolari segni fisici distintivi; la formazione sulle loro possibili reazioni e sulle caratteristiche comportamentali è pertanto fondamentale per poter essere loro d’aiuto».
«Nell’ordinaria attività di soccorso – afferma dal canto suo Nicola Micele, comandante Provinciale dei Vigili del fuoco di Treviso – il Vigile del Fuoco è chiamato a confrontarsi con situazioni che presentano rischi di varia natura, a volte non riconoscibili con immediatezza. L’evenienza di trasportare o semplicemente di assistere persone con esigenze speciali in caso d’incendio o altro tipo di emergenza è ricorrente e richiede metodiche e comportamenti specifici e appropriati da parte dei soccorritori. In quale relazione d’aiuto deve mettersi il soccorritore nei confronti di chi ha necessità di supporti particolari? Da tempo il nostro Corpo Nazionale è impegnato nella divulgazione di apposite metodiche di intervento, grazie all’impegno di tecnici specializzati che hanno acquisito specifiche competenze al riguardo. La giornata di formazione di Treviso ha costituito dunque una preziosa occasione, per potere scambiare informazioni ed esperienze fra addetti ai lavori altamente qualificati». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@oltrelabirinto.it (Elena Mattiuzzo).