Era esattamente il 13 dicembre 2003, giorno di Santa Lucia, quando venne inaugurato a Cremona, presso il Museo Stradivariano del Violino, un innovativo percorso guidato di visita alla collezione liutaria, che integrava quello tradizionale con un’aula didattica tattile corredata di scritte in Braille. Ciò avrebbe consentito per ben dieci anni, ai visitatori ciechi e ipovedenti, di poter fruire del patrimonio musicale della città. Quello stesso percorso, inoltre, era arricchito con un catalogo stampato in nero e in Braille, con tavole in rilievo, in modo da favorire l’interazione tra visitatori vedenti e non vedenti.
«Un bel progetto – sottolinea Flavia Tozzi, presidente dell’UICI di Cremona (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – che ha reso la nostra città orgogliosa di poter offrire e rendere fruibili le proprie meraviglie liutarie anche a visitatori che, fino a quel momento, erano stati esclusi da qualsivoglia opportunità di godere appieno del prezioso materiale esposto nel Museo Stradivariano».
Qualche tempo fa, però, è arrivata un’amara sorpresa, quando cioè il Museo è stato trasferito nell’attuale sede di Piazza Marconi, dove il percorso tattile – finanziato tra l’altro dalla Fondazione Cariplo – non è più stato esposto, cosicché, ad oggi, per chi ha problemi di disabilità visiva, non è più possibile la visita in autonomia e con adeguati supporti Braille.
Proprio per questo, dunque, il 21 febbraio scorso, in occasione della Decima Giornata Nazionale del Braille, i ciechi e gli ipovedenti di Cremona, guidati dall’UICI locale e anche a nome di tutti coloro che visiteranno in futuro la città, hanno ufficialmente chiesto al sindaco Gianluca Galimberti, che è anche presidente della Fondazione Museo del Violino, di intervenire, «affinché – dichiara Flavia Tozzi – sia ripristinato quel percorso tattile “scomparso” da tre anni, che consentirebbe ai ciechi di accedere in autonomia al patrimonio culturale musicale di cui tanto Cremona si vanta nel mondo». (S.B.)
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