7 piscine, 15 Comuni, 51 scuole tra elementari e medie, 31 istruttori specializzati, 104 giorni di lezione e 248 turni in acqua nei mesi da gennaio a maggio: è con questi numeri, a dir poco significativi, che l’Associazione Polisportiva Dilettantistica per Disabili POLHA-Varese ha tagliato il traguardo della tredicesima edizione del progetto denominato Sport si può, dedicato all’insegnamento del nuoto e rivolto in orario scolastico agli alunni con disabilità delle scuole elementari del proprio territorio, in collaborazione con i loro insegnanti di sostegno o con gli educatori.
Nello specifico, le piscine che quest’anno hanno ospitato le lezioni (per gli utenti a titolo gratuito) sono state quelle di Busto Arsizio, Castiglione Olona, Luino, Saronno, Tradate e Varese, insieme alla “new entry” Caronno Pertusella.
«Ancora una volta – sottolinea Daniela Colonna-Preti, presidente di POLHA -, grazie anche ai Comuni di riferimento, siamo riusciti nell’impresa di raccogliere i fondi necessari, pari a circa 40.000 euro, per coprire le spese relative a trasporti, piscine, istruttori, assicurazioni e molto altro. In tal senso, indispensabile ancora una volta è stata la collaborazione dei Comuni di Busto Arsizio, Luino, Saronno, Tradate, Varese, Venegono Inferiore e Superiore, e anche del Servizio di Medicina dello Sport dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Varese, dell’Ambulatorio di Medicina dello Sport dell’Istituto Padre Monti di Saronno, degli Istituti Scolastici, dei gestori o proprietari delle piscine coinvolte e della Polisportiva Disabili PAD di Busto Arsizio, insieme ai contributi derivati dal Sea Challenge 2016, dal progetto del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Lo sport per tutti a scuola, e senza dimenticare il supporto dell’ATS Insubria di Varese, del Panathlon Club La Malpensa, di Banca Intesa San Paolo, dell’AUSED, di Triade SOS Autismo, di Paglini Renault Castellanza e di Varese Controlli».
«Per una tredicesima edizione che si è conclusa – prosegue Colonna-Preti -, facendo registrare un crescente successo di richieste e partecipazione, il pensiero è già rivolto a tutto ciò che serve e servirà per mettere in cantiere la prossima edizione, con l’ormai cronica realtà di dover iniziare ogni volta da capo senza basi e certezze, nonostante si tratti di un’attività che nel corso degli anni ha riguardato oltre 3.000 bambini. Pensieri, questi, che si allargano all’intero nostro panorama, che oltre al nuoto promozionale e agonistico, comprende anche boccia paralimpica, handbike, kayak, ice sledge hockey e tennis tavolo, con squadre e atleti di livello nazionale e mondiale, quali gli Azzurri del nuoto paralimpico Federico Morlacchi, Arianna Talamona, Alessia Berra, Arjola Trimi e Fabrizio Sottile, reduci dalle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e del para ice hockey Alessandro Andreoni, Bruno Balossetti, Roberto Radice e Santino Stillitano, già qualificati per le Paralimpiadi Invernali 2018 di Pyeongchang, in Corea del Sud».
Ma in casa POLHA i motivi per far festa sembrano susseguirsi continuamente. L’ultimo di essi, infatti, riguarda la prestigiosa convocazione in Nazionale del sedicenne Lorenzo L’Abbate (categoria S9-SB8-SM9), che sarà tra i protagonisti dei prossimi European Para Youth Games (“Giochi Giovanili Paralimpici Europei”) in programma a Genova all’inizio del prossimo mese di ottobre.
«Lorenzo – spiega Colonna-Preti – nuota con noi da quando aveva 11 anni e fa parte della nostra squadra agonistica a pieno titolo, allenato da Barbara Aimetti, coadiuvata da Massimiliano Tosin e Micaela Biava. Ai Campionati Italiani Giovanili di Fabriano (Ancona) di fine aprile ha conquistato due medaglie d’oro nei 50 e 100 stile libero (categoria S09 Ragazzi), risultando in questi mesi il terzo miglior atleta maschio nella fascia di età dei nati tra il 2001 e il 2005. Questo lo ha portato ad essere selezionato per la Nazionale e per lui quella di Genova sarà la prima esperienza azzurra». (S.B.)
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