Sono state ben 160.219 le versioni digitali di libri scolastici erogate lo scorso anno da LibroAID, servizio promosso dall’AID (Associazione Italiana Dislessia) che è già attivo e aperto al pubblico anche per il prossimo anno scolastico 2017-2018.
L’iniziativa ha lo scopo di garantire il successo formativo, l’inclusione scolastica e il diritto di accesso ai libri digitali per la scuola agli alunni con DSA (disturbi specifici di apprendimento) e con certificazione da Legge 104/92.
«In particolare – spiegano dall’AID – il libro digitale (in formato pdf aperto) consente ai ragazzi di interagire con i testi, utilizzando i software di sintesi vocale e i programmi per realizzare le mappe concettuali. Lo studente con DSA può in tal modo compensare le proprie difficoltà e affrontare lo studio in condizioni di maggiore autonomia».
LibroAID è un servizio garantito grazie a un protocollo siglato con l’AIE (Associazione Italiana Editori) e alla collaborazione degli editori aderenti, che forniscono gratuitamente i libri digitali.
Questi ultimi possono anche essere richiesti in autonomia dal genitore/tutore o dallo studente maggiorenne, solo ed esclusivamente, però, attraverso il sito dedicato. (S.B.)
Per accedere a LibroAID è richiesta l’iscrizione all’AID (Associazione Italiana Dislessia), poiché le quote associative contribuiscono a coprire i costi di organizzazione e gestione, garantendo la continuità del servizio stesso. I requisiti per usufruirne sono: essere in possesso della certificazione di diagnosi DSA o 104/92 dello studente; dichiarazione di regolare acquisto del libro in formato cartaceo; la garanzia di utilizzo solo personale del libro da parte dello studente dislessico; l’iscrizione all’AID per il 2017.
Per ulteriori informazioni o approfondimenti: amorabito@lifecommunication.agency (Anna Morabito); comunicazione@aiditalia.org (Gabriele Brinchilin).
I DSA (disturbi specifici di apprendimento)
Il più diffuso è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.
AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima colpisca circa 1.900.000 persone. L’Associazione lavora in particolare per approfondire la conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate ai DSA. È aperta ai genitori e ai familiari di bambini dislessici, ai dislessici adulti, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici).