Come avevamo segnalato a suo tempo, era esattamente il 1° settembre dello scorso anno, quando la Fondazione Renato Piatti di Varese inaugurò presso il proprio Centro Multiservizi per le Disabilità e la Famiglia – denominato La Nuova Brunella – il proprio nuovo Centro Autismo (Centro Terapeutico Riabilitativo Semiresidenziale di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), all’insegna della medesima filosofia che ormai da molti anni caratterizza l’impegno di questa organizzazione, ovvero, come aveva sottolineato la presidente Cesarina Del Vecchio, «pensando e guardando all’autismo come a una modalità diversa di affrontare e incorporare il mondo, e in quanto tale “né giusta, né sbagliata”, ma unica. È una condizione da riconoscere, sostenere e “attrezzare” per una vita che sia il più possibile di qualità. La nostra attenzione all’autismo, o meglio agli autismi, conferma ancora una volta la nostra grande attenzione alla persona, prima che alla disabilità».
Mercoledì 6 settembre, dunque, è in programma in mattinata (Via Crispi, 4, Varese, ore 10.30-12) una bella iniziativa, voluta per festeggiare il primo anno di attività di tale struttura.
L’occasione sarà propizia anche per inaugurare l’attiguo nuovo parco giochi inclusivo, denominato Libero per tutti e presentato con una frase quanto mai significativa del filosofo Montaigne, ovvero: «I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie». (S.B.).
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Benedetta Frattini (benedetta.frattini@crispi77.it).
Fondazione Renato Piatti ONLUS
È stata costituita nel 1999 a Varese per volontà di alcuni soci dell’ANFFAS locale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), allo scopo di progettare, realizzare e gestire servizi a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie.
Attualmente gestisce 15 unità di offerta nelle Province di Varese e Milano, nelle quali si prende cura di circa 440 persone di tutte le età, grazie all’impegno di oltre 450 tra operatori e volontari.