Continua a trovare meritata visibilità il bel progetto di agricoltura sociale denominato L’orto di Johnny, iniziativa di cui abbiamo già avuto modo di occuparci ampiamente, promossa in Campania dall’Associazione Umanità Nuova di Alvignano (Caserta), aderente alla FISH Regionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in partnership con le Associazioni Oltre il Domani di Dragoni (politiche giovanili) e Familiari Disagiati Psichici di Piedimonte Matese (diritti delle persone con disagio psichico), oltreché con l’Azienda Agricola Luigi Rossi e grazie al determinante supporto economico del CSV Asso.Vo.Ce, il Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Caserta.
Si tratta, vale la pena ricordarlo, di una realtà dedicata a Giovanni (“Johnny”, appunto), indimenticato compagno di viaggio di Umanità Nuova, con la quale ci si è sostanzialmente posti l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e lavorativa, il potenziamento delle capacità di apprendimento e le pari opportunità delle persone con disabilità, da raggiungere attraverso la loro qualificazione professionale e lavorativa nel settore dell’agricoltura.
E anche dell’Orto di Johnny, dunque, si parlerà domenica 10 settembre al Casale di Teverolaccio, nel Comune di Succivo, sempre in provincia di Caserta, durante la tavola rotonda intitolata L’agricoltura per l’inclusione sociale e lavorativa, organizzata da Legambiente, insieme, tra gli altri, alla FISH Campania, e a cui parteciperà Daniele Romano, presidente di Umanità Nuova e della stessa FISH Campania.
Per l’occasione – propizia pure per la presentazione del progetto denominato orti.net, coltiviamo la socialità – saranno presenti anche Romolo Capuano, referente per le Politiche Sociali della Regione Campania ed Edoardo Amato della Fondazione Leo Amici OrtoBio di Valle di Maddaloni (Caserta), che si occupa dell’inserimeno di persone con dipendenza. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: federhand.fishcampania@gmail.com.